L'articolo Hvar, Croazia: beach club e vita notturna proviene da La geografia del mio cammino.
]]>In quest’articolo vorrei concentrarmi su una delle attrazioni preferite da tutti i vacanzieri che decidono di trascorrere qualche giorno ad Hvar: i beach club. Infatti, dovete sapere che in tutta l’isola sono presenti pochissime spiagge tradizionali ma che questa mancanza è compensata da lussuosissimi stabilimenti balneari.
Per questo e altri motivi, Hvar è anche l’isola più cara di tutta la Croazia.
Ogni beach club che descriverò in quest’articolo mi ha colpita per uno o più motivi: posizione, servizi, privacy o divertimento. Fate, quindi, una lista delle vostre priorità e scegliete quello che fa al caso vostro.
Il Beach Club Hvar è sicuramente quello con la migliore posizione: ubicato a pochi passi dal centro cittadino, è facilmente raggiungibile con una comoda e panoramica passeggiata sul lungomare. La sua costruzione risale al 1927 ma la struttura è appena stata sottoposta a importanti lavori di ristrutturazione.
Lo stabilimento vi darà la possibilità di scegliere tra un’ampia varietà di lettini e cabine, tutti dotati di materassi comodissimi. I prezzi in alta stagione partono dalle 50 euro a persona. L’accesso al mare è garantito da comode scalette.
Completano l’offerta una meravigliosa SPA, nella quale richiedere qualsiasi tipologia di trattamento, e una bottiglia di vino ghiacciata accompagnata da club sandwich al salmone serviti direttamente sotto l’ombrellone o nel ristorante vista mare.
Oltrepassato il Beach Club Hvar incontrerete il luogo più movimentato di tutta l’isola: sto parlando dell’Hula Hula Bar che, da anni, infiamma gli aperitivi e le notti dei turisti più festaioli. Conosciuto per i suoi party e per i fiumi d’alcool, l’Hula Hula Beach Club è perfetto per tutti coloro che desiderano arrivare in spiaggia nel tardo pomeriggio.
Qui potrete noleggiare un lettino e attendere l’ora del tramonto, praticando qualche sport acquatico o improvvisando qualche tuffo a mare. Il costo di un lettino è di circa 40 euro mentre i drink non superano i 10 euro. Nota bene: segnalo che questo locale, come moltissimi altri sull’isola, accetta solo contanti!
Il Carpe Diem è un vero e proprio brand che comprende un beach club, un locale pre-serata e una discoteca notturna. Non si può lasciare l’isola senza aver provato almeno uno di questi luoghi! Noi abbiamo trascorso la giornata di Ferragosto nel loro beach club – considerato uno dei migliori del mondo – e, credetemi, non siamo riusciti a trovargli un solo difetto.
La spiaggia del Carpe Diem è ubicata su un’isola privata, a 10 min di barca dal porto di Hvar. La traversata costa “solo” 10 euro (a/r) ma ricordatevi di prenotare per tempo la vostra postazione. La scelta è molto varia: lettini, cabane, palafitte sull’acqua…tutto dipende da quanto siete disposti a spendere! La postazione più economica è quella che comprende due lettini e un ombrellone (100 euro, welcome drink incluso).
Tuttavia, la vera esclusività di questo posto è data dal servizio e dalla ristorazione: al suo interno sono presenti diversi ristoranti che servono sushi, hamburger, pizze, frutta fresca e ogni tipologia di cocktail e champagne. Proprio come i migliori beach club di Ibiza, verso l’ora del tramonto, parte del ristorante si trasforma in sala da ballo per festeggiare fino alla chiusura temporanea della spiaggia, alle ore 22.00.
Lo stesso locale riapre poi i battenti alle 24.00 per trasformarsi in discoteca, con alcuni dei DJ più famosi d’Europa. L’ingresso serale, che comprende anche il trasferimento in barca di andata e ritorno, è di circa 30 euro a persona (senza consumazione). Per i più irriducibili o per coloro che non amano le discoteche, sul porto è presente anche un locale chiamato Carpe Diem che somiglia a un lounge bar e che fa parte di questa fortunata catena.
Dalla spiaggia di Ponkoji Dol, camminando per circa 15 minuti, si arriva in un beach club mistico e nascosto, immerso completamente nella natura. Il suo nome è Pachamama e sarà impossibile non rimanere affascinati dal design e dal panorama mozzafiato sul Mar Adriatico.
Il beach club comprende qualche baldacchino posizionato sugli scogli o nascosto nella vegetazione, un incredibile ristorante gestito direttamente dalla proprietaria, un book corner e altri particolarissimi servizi. Potrete scegliere di proseguire il vostro cammino fino alle spiagge di Robinson o Jerolim Beach e fermarvi al Pachamama per un pranzo o un aperitivo al tramonto oppure trascorrere in questo luogo l’intera giornata (il costo di una postazione è di circa 60/80 euro).
Noi abbiamo raggiunto il beach club per l’ora di pranzo e la proprietaria ci ha cucinato personalmente una delle migliori paste al tonno (fresco) dell’intera vacanza. Ottimi anche i cocktail e i piatti vegetariani. All’ora del tramonto è presente una selezione musicale ricercata, accompagnata a volte dalla presenza di un DJ. Niente di meglio per rilassarsi e lasciarsi alle spalle le fatiche dell’inverno.
Raggiungere questo stabilimento balneare sarà tutt’altro che facile! Il Sanpjerin Beach Club si trova a circa 50 min di macchina dalla città di Hvar, nascosto in una scogliera a picco sul Mar Adriatico. Eppure, questo locale sulla spiaggia tutt’altro che banale potrà regalarvi una giornata “alternativa”.
I prezzi sono ottimi: 60 euro per una cabana sistemata direttamente sugli scogli, grazie a pontili di legno individuali che restituiscono una grande sensazione di privacy. Ottima anche la musica di sottofondo che, a partire dalle ore 18.00, si trasforma in un vero e proprio DJ set. Buona selezione di drink e vini mentre, purtroppo, pessime proposte di food. Praticamente il bar serve solo panini confezionati e piccoli taglieri.
Sperando di aver elencato e descritto un numero sufficiente di beach club e locali appartenenti alla modaiola isola di Hvar, vi suggerisco di leggere i miei articoli dedicati alle vicine isole di Brac e Korcula.
L'articolo Hvar, Croazia: beach club e vita notturna proviene da La geografia del mio cammino.
]]>L'articolo Isola di Brac, Croazia: spiagge, ristoranti e luoghi turistici proviene da La geografia del mio cammino.
]]>L’isola di Brac è molto amata anche dagli escursionisti e dagli appassionati di mountain bike. Ospita, infatti, uno dei picchi più alti di tutto l’Adriatico ed è percorsa da numerosi sentieri panoramici con vista su Korcula, Vis e altre isole meno famose.
L’isola di Brac è lunga 48 km, larga 14 km e copre una superficie di 394 km quadrati. La maggior parte dei turisti la raggiunge imbarcandosi a Spalato (Split) su uno dei numerosi traghetti Jadrolinija diretti a Supetar. La traversata, con macchina a seguito, dura 50 minuti e costa circa 37 euro (2 passeggeri + 1 auto). In alternativa, esistono anche catamarani per il solo trasporto di persone diretti a Bol e Milna. Tuttavia, per esplorare l’isola, è necessario un mezzo di trasporto proprio. Non preoccupatevi però perché Brac conta numerosi “rental” di auto e scooter.
L’80% dei turisti arriva sull’isola sbarcando a Supetar, capitale di Brac. Il paese, a mio avviso, non ha molto da offrire ma vi consiglio comunque di trascorrerci un paio d’ore visitando i monumenti principali e passeggiando sul suo lungomare.
Se l’80% dei turisti sbarca a Supertar, almeno il 60% sceglie di alloggiare a Bol, la cittadina più famosa dell’isola. Qui troverete un magnifico porto e una passeggiata lunghissima che vi porterà in quasi tutte le migliori spiagge di Brac.
A poca distanza dal centro di Bol, tra due spiagge, troverete il famosissimo Monastero Domenicano che custodisce tesori rari. Questo luogo mistico, posizionato a picco sul mare, vale l’intero viaggio sull’isola di Brac.
Pucisca è stata forse la scoperta più bella di questa meta croata. Questa cittadina portuale è conosciuta per la lavorazione della pietra e ospita moltissime botteghe artigianali. Oltre a questa particolarità, vanta un incantevole porticciolo e numerose calette in cui fare il bagno e rilassarsi per qualche ora.
Quali sono le spiagge più belle dell’isola di Brac? Ho selezionato per voi 4 destinazioni molto diverse tra loro.
La spiaggia di Zlatni Rat, chiamata anche spiaggia del Corno, è una delle più famose di tutta la Croazia. La sua conformità “a punta” e la sua lingua di sabbia e ciottoli – lunga un centinaio di metri – la rendono davvero unica. Nonostante l’assalto dei turisti, Zlatni Rat è talmente grande da riuscire ad accogliere un gran numero di vacanzieri senza sembrare affollata. Infine, le forti correnti marine la rendono spesso un luogo molto ambito dai windsurf e kitesurf. Se volete godervi questa meraviglia della natura in totale tranquillità restate in spiaggia fino all’ora del tramonto quando i bagnanti tornano a casa.
Borak si trova a metà strada tra il porto di Bol e Zlatni Rat e, tra tutte le spiagge dell’isola di Brac, è probabilmente quella che offre il maggior numero di servizi: campi da beach volley, scuole di widsurf e kitesurf, ristoranti, beach club e aree attrezzate per il fitness e per i bambini.
Tra i beach club suggerisco il super instagrammabile Ured Beach Bar per rilassarsi al sole o scattare qualche foto sulla sua famosissima altalena e l’esclusivo Noa Beach Bar per dedicarsi alla tintarella o mangiare un hamburger ammirando il mare e osservando i passanti. In entrambi il costo di un lettino in alta stagione è di circa 25/30 euro a persona.
Nel capitolo precedente vi avevo parlato di un Monastero Domenicano eretto tra due spiagge: Martinica e Kotlina, entrambe ubicate sul versante orientale di Bol, dal lato opposto rispetto a Zlatni Rat e Borak. Queste due spiagge offrono pochissimi servizi ma il mare turchese e i piccoli ciottoli bianchi vi lasceranno senza fiato.
Lovrecina è una meravigliosa spiaggia dal fondale sabbioso situata nei pressi di Postira, sul lato settentrionale dell’isola. La si può raggiungere via mare o tramite un sentiero ed è circondata da foreste di pini.
Sono rimasta sull’isola solo 3 notti ma posso comunque suggerirvi qualche luogo da non perdere.
Il mio suggerimento è di cercare un alloggio a Bol perché la maggior parte delle attrattive turistiche si concentra attorno a quella cittadina. Tuttavia, se cercate un luogo più economico e lontano dal caos posso sicuramente suggerirvi l’hotel Blanc a Pucisca. La posizione dell’albergo è ottima e le colazioni vengono servite in una meravigliosa terrazza vista mare che, la sera, si trasforma in wine bar. Il costo in alta stagione è di circa 150 euro a notte.
Nel centro di Bol è presente una cantina storica, con enoteca, che organizza degustazioni e propone aperitivi sul lungomare. Il suo nome è Stina e vanta numerose referenze di bianchi, rossi e bollicine. La visita con degustazione va dai 28 ai 38 euro a persona mentre se opterete per un aperitivo vista mare pagherete solo la consumazione. La cucina propone affettati e formaggi. Servizio cordiale e prezzi più che onesti.
Se avete in programma un on the road della Croazia non perdete i miei articoli sulle vicine isole di Hvar, Pag e Korcula.
L'articolo Isola di Brac, Croazia: spiagge, ristoranti e luoghi turistici proviene da La geografia del mio cammino.
]]>L'articolo Isola di Pag: spiagge, ristoranti e vita notturna proviene da La geografia del mio cammino.
]]>L’isola di Pag ha una superficie di circa 280 km quadrati e, con la sua conformità stretta e lunga, arriva a un’estensione (in lunghezza) di 60 km. Pago si trova a 180 km di distanza da Trieste ed è collegata alla terraferma dai traghetti Jadrolinija che servono la tratta Prizna – Zigljen (20 minuti). In alternativa, potreste volare su Zara e raggiungere Pag attraverso un ponte poco distante dalla città. Durante il mio “on the road” in Croazia sono arrivata a Pag prendendo il traghetto da Prizna e sono ripartita attraversando il ponte: così facendo ho avuto modo di percorrere tutta l’isola.
L’isola di Pag conta circa 270 km di costa. Le spiagge, quindi, non mancano! L’unica cosa che non troverete sarà la sabbia, quasi totalmente assente in tutta la Dalmazia. Ecco una lista delle mie 4 spiagge preferite:
La spiaggia di Rucica si trova a 1 km di distanza da Metajna. La si può raggiungere a piedi, tramite un sentiero lungomare che attraversa il Kanjon, o in macchina, parcheggiando in prossimità dell’inizio del percorso chiamato “Life on Mars”. Il mare color smeraldo, circondato da rocce bianche, rende il paesaggio davvero suggestivo. La spiaggia non è attrezzata con ombrelloni o sdraio; dovrete portarvi tutto da casa. È presente un bar che, tuttavia, vi consiglio di evitare se non per un gelato confezionato o una birra.
Beritnica è sicuramente la spiaggia più spettacolare dell’isola. Per raggiungerla bisogna percorrere il famoso sentiero chiamato “Life on Mars”. Il percorso tra le rocce dura circa 30 minuti ed è alla portata di tutti ma richiede un po’ d’impegno e il giusto abbigliamento: no a infradito e costume, sì a cappello, acqua e ombrellone. Una volta raggiunta Beritnica vi sembrerà d’essere finiti su un’isola deserta, anche al 15 d’Agosto. Sulla spiaggia non è presente alcun genere di servizio. Il paesaggio quasi lunare, che apparirà di fronte ai vostri occhi, vi lascerà senza fiato: farete un bagno in acque azzurre, circondate da enormi massi, con un promontorio roccioso alle vostre spiagge.
La spiaggia di Planjka Trinćel è una delle poche spiagge dotate di beach bar, lettini e ombrelloni. Personalmente l’ho trovata molto adatta alle famiglie ma poco affine a coloro che ricercano riposo e tranquillità. La costa e stretta è lunga, formata da sassolini, mentre il mare è pulito ma non mi ha entusiasmata. Troppo affollata.
La spiaggia più popolare dell’isola di Pag si chiama Zrce: è qui che si riuniscono migliaia di ragazzi per fare baccano 24 ore su 24. A Zrce potrete trovare ogni genere d’intrattenimento: beach bar, ristoranti, discoteche, giochi acquatici e addirittura il bungee-jumping. Ciò nonostante, il lungomare di sassolini e l’acqua pulita la rendono una meta interessante anche per gli adulti, almeno fino alle 16.00 quando la musica inizia a essere davvero assordante.
Il posto più romantico in cui ammirare un tramonto sull’isola di Pag è la spiaggia di Metajna, ubicata di fronte al piccolo centro abitato. È qui che vi consiglio d’aspettare il calar del sole, magari acquistando una birra in uno dei numerosi chiostri presenti nelle vicinanze.
Vi voglio suggerire due ristoranti molto diversi tra loro: il primo è una locanda ubicata a Metajna; il secondo è un ristorante stellato che si trova all’interno di un boutique hotel nella zona di Novalja.
Ubicata di fronte alla spiaggia di Metajna, questa locanda a gestione famigliare serve piatti a base di pesce freschissimo. Ottimi i calamari alla griglia accompagnati dalle tradizionali bietole con patate. Eccellenti anche le proposte e i prezzi relativi al pescato del giorno. È presente una limitata scelta di vini, rigorosamente croati, e il servizio è ottimo. Vi sentirete a casa.
Boškinac è un ristorante con 1 stella Michelin posizionato in una zona appartata di Novalja, all’interno di un boutique hotel molto elegante e caloroso. Il menù degustazione da 5 o 7 portate costa 123 o 153 euro (bevande escluse) ed è un tripudio di sapori e creatività, basato su prodotti a km zero: scampi dell’Adriatico, agnello, erbe selvatiche, calamari, fichi, etc.. Anche la carta dei vini, degna di un ristorante Michelin, propone etichette a km zero. Boškinac, infatti, è anche un’ottima cantina che produce bollicine, vini bianchi e vini rossi. Completano l’offerta un servizio attendo e l’ubicazione dei tavoli all’interno di un vero e proprio giardino botanico. Vale il viaggio.
Pag non è Ibiza. Diciamo che, per certi versi, assomiglia più a Rimini o Riccione. Il target a cui è rivolto il divertimento non supera i 25 anni d’età. Tuttavia, durante alcune serate particolari con DJ di fama mondiale i privé delle discoteche si animano anche di over 30. I club più in voga sono sicuramente il Noa e il Papaya, entrambi ubicati sulla spiaggia di Zrce. Novalja ospita anche diversi festival musicali che richiamano migliaia di giovani da tutta Europa.
L'articolo Isola di Pag: spiagge, ristoranti e vita notturna proviene da La geografia del mio cammino.
]]>L'articolo I migliori ristoranti sull’Isola di Minorca proviene da La geografia del mio cammino.
]]>Ma ora concentriamoci sui migliori ristoranti di Minorca, suddivisi in tre macro-categorie: ristoranti gourmet, ristoranti di pesce e vinerie con cucina.
Lo Smoix è un hotel e un ristorante dall’atmosfera industrial, ricavato all’interno di un ex laboratorio di gioielli. Lo chef e proprietario Miquel Sánchez, insieme a sua moglie, garantisce un’ospitalità unica e ricercata. La cucina ruota attorno a tre grandi elementi: la passione per i prodotti biologici e di stagione, l’abbinamento di sapori e aromi, a volte contrastanti, e un’ottima carta dei vini. Noi abbiamo ordinato prevalentemente piatti di pesce e siamo rimasti piacevolmente colpiti dai ravioli di gamberi e dalla ceviche di pescado. Il ristorante è presente sulla Guida Michelin ed è, a mio avviso, il migliore dell’isola.
Il ristorante Torralbenc si trova all’interno di un wine resort appartenente alla catena Small Luxury Hotel of the World. Il contesto “rural-chic”, la location meravigliosa e i tavoli sapientemente posizionati sotto ad un patio, con vista su giardini e vigneti, rendono questo ristorante il più elegante di tutta l’isola. Lo chef basa il suo menù su piatti minorchini semplici ma ben presentati: carne e pesce alla griglia, risotti e una selezione di dolci fatti in casa. Le materie prime derivano, in parte, dalla loro terra. Perfeziona l’offerta una buona carta dei vini, completa della selezione proveniente dalla loro cantina: noi abbiamo bevuto una bottiglia di Chardonnay Torralbenc. Il ristorante è presente sulla Guida Michelin e il servizio è impeccabile.
Il ristorante El Rais è ubicato sul porto di Mahon e offre, quindi, una vista romantica e panoramica. La loro cucina è famosa in tutta l’isola per gli “arroz” di mare e di terra. Noi abbiamo ordinato una doppia porzione di riso con scampi giganti e vi assicuro che l’attesa è stata ben ripagata. Ottimi anche gli antipasti di gamberi crudi con pinoli e la ceviche di ricciola. L’unica pecca è data dal servizio, lento e poco curato, e dall’assenza totale di mise en place. Carta dei vini appena sufficiente. Il ristorante è presente sulla Guida Michelin.
Se siete alla ricerca della paella perfetta il ristorante Paralia – a Cala Blanca – riuscirà senza dubbio a stupirvi. L’ambiente è semplice e informale, i prezzi contenuti e il servizio ottimo. Noi abbiamo assaggiato la paella di marisco e siamo rimasti più che soddisfatti, sia dalle porzioni sia dalla qualità del pesce. Completa l’offerta una discreta carta dei vini, con qualche etichetta non convenzionale.
Se avete intenzione di visitare il paesino di pescatori di Fornells dovete fermarvi assolutamente a mangiare da Can Tanu, una locanda a gestione famigliare attiva da moltissimi anni. Questo ristorante nasce da un’idea di Pilar González, cuoca provetta, e Sebastián, pescatore minorchino. La specialità di Can Tanu è l’aragosta, cucinata in tante varianti. Il piatto più tipico è la “caldereta d’aragosta con arroz” ovvero una zuppa d’aragosta che vi farà letteralmente godere. Ottime anche le tapas, la paella e la crema catalana. Alla fine della cena la cuoca esce personalmente a salutare tutti i commensali. Un ristorante da non perdere.
Se vi trovate a Cala Galdana e volete pranzare in un ristorante colorato e con una splendida vista, vi suggerisco di prenotare un tavolo da Francesca Menorca. La proposta gastronomica si basa sulla cucina messicana, affiancata a piatti della tradizione mediterranea. La carta dei vini offre una buona scelta di bollicine spagnole. Purtroppo il servizio lascia un po’ a desiderare.
Aperta da pochissimi mesi (Giugno 2023), questa vineria con cucina ha già conquistato moltissimi abitanti di Ciutadella. La proposta gastronomica di Primitiu si basa su piccoli assaggi da condividere. Ricordo con piacere i gamberi crudi e i nigiri di cernia scottata. Tuttavia, il punto forte di questo locale è la selezione di vini biologici e naturali, che accompagneranno e guideranno i vostri assaggi. Lasciatevi consigliare dal personale.
Un locale alla moda a due passi dal mercato di Ciutadella. Aperto dal mattino fino a tarda sera, Ulisses offre discreti piatti di carne e pesce. Ma il vero motivo per sedervi a un loro tavolo, oltre alla posizione invidiabile nel centro cittadino, è la carta dei vini. Ulisses propone ogni giorno diverse etichette bevibili anche al calice. Ricorderò sempre con molto entusiasmo questo locale perché è qui che ho assaggiato il mio primo calice di Vega Sicilia, il vino spagnolo più rinomato e conosciuto nel mondo. L’unica pecca sono i prezzi elevati.
Il Bar Augustin, nel centro di Mahon, propone un’ampia selezione di vini naturali e tradizionali, accompagnati da un’essenziale proposta gastronomica scritta ogni giorno su una lavagnetta. Un locale familiare e informale che ha come baluardo la genuinità, la stagionalità e la sostenibilità di ogni materia prima.
Termina qui il nostro viaggio culinario nei migliori ristoranti di Minorca. Ora non vi resta che scoprire le 8 spiagge più belle di Minorca.
L'articolo I migliori ristoranti sull’Isola di Minorca proviene da La geografia del mio cammino.
]]>L'articolo La mia personale classifica delle 8 spiagge più belle di Minorca proviene da La geografia del mio cammino.
]]>Minorca è un’isola delle Baleari da non sottovalutare. Il mare non ha nulla da invidiare alla più blasonata Ibiza. I mesi migliori per visitarla vanno da Maggio a Luglio e da Settembre a Ottobre. Sconsiglio vivamente il mese d’Agosto perché le spiagge sono talmente affollate da offuscare completamente il loro fascino naturale. Per muovervi sull’isola avrete bisogno di un’auto a noleggio. Sconsiglio il motorino sia per le distanze che per la tenuta non ottimale delle strade. Tuttavia, ad Agosto, le due ruote potrebbero essere l’unica soluzione valida per non passare ore alla ricerca di un posteggio.
Come ogni isola che si rispetti, anche a Minorca le spiagge andrebbero scelte in funzione del vento. Il consiglio è semplice: se il vento soffia da nord (tramontana) bisogna andare nelle spiagge a sud mentre se il vento soffia da sud (ostro) bisogna andare nelle spiagge a nord. Per sapere con precisione la direzione dei venti utilizzate l’app windfinder. Ma ora passiamo alla classifica delle 8 spiagge più belle di Minorca.
Tra le spiagge più belle di Minorca – al primo posto – metto Cala Mitjana e Cala Mitjaneta, entrambe raggiungibili a piedi attraverso un sentiero di circa 15 minuti che parte dalla vicina Cala Galdana (al terzo posto). Queste due calette sono incastonate in un anfiteatro di scogli bianchi e pinete. Il fondale sabbioso rende il mare completamente trasparente, con sfumature azzurre degne di un paesaggio caraibico. Tuttavia, ciò che ha fatto diventare davvero famose queste due calette è la presenza di scogliere a picco sul mare adibite a veri e propri trampolini naturali da cui i bagnanti più coraggiosi si tuffano, raggiungendo altezze superiori ai 12 mt. Le due spiagge non sono attrezzate ma spesso compaiono venditori ambulanti di bibite e frutta. A mio avviso queste calette rappresentano la vera essenza di Minorca e me ne sono completamente innamorata.
Arenal d’en Castell è una spiaggia di sabbia adatta a ogni tipo di turista: famiglie con bambini, coppie alla ricerca di relax e gruppi d’amici. La costa è lunga 650 metri e possiede diverse strutture ricettive. In spiaggia vi è la possibilità di noleggiare ombrelloni e lettini al costo di 19 euro. Acqua cristallina, sabbia dorata e aree dedicate ai nuotatori. Arenal d’en Castell, a est, presenta una zona verde – chiamata Punta Grossa – che collega la spiaggia a delle dune di sabbia da cui scattare fotografie meravigliose.
Cala Galdana, con la sua spiaggia a forma di mezzaluna, è una delle location più famose dell’isola. Da qui partono i sentieri diretti a Cala Mitjana e Cala Macarella. L’acqua è calda e trasparente, perfetta per i bambini e per tutti coloro che amano passeggiare a lungo prima d’immergersi completamente nel mare. Ai lati della spiaggia troviamo immense scogliere piene di vegetazione. Cala Galdana vanta moltissime strutture ricettive – tra cui il bellissimo beach club Cape Nao dell’hotel Meliá – e offre la possibilità di noleggiare ombrellone e lettini al costo di 15 euro.
Cala Turqueta, nascosta da una fitta pineta, deve il suo nome al colore turchese delle sue acque cristalline. Ubicata a circa 15 min a piedi da Cala Macarelleta, questa spiaggia è una delle più incontaminate di tutta Minorca. Per raggiungerla dovrete parcheggiare a circa 10 minuti dalla caletta. La location è adatta sia alle famiglie con bambini che alle coppie.
Tra le spiagge più belle di Minorca non potevano mancare Cala Macarella e Cala Macarelleta, per molti le location più suggestive dell’isola. A mio avviso il loro punto debole è la raggiungibilità. Per trovare un posto nel parcheggio più vicino alla spiaggia dovrete svegliarvi all’alba o, in alternativa, mettere in conto una camminata abbastanza impegnativa di circa 30 minuti da Cala Galdana. Le due calette hanno senz’altro un mare turchese capace di lasciare chiunque le visiti senza fiato ma, purtroppo, la presenza massiva di barche e turisti penalizza un po’ il panorama e la pulizia dell’acqua, soprattutto a riva. A Cala Macarella è presente un bar/ristorante molto turistico ma apprezzatissimo da tutti coloro che giungono in spiaggia a piedi.
Cavalleria è una delle spiagge naturali più belle dell’isola. La baia a doppio ferro di cavallo non ospita alcuna struttura ricettiva ma, nonostante ciò, viene presa d’assalto ogni giorno da centinaia di turisti. Il litorale è lungo 500 metri, l’acqua è calma e ideale per una bella nuotata e, se la giornata e buona, permette di raggiungere facilmente le micro isolette al centro della baia.
Son Bou, oltre ad essere una delle spiagge più belle di Minorca, è anche la più lunga: con i suoi 2 km e mezzo di litorale è perfetta per qualsiasi turista. La parte centrale, vicino al parcheggio, è la preferita dalle famiglie; man mano che ci si allontana dal centro del litorale troviamo coppie e giovani in cerca di relax; infine, nelle due estremità, sarà facile imbattersi in nudisti e amanti dei luoghi poco battuti. Il costo per il noleggio di un ombrellone e due lettini è di 18 euro. Son Bou è una delle poche spiagge di Minorca esposta completamente al mare e alle sue correnti. Per uno scatto perfetto consiglio d’arrivare a piedi fino a Punta d’Atàlis, sulla sommità del suo bellissimo scoglio che offre una visuale incredibile su tutta Son Bou.
Cala Blanca rientra per il rotto della cuffia tra le spiagge più belle di Minorca perché, a mio avviso, vanta un’insenatura rocciosa davvero spettacolare, protetta dalle correnti marine. I suoi 40 mt di sabbia bianchissima si gettano a capofitto in un mare turchese e trasparente che, se non viene invaso da troppi bagnanti, può regalare fondali davvero suggestivi. L’area è servita da ottimi ristoranti e da uno dei pochi beach club con lettini di tutta Minorca. Marea Beach House offre comodi lettini e un servizio di food and beverage di buon livello.
Dopo aver scoperto quali sono le spiagge più belle di Minorca non vi resta che leggere il mio articolo dedicato ai migliori ristoranti dell’isola.
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]]>L'articolo Visitare l’Isola d’Elba in camper: dove, come e perché proviene da La geografia del mio cammino.
]]>Quest’isola si presta particolarmente ai viaggi on the road, all’insegna della natura e del relax più assoluto. Un viaggio che, almeno una volta nella vita, abbiamo sognato tutti: dormire cullati dalle onde del mare, cenare senza orari o prenotazioni, svegliarsi al mattino ammirando splendide albe e avere la flessibilità di spostarsi in qualunque momento.
Se, come me, non avete mai affrontato una vacanza in camper ma vi piacerebbe provare quest’esperienza sappiate che esiste un portale – che funziona esattamente come Airbnb – dedicato esclusivamente a questo mezzo.
La piattaforma di noleggio di cui voglio parlarvi si chiama Goboony: la proprietà è olandese ma il suo raggio d’azione copre tutta l’Europa e, tra le varie funzioni, troverete anche la lingua italiana. Questo portale è perfetto sia per chi vuole affittare il suo camper, sia per chi – come me – è alla sua prima esperienza con questo mezzo di trasporto e non può permettersi di comprarlo. A proposito, sapete quanto costa un camper? Ve lo lascio solo immaginare!
Il fatto che Goboony dia la possibilità di noleggiare un camper direttamente dal proprietario è un plus non indifferente perché sicuramente il privato avrà trattato il mezzo con cura e dedizione, l’avrà personalizzato e potrà trasferirvi tutte le nozioni e i trucchi utili per il vostro viaggio. Vi ho convinti?! Allora partiamo alla scoperta dell’Isola d’Elba in camper.
L’Isola d’Elba possiede diversi campeggi, ben dislocati su buona parte della sua superficie ma anche tante opportunità di sosta indipendente. Ecco un itinerario che combina la voglia di condivisione e quella di solitudine. Ma ricordatevi che con un camper anche lo spostamento diventa parte attiva del viaggio.
Lacona e Laconella sono due tra le spiagge di sabbia più famose dell’isola. La prima è molto grande perché si estende su una superficie di 1,2 km e pullula di stabilimenti balneari e ristoranti. La seconda è decisamente più piccola (250 mt) e non vi è traccia di nessun intervento umano.
Voglio partire da Lacona perché è qui che si trova il mio campeggio preferito di tutta l’isola. Il suo nome è Orti di Mare e viene definito dai proprietari un “agricampeggio”. I suoi plus sono la quiete e l’immersione totale nella natura. Pensate che le piazzole sono ubicate accanto a magnifici uliveti. Il suo punto debole è la distanza dal mare (500 mt). Tuttavia, sono certa che v’innamorerete del suo ristoro rurale che serve piatti davvero a km zero sotto ampi pergolati.
Ma se la vista mare per voi è fondamentale potrete spostarvi al Camping Laconella o al Camping Stella Mare, entrambi posizionati su un promontorio che domina le spiagge. L’accesso diretto al mare e ai sentieri dell’entroterra è il plus principale di questi due campeggi: il primo dedicato più a chi ricerca privacy e tranquillità; il secondo perfetto per chi viaggia con una famiglia “numerosa”.
La spiaggia del Lido di Capoliveri è lunga circa 500 mt ed è delimitata da due speroni rocciosi. La sabbia fine e dorata e le numerose strutture ricettive la rendono perfetta per le famiglie. Qui troverete lo storico Camping Lido che s’affaccia direttamente sul mare. Il camping, nonostante le piccole dimensioni, offre numerosi servizi: minimarket, ristorante, sala giochi e diversi bar.
Al di là di uno degli speroni rocciosi che segnano la fine del Lido di Capoliveri troviamo la caletta e il Camping Le Calanchiole, ideali per chi ama il contatto con la natura. La spiaggia è praticamente frequentata solo dagli ospiti del campeggio e, a mio avviso, questa privacy ed esclusività è un plus non indifferente. Le piazzole a picco sulla scogliera regalano scorci davvero suggestivi.
La spiaggia di Sansone è immortalata in quasi tutte le riviste che parlano dell’Isola d’Elba: sassi bianchi, mare cristallino ricco di pesci e una relativa pace, compromessa solo nelle settimane centrali d’Agosto. La Sorgente è un piccolo campeggio immerso nel verde, ubicato nei pressi di questa spiaggia meravigliosa. Inoltre, è il campeggio più vicino al “capoluogo” dell’isola, Portoferraio. La mancanza d’animazione lo rende un luogo perfetto per chi è alla ricerca del relax più assoluto.
Il Camping Scaglieri Village domina dall’alto la famosissima spiaggia di sabbia della Biodola e la vicina caletta di Scaglieri, incorniciata sulla destra dal piccolo borgo con le case color pastello arroccate sugli scogli. Le piazzole vista mare godono di uno splendido panorama e sono immerse nella vegetazione tipicamente mediterranea dell’isola composta da lecci e pinete. La zona vanta numerosi bar e ristoranti.
Marina di Campo è la spiaggia più lunga di tutta l’Isola d’Elba (1,3 km) ed è ubicata di fronte all’omonimo paese. Qui vicino, nel lontano 1954, è nato un piccolo campeggio a gestione famigliare chiamato La Foce. Questa zona è molto amata dalle famiglie con bambini, per via dell’acqua di mare che scende molto dolcemente. Inoltre, Marina di Campo è apprezzata dai giovani per via dei suoi numerosi bar e attività ricreative.
In teoria all’Isola d’Elba camper e roulotte non potrebbero sostare fuori dalle zone adibite a campeggio; è infatti vietata, sia dalle ordinanze comunali che dal regolamento del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, qualsiasi forma di campeggio libero. Tuttavia, mi è capitato spessissimo di vedere i camperisti più temerari sostare o dormire a Chiessi, Pomonte, Patresi o Sant’Andrea. Luoghi poco frequentati e controllati, che offrono panoramici unici e indimenticabili.
Se il mio itinerario vi ha convinto non vi resta che andare su Goboony e organizzare il vostro viaggio all’Elba in camper!
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]]>Nel 2015 la città ha festeggiato i suoi primi 500 anni di storia, iniziati nel 1515 con la colonizzazione da parte del conquistatore spagnolo Diego Velázquez. Santiago de Cuba è cresciuta con una mentalità decisamente indipendente, complice anche la lontananza dalla capitale. Ed è forse anche per questo motivo che è stata protagonista di diverse lotte per l’indipendenza e la liberazione del paese, guadagnandosi l’appellativo di “città degli eroi”. L’insurrezione più importante fu sicuramente l’assalto al quartier generale Moncada, nel 1953, che diede inizio al ribaltamento del regime Batista da parte di Fidel Castro.
A Santiago de Cuba si respira una forte atmosfera caraibica. I suoi abitanti sono principalmente afro-cubani e in città non mancano sapori, suoni e colori riconducibili a quest’etnia. Inoltre, i legami commerciali con Jamaica e Repubblica Dominicana hanno fatto in modo che si sviluppasse una sorta di dialetto soprannominato “santiagueros”.
I voli internazionali per Santiago de Cuba sono molto limitati e dall’Italia, la maggior parte delle volte, bisogna fare scalo a Madrid. Io ho volato con la compagnia aerea Iberojet che, tra i suoi pregi, annovera esclusivamente il fatto d’essere economica.
Se pensate di raggiungere Santiago de Cuba partendo dall’Havana (750 km) sappiate che, nel momento in cui scrivo quest’articolo (marzo 2023), i voli interni sono pressoché inesistenti e, spostandovi in bus o in auto, dovrete mettere in conto circa 16 ore di viaggio. Il mio consiglio è di spezzare la tratta con un paio di tappe intermedie, come ad esempio Santa Clara o Holguin.
Il centro di Santiago de Cuba è visitabile tranquillamente a piedi. Le poche attrazioni fuori città sono raggiungibili con servizi di taxi locali. Vi consiglio di contrattare il prezzo prima di salire a bordo delle vetture.
Se vi state chiedendo dove alloggiare posso suggerirvi il nome di un grazioso e pulitissimo hotel chiamato Hostal Heredia. Dubito che riuscirete a trovare un alloggio con un miglior rapporto tra qualità e prezzo.
Santiago de Cuba è visitabile in un’unica giornata ma, se considerate anche le attrazioni limitrofe, potrete tranquillamente fermarvi per due notti. Solitamente viene inserita all’interno di piccoli tour che prevedono qualche giorno di mare in “all inclusive” presso le spiagge di Guardalavaca.
La prima tappa “obbligata” di un tour a Santiago de Cuba è Parque Céspedes, luogo d’incontro di tutti i “santiagueros”. Qui troverete musica e intrattenimento a qualsiasi ora del giorno e della notte. Nella piazza, inoltre, sono presenti il Municipio di Santiago, la Casa di Diego Velázquez, la Cattedrale di Santiago e una grande statua in bronzo di Carlos Manuel de Céspedes che, nel lontano 1868, dichiarò l’indipendenza di Cuba dalla Spagna.
Se volete scattare meravigliose fotografie della piazza salite nel rooftop bar dell’hotel Casa Granda. I mojito sono fantastici e la vista pure, soprattutto al tramonto.
Questa casa/museo, dedicata a Diego Velázquez de Cuéllar, è considerata l’abitazione più antica di tutta Cuba. La sua facciata andalusa è davvero meravigliosa, grazie anche agli intagli a forma di stella sulle finestre. Al suo interno troverete mobili d’epoca appartenuti al conquistatore spagnolo e potrete affacciarvi dai balconi in legno per scattare meravigliose fotografie di Parque Céspedes.
La Cattedrale di Santiago, leggermente rialzata rispetto al centro storico della città, è visibile da lontano e può esserne considerata uno dei luoghi simbolo. L’edificio religioso è stato più volte ricostruito. L’ultima versione risale al 1922. All’esterno noterete l’imponente facciata caratterizzata da due torri in stile neoclassico; all’interno segnalo la presenza di una scultura dedicata al Santo Patrono di Cuba e l’altare della Vergine.
Il più importante museo di Santiago de Cuba fu fondato nel 1899 da Emilio Bacardí Moreau, sindaco della città e proprietario della storica fabbrica dedicata alla produzione del rum. La famiglia Bacardi lasciò Cuba al termine della rivoluzione portata a compimento da Fidel Castro. Il museo si compone di 3 piani. Al primo piano ci sono dipinti e sculture d’arte cubana; al piano terra oggetti coloniali, armi antiche e testimonianze della tratta degli schiavi; al piano sotterraneo manufatti pre-colombiani e una mummia (unico esemplare in tutta Cuba).
Il quartiere di Tivoli, con le sue stradine ripide e le numerose case colorate, è l’anima di Santiago de Cuba. Qui comprenderete le abitudini della gente del posto e ne sarete travolti. Prima di lasciare il quartiere dovrete necessariamente salire le scale della famosa Escaleras del Padre Pico, uno dei luoghi più fotografati di tutta Santiago.
Come ogni città cubana che si rispetti, anche Santiago ha il suo museo dedicato alla rivoluzione. Il meraviglioso edificio, con una vista mozzafiato sul porto della città, conserva numerosi reperti sull’assalto al quartier generale Moncada e sui successivi atti rivoluzionari dell’esercito Castrista.
Santiago de Cuba è famosa in tutto il Centro America per via del suo carnevale caraibico. All’interno di questo piccolo museo potrete ammirare maschere, carri allegorici e fotografie d’epoca che rappresentano quest’importante evento annuale.
Quando sono arrivata a Santiago de Cuba in questa piazza era in corso una piccola festa che coinvolgeva ambulanti, famiglie con bambini e ragazzini intenti a giocare a pallone. Al centro di Plaza de Marte troverete un monumento dedicato all’esercito che liberò Cuba dal regime di Batista.
A pochi metri da Plaza de Marte troverete uno dei pochissimi ristoranti in cui mangiare piatti “commestibili” in città: St. Pauli.
Chiamare questo luogo “museo del rum” è un po’ iperbolico. Più che un museo si tratta di due minuscole stanze che descrivono i processi di produzione di questo distillato e conservano qualche fotografia d’epoca dell’ex fabbrica Bacardí. Tuttavia, consiglio di visitarlo per acquistare dell’ottimo rum da portare in Italia come regalo o souvenir.
Plaza de la Revolución è una delle piazze più apprezzate dai “santiagueros”. Qui troverete un enorme monumento – chiamato Titano di Bronzo – alto 16 mt e raffigurante il Generale Antonio Maceo. La piazza può ospitare fino a 150.000 persone.
Il Malecón di Santiago comprende il lungomare e un piccolo parco in cui si fermano a giocare i bambini. Nei pressi del porto sono presenti diverse sculture tra cui una sedia gigante e la scritta “CUBA” immortalata in tutte le fotografie dei turisti. Questo luogo è spettacolare all’ora del tramonto, quando il sole scompare nel mare.
Se volete bere una birra ghiacciata o un mojito ammirando il calar del sole dirigetevi al Club Náutico. Evitate però d’ordinare del cibo.
Il quartiere di Moncada è famoso per via del colpo di Stato dei castristi avvenuto il 26 luglio del 1953. Ora l’ex caserma militare è stata convertita in una scuola.
Il cimitero di Santa Ifigenia si trova a pochi passi da Plaza de la Revolución. Qui riposano numerosi artisti e personaggi cubani famosi, come Emilio Bacardí o Manuel de Céspedes. Dal 2016 nel cimitero sono tumulate anche le ceneri di Fidel Castro.
La fortezza di El Morro si trova a circa 15 min d’auto dal centro della città, Fu costruita tra il 1638 e il 1700 per difendere Santiago de Cuba dall’attacco di corsari e conquistatori. Al suo interno troverete un museo dedicato ai pirati, vari reperti storici e meravigliosi scorci sulla Baia. Consiglio di visitare la fortezza al mattino presto o all’ora del tramonto.
Se Santiago de Cuba vi ha incuriositi non perdete i miei articoli dedicati alla capitale dell’isola: la città dell’Havana.
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]]>L'articolo Cayo Santa Maria, Cuba: spiagge e resort consigliati proviene da La geografia del mio cammino.
]]>Qui troverete quasi esclusivamente resort turistici per europei e americani, in forma all inclusive. Dopo aver trascorso 7 notti tra l’Havana, Santa Clara, Trinidad e Viñales questa cosa non mi è affatto dispiaciuta. Non amo vivere in una bolla ma – dopo giorni ricchi di colori, odori, persone e racconti – ho apprezzato moltissimo la tranquillità del mio resort.
Le giornate a Cayo Santa Maria trascorrono tutte all’insegna di passeggiate sulla spiaggia, bagni rinfrescanti, letture al sole, cocktail al tramonto e notti trascorse a guardare le stelle.
Cayo Santa Maria è un piccolo isolotto collegato alla terraferma da una strada rialzata, chiamata El Pedraplén, lunga quasi 50 km. Arrivando in macchina avrete l’impressione di fluttuare sul mare, proprio come accade anche sulla mitica Overseas Highway che porta a Key West.
L’intero isolotto ha una superficie di circa 18 kmq e fa parte dell’arcipelago dei Cayerías del Norte. Cayo Santa Maria è collegato a Cayo Ensenachos che, a sua volta, si collega con Cayo Las Brujas.
Il modo migliore per raggiungere questa località è arrivare in bus fino a Santa Clara, utilizzando la compagnia Viazul, e poi prendere un taxi collettivo o privato fino al vostro resort. La corsa collettiva potrebbe arrivare a costare circa 15/20 dollari a persona mentre la corsa privata s’aggira intorno ai 50/60 dollari.
Una volta arrivati all’interno della vostra struttura, per muovervi nelle altre spiagge sono disponibili dei bus turistici o dei taxi privati che, però, approfittano molto della situazione ed espongono prezzi senza senso.
Le spiagge di Cayo Santa Maria sono incredibili: sabbia bianca e soffice come borotalco, acque turchesi che lasciano senza fiato ed esemplari di fauna e flora in ottimo stato di conservazione.
Las Gaviotas è l’unica spiaggia a non avere resort, in cui fare snorkeling o passeggiare completamente immersi nella natura. Sulla costa sono presenti capanne di legno per proteggervi dal sole e riposarvi leggendo un libro.
Perla Bianca è la spiaggia attrezzata più a nord di Cayo Santa Maria. Ospita il resort Playa Perla Bianca e parte del Meliá Paradisus Los Cayos. La spiaggia è molto tranquilla ed è consigliata a coppie e gruppi di amici senza figli.
Santa Maria è la spiaggia più lunga e famosa di tutto il Cayo di cui, non a caso, prende il nome. Qui sono presenti moltissimi resort e altrettante attività sportive. Un luogo adatto alle famiglie con bambini e a tutti coloro che vogliono divertirsi e fare nuove conoscenze.
Se la vita da spiaggia vi ha stancati potete sempre organizzare un’escursione al delfinario ed entrare in contatto con questi splendidi animali, amichevoli e giocherelloni. Quello di Cayo Santa Maria è senza dubbio il miglior delfinario di tutta Cuba.
A Cayo Santa Maria esiste un’unica tipologia d’alloggio: il resort “all inclusive”. Pur non essendo un’amante di questa formula alberghiera, ho dovuto cedervi anch’io! Tuttavia, se proprio bisogna arrendersi, tanto vale farlo con stile! Ecco a voi i 3 resort più belli di Cayo Santa Maria che, non volutamente, fanno tutti parte della catena Meliá.
Purtroppo, devo anche segnalare che – a causa della pandemia che ha colpito il pianeta nel 2020/21 – qualche struttura è fallita e risulta quindi abbandonata a se stessa. Camminando sulle spiagge noterete quali catene alberghiere non sono sopravvissute alla crisi, con gravi conseguenze per il paesaggio e l’ambiente.
Sulla spiaggia Perla Bianca sorge quella che, a mio avviso, è la più bella struttura della catena Meliá. Questo eco-resort appena ristrutturato è suddiviso in due aree: una dedicata alle famiglie e l’altra – con servizio Royal – destinata a un pubblico adulto più esigenze e in cerca di privacy. Le camere dell’hotel sono estremamente moderne e funzionali. La mia aveva addirittura una vasca al centro della camera da letto. Quelle dell’area Royal sono anche dotate di piscine private. La struttura offre 4 ristoranti à la carte, animazione e qualche attività sportiva. Davvero consigliato. Prezzo in alta stagione: 300/350 euro a notte a coppia.
Questo hotel per adulti si trova nella zona ovest di Cayo Santa Maria ed è situato su una spiaggia curatissima e incontaminata grazie all’omonima Riserva Biosfera Buenavista. I servizi eccellenti lo rendono un luogo ideale per le coppie in viaggio di nozze. I bungalow si fondono perfettamente con l’ambiente, il servizio è personalizzato e la struttura presenta numerosi ristoranti. Prezzo in alta stagione: 350/400 euro a notte a coppia.
Meliá Las Dunas è un resort rivolto principalmente alle famiglie ma con un servizio degno della catena che rappresenta. La struttura è aperta da moltissimi anni e, di conseguenza, le camere sono un po’ datate. Tuttavia, pulizia, animazione e ristorazione ne fanno un fiore all’occhiello di Cayo Santa Maria. La struttura vanta 14 ristoranti e diversi bar. Il resort si trova sulla spiaggia di Cayo Santa Maria e rappresenta la migliore alternativa su questo tratto di costa. Prezzo in alta stagione: 250/300 euro a notte a coppia.
Se siete alla ricerca di mete turistiche meno inflazionate, leggete il mio articolo sulla località di Guardalavaca, situata nel Comune di Banes, a circa tre ore da Santiago de Cuba. Il mare non ha nulla da invidiare a Cayo Santa Maria o Varadero e l’ambiente è decisamente più autentico.
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]]>L'articolo Tutte le spiagge imperdibili dell’isola di Zante proviene da La geografia del mio cammino.
]]>Zante fa parte dell’arcipelago delle Isole Ioniche (12 in totale) e si posiziona al terzo posto – dopo Corfù e Cefalonia – in ordine di grandezza. Copre, infatti, un’area di 405 km quadrati e conta circa 35.000 residenti in pianta stabile.
Zante è facilmente raggiungibile dall’Italia sia in aereo che in traghetto. Per quanto riguarda i voli aerei vi sono più possibilità: alcuni capoluoghi italiani (come Milano e Roma) hanno voli diretti con compagnie low cost mentre, partendo da altre città, bisognerà fare scalo ad Atene. In alternativa, potrete imbarcare la vostra auto a Bari, Brindisi o Ancona, arrivare a Patrasso, guidare fino al porto di Killini e prendere un’imbarcazione della Levante Ferries per Zante. Ovviamente questa seconda soluzione ha senso solo se state programmando un tour più ampio del Peloponneso che includa, ad esempio, la Penisola del Mani o Monemvasia.
Zante è un’isola molto grande e variegata: zone di montagna s’alternano a colline e pianure; spiagge sabbiose si susseguono a bianche scogliere e parchi marini; acque turchesi contrastano con profonde grotte dal colore blu cobalto.
Prima di descrivervi le spiagge più belle di Zante vorrei fare una panoramica delle diverse zone dell’isola. La costa ovest è prevalentemente rocciosa e, quindi, adatta a chi ama scogli e panorami selvaggi. La costa nord, al contrario, è sabbiosa e, di conseguenza, viene apprezzata molto dalle famiglie e dagli amanti della tintarella. La costa est è dedicata alle aree marine protette, dove vivono le tartarughe e dove i turisti si spingono per ammirare la natura e nuotare in acque calme e turchesi. Infine, esiste una parte dell’isola visitabile esclusivamente in barca, con tour privati o collettivi. È la Zante delle grotte blu, dei faraglioni e della famosissima spiaggia del Relitto. Ma andiamo con ordine…
Tra le “spiagge” della costa occidentale Porto Roxa è quella che preferisco, tanto che ne ho parlato anche nell’articolo dedicato ai tramonti di Zante. Questo luogo somiglia molto a un piccolo fiordo e possiede diverse taverne che affittano sdraio, lettini e ombrelloni, posizionati direttamente sugli scogli. Il mio lido preferito si chiama Fondo Beach Bar perché, oltre a garantire una splendida accoglienza, possiede un trampolino alto 4 metri dal quale tuffarsi nell’unica insenatura di Porto Roxa, che definirei quasi una piscina naturale.
Non lontano da Porto Roxa (10 min di auto), ma con una via d’accesso decisamente più rocambolesca, troviamo la spiaggia di Porto Limnionas, anch’essa simile a un fiordo sul mare. Qui potrete dedicarvi allo snorkeling e alla scoperta di piccole grotte nascoste. Questo luogo è perfetto per gli amanti del relax e della natura. Tuttavia, anche qui a Porto Limnionas è sorta recentemente una taverna che serve pasti e affitta comode sdraio adagiate sulle scogliere.
Più che una spiaggia, Plakaki è una sfida! Per raggiungerla dovrete scalare una piccola parete rocciosa: il sentiero scavato nella roccia prevede una camminata di circa 15 min, non adatta ai bambini o ai deboli di cuore. Il luogo in cui arriverete è una vera e propria scogliera dalla quale tuffarsi in un mare turchese e cristallino. Non è presente alcun tipo di servizio quindi la permanenza su questa “spiaggia” è in genere limitata a qualche ora.
Porto Vromi è un vero e proprio scalo di partenza per le imbarcazioni dirette alla spiaggia del Relitto. Pur essendo molto simile a Porto Roxa e Limnionas la sconsiglio per una giornata di mare e relax.
Tra le spiagge di Zante quella di Xigia è sicuramente una delle più particolari. Ciò che la rende famosa è la presenza di una sorgente sulfurea che tinge il mare di un azzurro color acquamarina. La spiaggia è davvero minuscola ma questo non impedisce la presenza di un piccolo affitta sdraio che, tra le altre cose, consegna panini e cibo tramite una carrucola. Consiglio di fermarsi a Xigia solo il tempo necessario per un bagno e spostarsi poi in altre spiagge limitrofe.
La spiaggia di Makris Gialos si trova a un paio di km di distanza da quella di Xigia ma, rispetto alla sua dirimpettaia, è decisamente più grande. Qui troverete un paio di lidi e potrete fare snorkelling in una delle numerose grotte marine nelle vicinanze. La spiaggia è formata da piccoli ciottoli bianchi, fondali sabbiosi e acque turchesi.
Agios Nikolaos è, prima di tutto, il porto da cui partono le navi dirette a Cefalonia. In seconda battuta è anche una spiaggia di ciottoli, senza pretese, amata soprattutto dai local. Quello che vi consiglio è di recarvi nel vicino Nobelos Sea Side Lodge, un lido molto esclusivo che possiede una spiaggia privata e un ristorante alla moda. Per accedervi dovrete lasciare un deposito di 50 euro a persona da spendere come preferite. In questo ristorante abbiamo consumato il miglior pranzo della nostra vacanza. Consigliatissimo!
Su questo lato dell’isola, l’unica spiaggia che vale davvero la pena di vedere è quella di Limni Keri, di fronte all’isolotto di Marathonissi. Questa spiaggia prende il nome dall’omonimo paesino che la sovrasta ed è formata da ciottoli, fondali sabbiosi e una fitta vegetazione. Inoltre, a Limni Keri troverete diversi affitta sdraio e qualche taverna in cui assaggiare le classiche specialità greche.
Io ho deciso d’alloggiare qui per tutto il corso della mia vacanza, affittando un modesto appartamento vista mare. La parte più bella di quest’esperienza è stata senz’altro la possibilità d’ammirare fantastiche albe, con la palla infuocata del sole che compariva ogni mattina dietro l’isolotto di Marathonissi.
Laganas è una delle spiagge più famose di Zante, popolata da orde di giovani che vogliono solo ubriacarsi e divertirsi. La sconsiglio vivamente a chiunque abbia meno di 25 anni. Il suo litorale è un susseguirsi di beach bar e taverne aperte fino a notte fonda. Insomma, se cercate tranquillità e natura cambiate meta.
Gerakas è la spiaggia delle tartarughe Carretta dove – da maggio a ottobre – questa specie continua a depositare uova che poi si schiudono dando vita a piccole tartarughine, pronte a tuffarsi in mare. Per questo motivo parte della spiaggia è inibita ai turisti mentre l’intera area è chiusa al pubblico dal tramonto all’alba. La sabbia dal colore ocra e il mare azzurro rendono Gerakas un vero e proprio paradiso naturale. Questa spiaggia, pur facendo parte di un’area protetta, è attrezzata con sdraio e ombrelloni. Inoltre, vicino al parcheggio sono presenti un paio di taverne e un piccolo market.
Se vi state chiedendo dove si trovano i più eleganti beach club dell’isola, la risposta è semplice: a Banana Beach! Questa spiaggia lunghissima, con sabbia bianca e acque cristalline, offre stabilimenti balneari all’avanguardia per coppie, giovani e famiglie. Inoltre, a Banana Beach riuscirete a praticare moltissimi sport acquatici.
Presso il Banana Baya potrete noleggiare comodi lettini con materassi e teli mare, alla modica cifra di 30 euro (a coppia). Inoltre, potrete beneficiare di un ottimo servizio di food & beverage senza muovervi dal vostro ombrellone. Se, invece, siete alla ricerca di un happy hour con dj set recarvi al vicino Casa Playa dove il divertimento è assicurato.
La meta più famosa dell’isola di Zante è la spiaggia del Relitto, chiamata anche Navagio Beach. Qui troverete un litorale di sabbia bianca e morbida lambito da acque profonde e cristalline, in cui – nel 1983 – si arenò una nave di contrabbandieri. Purtroppo, è raggiungibile solo via mare, attraverso un tour in barca privato o collettivo. Noi abbiamo optato per un noleggio individuale con l’agenzia Sunwave Cruises. La gita con una barca privata, guidata da un marinaio, costa 350 euro e dura all’incirca 5 ore. È incluso un pasto e una bottiglia di champagne. In alternativa, potrete scegliere imbarcazioni più grandi – in condivisione – alla modica cifra di 25/30 euro a persona. Le agenzie turistiche che offrono questi servizi sono numerose e si trovano praticamente in ogni angolo dell’isola. Tuttavia, i porti da cui partono le navi turistiche sono principalmente quattro: Zante città, Limni Keri, Porto Vromi e Agios Nikolaos.
Nei tour è spesso inclusa anche una sosta alle Blue Caves, una delle attrazioni più suggestive di Zante. Queste grotte blu, sovrastate da archi naturali, si trovano nella costa meridionale, vicino ad Agios Nikolaos. Le imbarcazioni più piccole permettono ai turisti di nuotare al loro interno.
Attenzione: tenete ben presente che nelle giornate di vento forte e mare agitato i tour in barca vengono tutti annullati. A me è accaduto per 3 giorni di seguito. In quel caso potrete sempre ammirare la spiaggia del Relitto al tramonto, recandovi nel punto panoramico di cui vi parlo nel mio articolo.
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]]>Come prima cosa, voglio ricordarvi che il sole tramonta sempre ad Ovest. Vi sembrerà stupido ma, vista la conformazione e la grandezza dell’isola di Zante, sapere che l’unico modo per ammirare questo spettacolo naturale è spostarsi sulla costa occidentale è fondamentale. La costa ovest è quella in cui prevalgono scogliere a picco sul mare e piccole baie difficilmente raggiungibili.
Dopo avervi raccontato e descritto le spiagge più spettacolari dell’isola di Zante, è arrivato il turno dei tramonti. Ecco la mia personalissima classifica dei 5 luoghi più suggestivi in cui ammirare il sole tuffarsi nel mare.
La spiaggia del Relitto – chiamata anche Navagio Beach – è il luogo più famoso di tutta Zante. Si trova nella costa nord-occidentale e, come ho descritto nel mio articolo sulle spiagge più spettacolari dell’isola, è raggiungibile esclusivamente in barca. Tuttavia, esiste un altro modo per ammirarla, dall’alto e al tramonto! La prima cosa da fare è scrivere su google maps “Navagio Beach Viewpoint” e mettersi alla guida. Una volta arrivati a destinazione potrete accontentarvi di vedere il relitto e il tramonto nei pressi del parcheggio, vicino al chiosco delle bibite, dove è presente una sorta di terrazza panoramica sospesa; oppure incamminarvi sulle scogliere e dirigervi allo “Shipwreck Flag View Point”. La seconda opzione è sconsigliata a chi soffre di vertigini ma sappiate che questa roccia a picco sul mare vi regalerà la vista più emozionante e panoramica di tutta l’isola di Zante.
I faraglioni Myzithres, nella costa sud-occidentale dell’isola, ricordano molto le bianche pareti rocciose di Navagio Beach. Anche qui, per ammirare un tramonto instagrammabile, dovrete inserire su google maps la destinazione “Myzithres Viewpoint”. Se la macchina o il quad ve lo consentiranno potrete arrivarci direttamente senza camminare; altrimenti dovrete lasciare il vostro mezzo all’inizio della strada sterrata. Il panorama che s’aprirà davanti ai vostri occhi vi lascerà davvero senza fiato. Consiglio di portare con voi un telo e due birre per godervi lo spettacolo comodamente seduti, anche perché il punto panoramico è posizionato su uno strapiombo in grado di terrorizzare anche i turisti più spavaldi.
Se strapiombi e scarpinate sugli scogli non v’entusiasmano, sull’isola di Zante troverete anche luoghi decisamente più tranquilli. Uno di questi è Porto Roxa che vanta comodi lettini matrimoniali, posizionati sugli scogli, da cui ammirare romantici tramonti vista mare. I lidi di Porto Roxa sono tre ma solo uno – Taverna Sunset – offre la possibilità di bere ottimi cocktail osservando il sole immergersi nel mare. Se poi vorrete fermarvi anche all’ora di cena, sfidando la tortuosa strada di rientro, potrete mangiare con il rumore delle onde, in completo isolamento.
Il faro di Keri è uno dei punti più turistici di Zante, da cui ammirare meravigliosi tramonti. La location si trova a 10 min d’auto dal villaggio di Keri, nella stessa direzione del “Myzithres Viewpoint”. Una volta arrivati a destinazione e parcheggiata la vostra auto dovrete attraversare una proprietà privata in cui è stato ricavato un piccolo chiosco chiamato Ionian Sunset Cafè. In cambio di una consumazione (obbligatoria) potrete rilassarvi su una delle loro panchine o sedervi sulle rocce per godere di questo spettacolo naturale. Attenzione: non confondete lo Ionian Sunset Cafe con il Keri Lighthouse Restaurant perché da questo locale non riuscirete a vedere il tramonto.
Kampi è un luogo sperduto e poco frequentato…e sono proprio queste due premesse che spingono molti turisti ad amarlo alla follia, soprattutto all’ora dell’aperitivo. Qui troverete scogliere a picco sul mare e un’enorme croce da cui ammirare fantastici tramonti. Tra le taverne e i bar che propongono aperitivi al calar del sole il mio locale preferito è Porto Schiza Sunset. Qui ho assaggiato delle ottime polpette d’agnello e della carne di coniglio.
Il nostro viaggio tra i tramonti più suggestivi di Zante termina qui. Se volete altri suggerimenti su quest’isola non perdete il mio articolo dedicato alle spiagge più blasonate.
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