Capitali europee - Articoli - La geografia del mio cammino https://www.lageografiadelmiocammino.com/tag/capitali-europee/ Mila Camnasio, Travel Blogger Thu, 04 Apr 2024 06:54:15 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 Lisbona: una lista aggiornata dei migliori ristoranti e hotel della città https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/04/04/lisbona-una-lista-aggiornata-dei-migliori-ristoranti-e-hotel-della-citta/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lisbona-una-lista-aggiornata-dei-migliori-ristoranti-e-hotel-della-citta https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/04/04/lisbona-una-lista-aggiornata-dei-migliori-ristoranti-e-hotel-della-citta/#respond Thu, 04 Apr 2024 06:54:12 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6451 Se avete già letto la mia guida su “cosa vedere a Lisbona in 3 giorni” non vi resta che approfondire due tematiche che mi stanno molto a cuore: dove dormire e cosa mangiare nella capitale portoghese. Per farlo ho deciso di proporvi una lista dei migliori ristoranti e hotel di Lisbona.

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Se avete già letto la mia guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni non vi resta che approfondire due tematiche che mi stanno molto a cuore: dove dormire e cosa mangiare nella capitale portoghese.

Per farlo ho deciso di proporvi una lista dei migliori ristoranti e hotel di Lisbona.

Lisbona: i 3 hotel più gettonati della città

Tivoli Avenida Liberdade Lisboa

Tivoli Avenida Liberdade è l’unico vero hotel a 5 stelle della città, elogiato da tutti per tre grandi plus: posizione, ristorazione e SPA. La struttura sorge nel cuore dello shopping più lussuoso di Lisbona, in posizione centrale rispetto agli storici quartieri del Chiado e dell’Alfama. Le sue suite sono moderne e dotate di ogni comfort ma il vero pezzo forte della struttura sono gli spazi comuni, i ristoranti (di cui vi parlerò nel capitolo dedicato) e l’Anantara Spa, un’oasi di serenità che offre trattamenti e piscina all’aperto immersa in una vegetazione semi-tropicale. Servizio ineccepibile e prezzi non alla portata di tutti. Tivoli Avenida Liberdade fa parte della catena “The Leading Hotel of the World”.

Tivoli Avenida Liberdade Lisboa
Hotel Tivoli Avenida Liberdade

The Lumiares Hotel

Il Lumiares Hotel è ubicato in un palazzo del XVIII secolo, nel quartiere elevato di Barrio Alto. L’architettura storica della facciata è rimasta intatta ma le sue 47 camere da letto sono state arredate con oggetti di design e moltissimi comfort. Completano l’offerta un piccolo centro benessere e il Rooftop Bar che vanta una splendida vista sul Fiume Tago e sul Castello de São Jorge. Il personale vi farà sentire come a casa. Prezzi medio/alti. Lumiares Hotel fa parte della catena “Small Luxury Hotels Of The World”.

Lumen Lisboa Hotel

Se volete restare “in budget” senza rinunciare alla qualità il Lumen Hotel potrebbe fare al caso vostro. Un buon albergo a 4 stelle, di design, dotato di stanze minimal arredate con buon gusto: letti comodi, bagni spaziosi, niente moquette e immense vetrate. La posizione non è centralissima – 10/15 min a piedi da Avenida Liberdade – ma a circa 100 mt dall’hotel troverete una fermata della metro. Personalizza l’offerta un insolito spettacolo di luci e video-mapping “a tema Lisbona” che ha luogo ogni sera alle ore 22.00. Il servizio è buono ma non ottimale. Rapporto qualità/prezzo ineccepibile.

Lumen Lisboa Hotel
Lumen Lisboa Hotel

Lisbona: i 6 ristoranti più gettonati della città

Taberna Bairro do Avillez

Se il nome Josè Avillez non vi dice nulla sappiate che stiamo parlando dello chef più popolare del paese, con oltre 15 ristoranti all’attivo e un due stelle Michelin. Taberna Bairro è uno dei suoi “giocattolini” con uno spazio di oltre 1000 mq e diversi ambienti: taverna, pateo, pizzeria e cocktail bar. Un po’ in stile Eataly, per intenderci. Ovviamente, da buoni italiani, lasciate perdere la pizzeria e concentratevi sulla Taberna, che propone una cucina semplice fatta di prosciutti e formaggi di ottimo livello, e sul Patéo, che propone pesce e frutti di mare freschissimi. Nel complesso un’ottima cucina portoghese rivisitata in chiave moderna con un eccellente servizio e un buon rapporto qualità/prezzo.

Kabuki

Sapete che amo il sushi e la cucina giapponese in generale e quindi non potevo sottrarmi dal provare Kabuki, ristorante stellato situato nella galleria del Four Season Hotel Ritz. Inutile dire che l’esperienza è stata fantastica: pesce di primissima qualità a km zero (sashimi, chirashi e nigiri) e ottimi assaggi crudi e cotti di piccoli antipasti a base di pesce e verdure, basati sui migliori ingredienti portoghesi. Servizio da ristorante Michelin e prezzi decisamente competitivi per uno stellato: menù degustazione serale a 100 euro e pranzo a 45 euro. Kabuki ha uno stile contemporaneo e diverse sale: vi consiglio di cenare all’ultimo piano e di provare uno dei signature cocktail presenti in lista.

I migliori ristoranti di Lisbona: Kabuki
I migliori ristoranti di Lisbona: Kabuki

Mercado da Ribeira (Time Out Market)

Nato come luogo commerciale destinato solo ai grossisti, nel 2001 il Mercado da Ribeira si trasforma in Food Court e nel 2014 viene acquistato dal gruppo Time Out Portugal. Al suo interno potete trovare oltre 30 ristoranti, 8 bar, 12 negozi e numerose bancarelle di pesce, carne, frutta e verdura. La superficie complessiva supera i 3000 mq e conta circa 500 posti a sedere al chiuso e 250 all’aperto. I ristoranti migliori sono O Frade (Michelin Big Gourmet) e Sea Me per il pesce, Croqueteria per le polpette e Confraria per il sushi.

Mercado da Ribeira
Mercado da Ribeira

Tapisco

Nato da un’idea dello chef pluristellato Henrique Sa Pessoa, tra i ristoranti di Lisbona, Tapisco è l’unico che unisce i petiscos portoghesi e le tapas spagnole. Oltre agli ottimi piatti a base di uova, gettonatissimi la domenica a pranzo, il locale è famoso per gli eccellenti cocktail a base di Vermouth. Io ho mangiato un’insalata di polpo, una tempura di verdure e una paella nera con seppie e gamberi. Consiglio di sedersi al bancone perché la cucina a vista è davvero meritevole. Personale gentile e prezzi mediamente buoni.

Carnal

Un gastro-bar messicano, caratterizzato da un ambiente industrial e informale, che serve discreti piatti etnici con il giusto mix tra sapore e piccantezza. Il punto di forza del menù di Carnal (ristorante Michelin Big Gourmet) sono i tacos di pesce e carne, accompagnati da originalissimi cocktail. Ottimo anche il guacamole e le tartare, rivisitate in chiave messicana. Servizio alla mano e prezzi onesti. Da provare.

I migliori ristoranti di Lisbona: Carnal
I migliori ristoranti di Lisbona: Carnal

Pastéis de Belém

Nessuno e dico nessuno può lasciare Lisbona senza aver provato almeno una volta un pasteris de nata nella pasticceria Pastéis de Belém. È qui che si pensa abbiano avuto origine i famosi dolci portoghesi. Pastéis de Belém è aperta dal 1937 e ogni giorno sforna circa 20.000 dolcetti, cercando di mantenere segreta la sua ricetta. Oltre ai pasteris de nata è famosa anche per alcuni prodotti salati come crocchette, tortini ripieni, panzerotti e toast. Insomma, è un’ottima meta per un pranzo all’insegna delle calorie elevate! Altre due pasticcerie famose in cui gustare i pasteris de nata sono la Pastelaria Aloma e la Fabrica de Nata.

Pastéis de Belém
Pastéis de Belém

Lisbona: i 3 locali più gettonati della città

Seen by Olivier

All’ultimo piano dell’hotel Tivoli Avenida Liberdade troverete uno dei ristoranti e rooftop bar più alla moda di tutta Lisbona. Sto parlando del SEEN Lisboa by Olivier, catena ora presente anche a Roma. La vista panoramica, la cucina eclettica e i cocktail d’autore sono solo alcuni dei punti forti di questo locale, che è il più amato e ambito della città. Per entrare dovrete superare una rigida selezione, almeno che non scegliate di prenotare un tavolo al ristorante. La cucina mediterranea e giapponese è ottima ma io vi consiglio di privilegiare un aperitivo o un dopo cena, soprattutto se sono in programma serate con DJ Set.

I migliori locali di Lisbona: Seen by Olivier
I migliori locali di Lisbona: Seen by Olivier

Eduardino Sem Rival

Andare a Lisbona e non bere almeno una volta la Gingjinha è come visitare Parigi senza essere stati al Louvre. Questo liquore tipico è prodotto dall’infusione delle amarene ed è reperibile praticamente in qualsiasi bar della città. Tuttavia, la Gingjinha dà il meglio di sé in questo minuscolo locale chiamato Eduardino, che ne produce una propria versione e la serve con una ciliegia immersa nel bicchiere. In questo bar turisti e locali si affollano a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Eduardino Sem Rival
Eduardino Sem Rival

Pensao Amor

Ubicato in Pink Street, Pensao Amor è un ex bordello trasformato in uno dei bar più affascinanti della zona portuale di Lisbona. Al suo interno troverete libri erotici, spettacoli di burlesque, ottimi cocktail e zone dove appartarsi. Uno spazio dedicato a chi ha voglia di divertirsi e alle menti aperte, basato su un’idea originale. Selezione all’ingresso, anche se non troppo rigida.

I migliori locali di Lisbona: Pansao Amour
I migliori locali di Lisbona: Pansao Amour

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Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/24/cosa-vedere-a-lisbona-in-3-giorni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cosa-vedere-a-lisbona-in-3-giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/24/cosa-vedere-a-lisbona-in-3-giorni/#respond Sun, 24 Mar 2024 19:11:13 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6433 Sogni di visitare la capitale del Portogallo ma non sai da che parte iniziare? Ecco una guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni.

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Sogni di visitare la capitale del Portogallo ma non sai da che parte iniziare? Ecco una guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni.

Per cominciare tenete presente che Lisbona si sviluppa su sette colline; mettete quindi in conto lunghe camminate – spesso in salita – per raggiungere molti dei suoi luoghi turistici più blasonati. Tuttavia, ne varrà quasi sempre la pena. La capitale del Portogallo è famosa per le sue viste mozzafiato, la sua vivace vita notturna, le importanti architetture storiche e le passeggiate sul lungofiume.

Una città cosmopolita i cui abitanti, purtroppo, non sono tra i più cordiali e simpatici d’Europa. Godetevela con lentezza e assaporatene ogni vicolo.

Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni
Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni

Lisbona: quando visitarla e come muoversi

Prima di concentrarci su “cova vedere a Lisbona in 3 giorni” cerchiamo di capire meglio qual è il periodo più adatto per visitarla. Escludendo i mesi troppo caldi (Luglio e Agosto) e quelli troppo freddi e piovosi (Gennaio e Febbraio), tutti gli altri periodi dell’anno sono perfetti per partire alla scoperta della capitale portoghese.

Lisbona è una delle città più economiche d’Europa. Muoversi è semplicissimo: vi basterà acquistare un abbonamento giornaliero ai mezzi di trasporto pubblici o utilizzare le app Uber e Bolt, come alternativa ai taxi. Se avete intenzione di dedicare 3 intere giornate alla scoperta della città vi consiglio di valutare la Lisboa Card che, per la modica cifra di 22/37/46 euro (1/2/3 gg) include l’accesso a qualsiasi mezzo pubblico e l’ingresso in moltissimi luoghi turistici della città. Io l’ho trovata una formula molto vantaggiosa sia a livello economico che pratico, perché mi ha permesso di saltare molte code. La potete tranquillamente comprare al vostro arrivo in aeroporto.

Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni

Ma eccoci finalmente arrivati all’argomento principale di questo articolo: cosa vedere a Lisbona in 3 giorni. Ecco un programma dettagliato da seguire alla lettera, ma anche no!

Primo giorno

  1. Avenida da Liberdade
  2. Praca do Rossio
  3. Rua Augusta Arch (3,5 euro, inclusa nella Lisboa Card)
  4. Praça do Comércio
  5. Elevador de Santa Justa (2,8 euro, inclusa nella Lisboa Card)
  6. Convento do Carmo (4 euro con la Lisboa Card)
  7. Visita al quartiere bohémien del Bairro Alto 
  8. Miradouro de Santa Catarina al tramonto
  9. Pink Street
Elevador de Santa Justa
Elevador de Santa Justa

Il primo giorno iniziate la vostra visita di Lisbona dal quartiere più moderno ed europeo. I punti da segnare sulla mappa sono: Avenida da Liberdade, la strada più importante della città, con boutique alla moda e hotel blasonati; Praca do Rossio, con la sua ondeggiante pavimentazione bianca e nera, ospita il super-instagrammabile negozio “The fantastic world of Portuguese Sardines”; infine, concludete la vostra passeggiata lungo Rua Augusta e, una volta attraversato il suo Arco di Trionfo (sul quale potete anche salire), fermatevi nella maestosa Praça do Comércio.

The fantastic world of Portuguese Sardines
The fantastic world of Portuguese Sardines

Abbandonate poi la zona moderna per avvicinarvi pian piano al Bairro Alto. La prima tappa è l’Elevador de Santa Justa, un bellissimo ascensore in stile liberty in ferro battuto. La seconda tappa è il Convento do Carmo, testimonianza della storia e della resilienza di Lisbona, sopravvissuto al terremoto e oggi convertito in museo. Il Barrio Alto è ricco di ristoranti, boutique e negozi d’arte e artigianato, tant’è che viene chiamato la “Montmartre” di Lisbona. Inoltre, insieme all’Alfama, è il quartiere migliore per ascoltare il fado. Prima di dedicarvi alla vita notturna raggiungete, a piedi o con uno dei famosissimi tram storici, il Miradouro de Santa Catarina per ammirare la città di Lisbona al tramonto. Sorseggiate una birra fresca e preparatevi per la serata, che avrà inizio in Pink Street.

Miradouro de Santa Catarina al tramonto
Miradouro de Santa Catarina al tramonto

Per saperne di più sulla vita notturna di Lisbona non perdete il mio articolo dedicato a ristoranti, hotel e locali.

Secondo giorno

  1. Museo Nazionale delle Carrozze (8 euro, incluso nella Lisboa Card)
  2. Monastero dos Jerónimos (10 euro, incluso nella Lisboa Card)
  3. Torre di Belem (6 euro, inclusa nella Lisboa Card)
  4. Padrão dos Descobrimentos
  5. MAAT (8 euro con la Lisboa Card)
  6. Ponte 25 de Abril
  7. LX Factory
Padrão dos Descobrimentos
Padrão dos Descobrimentos

Il secondo giorno andrebbe dedicato completamente al quartiere di Belem, pieno zeppo di luoghi turistici degni di nota, a ridosso delle rive del Tago. Iniziate la vostra visita dal Monastero dos Jerónimos, in stile manuelino, che comprende il chiostro e la chiesa, dove sono sepolti Fernando Pessoa e Antonio Tabucchi. Spostatevi poi nella famosissima Torre di Belem, struttura architettonica simbolo della città di Lisbona, realizzata nel XVI secolo. A pochi passi dalla torre potrete ammirare l’imponente Monumento alle Scoperte un tributo ai protagonisti delle esplorazioni marine – con, ai sui piedi, un mosaico di circa 50 mt raffigurante la Rosa dei Venti e le rotte percorse dai navigatori portoghesi.

Monastero dos Jerónimos
Monastero dos Jerónimos

Nel pomeriggio potreste scegliere di visitare due dei numerosi musei di Belem. Io ho optato per il Museo Nazionale delle Carrozze e per il MAAT. Il primo è stato scelto solo perché incluso nella Lisboa Card ma si è rivelato una piacevolissima sorpresa. La collezione ospita un’importante selezione di veicoli del XVII, XVIII e XIX secolo. Il MAAT, invece, è stato scelto con cura perché ospita collezioni temporanee e una mostra permanente d’importanti artisti moderni e contemporanei, tra cui Warhol, Picasso, Dalì, Pollok e Duchamp. Dal tetto di questo museo, inoltre, potrete ammirare meravigliose vedute del fiume Tago al tramonto, del Ponte 25 Aprile e del Cristo Rei, ubicato sull’altra sponda del fiume. Una valida alternativa a questi musei potrebbe essere il Lisbon Earthquake Museum (Museo sul terremoto).

Torre di Belem
Torre di Belem

Infine, qualora le forze non vi abbiano ancora abbandonati, prima di tornare in centro, visitate il famosissimo LX Factory, un vecchio complesso riconvertito in laboratorio creativo e centro commerciale. Qui troverete atelier, locali, ristoranti e modernissimi uffici.

Terzo giorno

  1. Visita al quartiere dell’Alfama 
  2. Chiesa del Sé
  3. Miradouro de Santa Luzia
  4. Castello di São Jorge (10 euro, non incluso nella Lisboa Card)
  5. Campo de Santa Clara e Feira da Ladra
  6. Pantheon Nazionale (5 euro, incluso nella Lisboa Card)
  7. Museo delle Azulejos (5 euro, non incluso nella Lisboa Card)
  8. Miradouro da Graça al tramonto
  9. Senhora do Monte al tramonto
Quartiere dell’Alfama
Quartiere dell’Alfama

La terza e ultima giornata è dedicata al quartiere dell’Alfama, il più antico della città, puntellato di vicoletti e scalinate. Uno dei primi edifici che incontrerete sarà sicuramente la Chiesa del Sé; da lì, camminando per altri 5 minuti, raggiungerete quello che – a mio avviso – è il più bel punto panoramico della città. Sto parlando del Miradouro de Santa Luzia, ricco di fiori e azulejos. Salendo per altri 10 min in una delle tante stradine acciottolate arriverete al famosissimo Castello di Sao Jorge, visibile da qualsiasi area del centro storico.

Miradouro de Santa Luzia
Miradouro de Santa Luzia

Iniziate poi la discesa verso Campo Santa Clara dove, ogni martedì e sabato, troverete il mercato delle pulci chiamato Feira da Ladra. Se avete acquistato la Lisboa Card entrate anche nel Pantheon Nazionale, luogo di sepoltura delle celebrità più storiche del Portogallo, e ammirate il fiume Tago dal suo balcone panoramico. Infine, terminate la vostra giornata con una visita al Museu Nacional do Azulejo, incentrato sull’arte delle piastrelle dipinte a mano.

Pantheon Nazionale
Pantheon Nazionale

Per un tramonto meraviglioso non perdetevi il Miradouro da Graça o il poco distante Senhora do Monte, dove molti abitanti della città si concedono momenti di relax e romanticismo.

Conclusioni

Termina qui la nostra guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni ma vi invito a leggere il mio articolo dedicato a ristoranti, hotel e locali della capitale portoghese.

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Cosa vedere a Istanbul: i 10 luoghi turistici da segnare in agenda https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/02/22/cosa-vedere-a-istanbul-i-10-luoghi-turistici-da-segnare-in-agenda/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cosa-vedere-a-istanbul-i-10-luoghi-turistici-da-segnare-in-agenda https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/02/22/cosa-vedere-a-istanbul-i-10-luoghi-turistici-da-segnare-in-agenda/#respond Wed, 22 Feb 2023 07:12:55 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5739 Se vi state chiedendo cosa dovreste vedere a Istanbul, la città più multiculturale e animata di tutta la Turchia, non vi resta che leggere quest’articolo. Istanbul è una metropoli gigantesca e super popolata che tiene in vita numerose tradizioni. In queste pagine voglio raccontarvi i 10 luoghi turistici che vi permetteranno di farvi un’idea, molto sommaria, di questa città avvolgente e dalle mille anime.

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Se vi state chiedendo cosa dovreste vedere a Istanbul, la città più multiculturale e animata di tutta la Turchia, non vi resta che leggere quest’articolo.

Istanbul è una metropoli gigantesca e super popolata che tiene in vita numerose tradizioni, anche contrastanti tra loro, e una miriade di luoghi da esplorare. In queste pagine voglio raccontarvi i 10 luoghi turistici che vi permetteranno di farvi un’idea, molto sommaria, di questa città avvolgente e dalle mille anime.

Cosa vedere a Istanbul: qualche numero

La città di Istanbul occupa 2 continenti, è adagiata su 7 colli e conta 15 milioni di abitanti. L’area metropolitana è divisa in 39 distrettidi cui 25 nella parte europea e 14 nel lato asiatico – e 782 quartieri. Per fornirvi una prova della complessità culturale e religiosa della città posso segnalarvi che nel momento in cui scrivo risultano attive 2691 moschee, 123 chiese, 26 sinagoghe, 109 cimiteri islamici e 57 cimiteri non islamici.

La città di Istanbul
La città di Istanbul

Cosa vedere a Istanbul: la mia top 10

Quartieri etnici contrapposti ad aree decisamente più moderne e lussuose; infinite gamme di costumi, tradizioni, colori e sapori; zone in piena espansione urbanistica posizionate accanto a quartieri storici. Istanbul è tutto questo e molto, molto di più! In questa complessità generale proviamo a fare un po’ d’ordine e partiamo con la definizione dei 10 luoghi turistici più importanti della città.

1.     Basilica di Santa Sofia, quartiere di Sultanahmet

La Basilica di Santa Sofia (Hagia Sophia) si trova nel quartiere di Sultanahmet ed è uno dei monumenti più importanti della città di Istanbul. La sua lunga storia ha inizio nel 537, anno della sua costruzione. Questa chiesa, voluta da Giustiniano, è stata prima cattedrale bizantina, poi cattedrale cattolica, poi ancora moschea e infine, per volere di Mustafa Kemal Atatürk, museo. Purtroppo, da Luglio 2020, questo monumento è stato riconvertito nuovamente in moschea su ordine di Recep Tayyip Erdoğan. Dico purtroppo perché, per questo motivo, molte immagini all’interno del luogo di culto sono state coperte. Ponete attenzione ai quattro minareti, all’imponente cupola che supera i 30 mt di diametro, all’illuminazione soffusa, ai medaglioni e ai pochi mosaici rimasti ancora visibili.

L’ingresso è gratuito. Per non imbattervi in lunge code evitate gli orari di punta.

Cosa vedere a Istanbul
Basilica di Santa Sofia

2.     Moschea Blu, quartiere di Sultanahmet

Un altro luogo di culto nel quartiere di Sultanahmet è la famosissima Moschea Blu (Sultanahmet Camii) voluta dal Sultano Ahmet I nel 1609. Il suo nome deriva dalle 20.000 piastrelle in ceramica blu che decorano l’imponente cupola (23 mt di diametro). Dal 2017 la moschea sta subendo dei lunghissimi lavori di ristrutturazione che rendono poco riconoscibile il suo interno, per via di grandi impalcature. Le cupole sono visibili ma l’assenza di lampadari fa diventare la struttura molto meno scenografica. In compenso, vi consiglio di visitare l’adiacente edificio che conserva i resti del Sultano Ahmet I e della sua famiglia. Qui ritroverete le preziosissime maioliche blu di Iznik e diverse decorazioni che vi faranno “immaginare” gli interni della moschea blu.

L’ingresso è gratuito.

Moschea Blu
Moschea Blu

3.     Palazzo Topkapi, quartiere di Sultanahmet

A pochi metri di distanza dalla Moschea Blu e dalla Basilica di Santa Sofia troviamo un altro luogo storico fondamentale per comprendere l’importanza della città di Istanbul: Palazzo Topkapi. Questa residenza ha ospitato 26 dei 36 sultani che hanno guidato, nei secoli, l’impero Ottomano. Al suo interno troverete diversi ambienti, suddivisi in 4 settori/cortili. Nel primo cortile ammirerete il parco, le mura, due grandi torri ottagonali e la Porta Imperiale; nel secondo cortile visiterete le cucine, le scuderie, l’edificio del consiglio imperiale, l’armeria e la Porta della Felicità; nel terzo cortile troverete la camera delle udienze, il tesoro imperiale, la biblioteca e la camera privata delle Sacre Reliquie. Il quarto e ultimo cortile era invece riservato al riposo del Sultano e da qui potrete ammirare magnifici panorami sul Bosforo. Oltre a questi ambienti, tra il secondo e il terzo cortile, esiste un quinto spazio totalmente dedicato all’Harem, ovvero ai luoghi in cui il Sultano viveva circondato dalle sue concubine e dalla madre. Quest’ultimo, a mio avviso, è lo spazio più interessante di tutto il complesso.

L’ingresso a Palazzo Topkapi costa 16 euro mentre l’ingresso all’Harem costa 8 euro e va pagato a parte. Questo luogo turistico è incluso nell’Istanbul Museum Pass, il cui costo complessivo è di 35 euro.

Palazzo Topkapi
Palazzo Topkapi

4.     Cisterna Basilica, quartiere di Sultanahmet

A pochi passi dalla Basilica di Santa Sofia, nel quartiere di Sultanahmet, è presente una delle attrazioni turistiche più instagrammabili della città: un palazzo sommerso che l’imperatore Giustiniano riconvertì in cisterna per approvvigionare d’acqua la residenza Topkapi. Oggi Cisterna Basilica (Yerebatan Sarniçi) è un luogo molto suggestivo e scenografico, illuminato da centinaia di faretti colorati, e utilizzato come location in numerosi film tra cui la pellicola di James Bond “Dalla Russia con Amore”. Qualche numero: l’edificio ha 336 colonne divise in 12 file; le colonne sono alte 9 metri e per costruirle furono impiegati 7000 schiavi; la cisterna può contenere fino a 100.000 mq d’acqua. Le immagini più suggestive di questo luogo turistico sono quelle relative alle teste di medusa, di cui viene ignorata l’origine e la funzione ma che, essendo particolarmente fotogeniche, sono diventate un simbolo della città.

L’ingresso costa 10 euro ma, per evitare lunghe file, vi consiglio d’acquistarlo online qualche ora prima della vostra visita.

Cisterna Basilica
Cisterna Basilica

Sultanahmet: consigli di viaggio

  • Per riuscire a fotografare la Moschea Blu e la Basilica di Santa Sofia in tutto il loro splendore recatevi sulla terrazza panoramica del ristorante/bar Seven Hills all’alba o al tramonto. Resterete senza fiato.
  • Se volete consumare un pasto veloce consiglio una sosta presso il The Must Turkish Restaurant che serve ottimi gözleme (piadine turche) preparate al momento e farcite con carne macinata, spinaci e formaggio. Sarete fatti accomodare su soffici cuscini e vi verrà servito dell’ottimo tea.

Per scoprire altri locali tipici non perdete il mio articolo dedicato ai ristoranti della città di Istanbul.

Basilica di Santa Sofia
La Basilica di Santa Sofia vista dal ristorante Seven Hills

5.     Grand Bazaar, quartiere Kapalı Çarşı

Il Grand Bazaar, le cui origini risalgono al 1455, è uno dei luoghi che mi ha affascinata maggiormente all’interno della città di Istanbul. Qualche numero: circa 3600 negozi distribuiti su una superficie complessiva di 45.000 mq; più di 60 strade e 22 porte d’accesso; 20.000 persone impiegate con una media di 300.000 visitatori giornalieri. Questo gigantesco mercato coperto è il più grande e il più antico d’Europa. Al suo interno troverete principalmente gioielli, oggetti in rame, ceramiche, articoli in pelle, vestiti, tappeti, lampade e mobili d’epoca. Orientarsi sarà pressoché impossibile quindi, qualora vediate qualcosa d’interessante, procedete subito con le contrattazioni. Il Grand Bazaar è un luogo in cui immergersi nella cultura locale e fare shopping fino allo sfinimento. Noi italiani, solitamente, veniamo attratti dalle bancarelle che vendono borse firmate e altri oggetti contraffatti. Ovviamente, fate attenzione alle piccole truffe!

Grand Baazar
Grand Baazar

6.     Moschea Nuruosmaniye, quartiere Kapalı Çarşı

Accanto a uno dei 22 ingressi al Grand Bazaar troverete la moschea Nuruosmaniye, detta anche “moschea della luce di Osman”. L’architettura di questo luogo di culto si rifà alla scuola barocca europea. Iniziata nel 1748 da Mahmud I, fu completata e inaugurata nel 1755 da Osman III.

L’ingresso è gratuito.

7.     Mercato delle Spezie, quartiere Eminönü

Il Mercato della Spezie (Mısır Çarşısı) si trova accanto a Piazza Eminönü ed è il secondo bazaar più grande della città, inferiore solo al Grand Bazaar. Al suo interno potrete comprare spezie e prodotti gastronomici di ogni tipo: frutta secca, olive, baklava, tea, fiori essicati, carni e formaggi. Nel corso degli anni, inoltre, il mercato ha iniziato ad accogliere anche negozi di gioielli e botteghe d’artigianato. I turisti preferiscono acquistare i prodotti all’interno dell’edificio ma i veri affari si negoziano nelle bancarelle esterne alla struttura principale, frequentate dagli abitanti della città. Il Mercato delle Spezie vi conquisterà con i suoi colori cangianti e con gli aromi intensi caratteristici della megalopoli turca.

Il mercato delle spezie
Il mercato delle spezie

8.     Yeni Cami, quartiere Eminönü

Accanto a Piazza Eminönü e al molo dei traghetti troviamo questa “nuovissima” moschea chiamata, appunto, Moschea Nuova (Yeni Cami). La sua fondazione risale infatti a 400 anni fa, un tempo brevissimo se comparato agli altri edifici di Sultanahmet. Yeni Cami è una delle moschee più fotografate della città, soprattutto al tramonto quando vedrete scomparire il sole alle sue spalle. Al suo interno potrete ammirare le maioliche di Iznik, le pareti decorate con marmi scolpiti e l’imponente cupola alta 30 mt.

L’ingresso è gratuito.

9.     Torre di Galata, quartiere Galata

Questa torre medievale cilindrica, in pietra, fu eretta nel 1348 sui resti di una struttura bizantina, in legno, che serviva come punto d’avvistamento per le navi straniere. L’edificio è alto 67 metri, ha un diametro di 9 metri ed è formato da 9 piani, sormontati da un tetto a cono. Lo stile architettonico ha influenze italiane e, più precisamente, genovesi tant’è che all’ingresso vi è un’iscrizione dedicata alla città di Genova. Oggi la Torre di Galata (Galata Kulesi) è una delle attrazioni turistiche più visitate della città perché dalla sua terrazza panoramica si può godere di una vista sensazionale a 360° sul Corno d’Oro.

L’ingresso costa 9 euro. Questo luogo turistico è incluso nell’Istanbul Museum Pass (costo complessivo 35 euro).

Panorama dalla Torre di Galata
Panorama dalla Torre di Galata

10.  Museo Pera, quartiere Galata

Il Museo Pera è stato aperto nel 2005, all’interno dell’ex Hotel Bristol, e custodisce opere di dipinti orientali, collezioni di misure anatoliche, vecchie fotografie di Istanbul e piastrelle Kütahya. L’opera più importante è senza dubbio “L’ammaestratore di tartarughe“ del pittore Osman Hamdi Bey.

L’ingresso costa 2,5 euro.

Quartiere Galata
Quartiere Galata

Galata: consigli di viaggio

  • Per un aperitivo al tramonto con vista sul Bosforo e sul Corno d’Oro recatevi al ristorante stellato Mikla all’interno dell’esclusivissimo hotel The Marmara Pera. Qui troverete una magnifica terrazza in cui sorseggiare un costoso cocktail ammirando uno dei panorami più mozzafiato di tutta la città.
  • Il Pera Palace Hotel è un hotel museale costruito nel 1892 con lo scopo d’ospitare i passeggeri dell’Orient Express. Al suo interno troverete elementi ottomani ed europei e vi sentirete sospesi tra oriente e occidente. Qualora non abbiate la possibilità d’alloggiarvi concedetevi almeno un tea al Kubbeli Saloon, per godere appieno dell’atmosfera che si respira al suo interno.
  • Il Ponte di Galata collega la Istanbul più storica e tradizionalista ai quartieri più moderni e occidentali. La lunghezza della sua passerella è di 490 metri e oggi vi transitano pedoni, tram e traghetti. La parte superiore del ponte è dominata da una schiera di pescatori speranzosi di catturare qualche pesce mentre la parte inferiore è piena di caffè e ristoranti in cui fermarsi a mangiare qualcosa godendo di una splendida vista sul Bosforo e sul Corno d’Oro, specialmente al tramonto e all’alba.
La città di Istanbul
La città di Istanbul

Per saperne di più…

Dopo avervi descritto cosa vedere a Istanbul durante il vostro primo approccio con questa metropoli gigantesca e multietnica, non mi resta che raccontarvi qualcosa di più sui suoi quartieri meno conosciuti e sui ristoranti che meritano una visita.

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I migliori ristoranti di Istanbul https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/01/15/i-migliori-ristoranti-di-istanbul/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=i-migliori-ristoranti-di-istanbul https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/01/15/i-migliori-ristoranti-di-istanbul/#comments Sun, 15 Jan 2023 17:51:56 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5592 La città di Istanbul possiede centinaia di ristoranti adatti ad ogni tipo di clientela. La gastronomia turca, così come ogni sua altra cultura, è millenaria e ricca di elementi che combinano i sapori mediterranei con quelli medio orientali. Ecco la mia personale classifica dei 5 migliori ristoranti di Istanbul.

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La città di Istanbul possiede centinaia di ristoranti adatti ad ogni tipo di clientela. La gastronomia turca, così come ogni sua altra cultura, è millenaria e ricca di elementi che combinano i sapori mediterranei con quelli medio orientali.

Quest’anno la Guida Michelin raggiunge anche la Turchia e la città di Istanbul con ben 53 ristoranti segnalati e 5 stellati. Pur non essendo stata una cosa voluta, i locali che mi ero segnata prima di partire hanno quasi tutti conquistato almeno la menzione. Insomma, se pensate che la cucina turca si riduca a pita e kebab vi sbagliate di grosso!

La mia personale classifica dei 5 migliori ristoranti di Istanbul

5. Nusr-Et Steakhouse Sandal Bedesteni

Al quinto posto troviamo il primo ristorante “Salt Bae” aperto nel 2010 dal famosissimo Chef Nusret, originario di Istanbul ma oggi famoso in tutto il mondo. A pochi passi dal Grand Bazar potrete cenare in un ambiente esclusivo ed elegante degustando ottimi piatti di carne. Noi abbiamo ordinato antipasti di sushi e carne cruda, costolette d’agnello e l’immancabile tagliata che viene servita al tavolo con un simpatico siparietto che ha reso famoso Nusret in tutto il mondo. Buono anche il contorno di patate al cartoccio. Ottimi prezzi, ad esclusione della lista dei vini.

Ristorante Nusr-Et Steakhouse
Ristorante Nusr-Et Steakhouse

4. Salon Galata

Da fuori potrebbe sembrare un bistrot francese ma, in realtà, Salon Galata serve principalmente piatti della tradizione orientale, preparati con ottimi ingredienti e impiattati in maniera creativa. Un vecchio salone ristrutturato guidato da personale cortese e attento alle esigenze della clientela. Un consiglio: fate attenzione alle porzioni perché sono molto abbondanti. Prezzi modesti.

3. Murver

Un ristorante alla moda con vista sul Bosforo, ubicato all’ultimo piano del Novotel, arredato con elementi di design in legno, pietra e marmo. Il forno a legna e la griglia “a vista” costituiscono la base di quasi tutte le creazioni dello chef, innovative e ben presentate. Ottimi sia i piatti di pesce – come il polpo alla griglia – che quelli di carne – come il brasato di manzo. Il servizio è attento e i prezzi elevati. Questo locale è presente sulla Guida Michelin.

Ristorante Murver
Ristorante Murver

2. Aheste

Un bistrot alla moda nei pressi del quartiere di Pera, in una delle vie più popolari della città. Il menù propone diversi “meze” (antipasti) da dividere con tutto il tavolo. I piatti, tipicamente turchi, vengono rivisitati in chiave moderna ma senza esagerare, giusto quel che basta per apprezzarne il carattere. Lo staff è giovane e il rapporto qualità/prezzo è, a mio avviso, eccezionale. Questo locale è presente sulla Guida Michelin.

Ristorante Aheste
Ristorante Aheste

1. Lokanta 1741

Questo ristorante suggestivo è ubicato all’interno dell’hammam più antico della città. In estate potrete cenare in terrazza mentre in inverno verrete accolti in una meravigliosa saletta con tanto di camino acceso. Il ristorante serve piatti classici della cucina turca/ottomana e propone ottimi vini, anche al calice. Il mio consiglio è di scegliere il menù degustazione. Indimenticabili i ravioli d’anatra con salsa di patate e le patate con tartufo locale. Il servizio è impeccabile e i prezzi elevati. Questo ristorante è presente sulla Guida Michelin.

Ristorante Lokanta 1741
Ristorante Lokanta 1741

Out of the box: il miglior fast food e il miglior ristorante turistico

Non tutti sono alla ricerca di complessità e non tutti vogliono trascorrere molto tempo seduti a tavola. Per questo motivo vorrei segnalarvi due ottimi posti “nazional popolari”in cui consumare un pasto veloce ma tipico.

Dürümcü Raif Usta
Dürümcü Raif Usta

Il primo locale, frequentato quasi esclusivamente da turchi, è un vero e proprio fast food, ubicato a pochi metri di distanza dal Grand Bazar. Il suo nome è Dürümcü Raif Usta e serve esclusivamente piatti di pita e kebab, preparati al momento con ingredienti freschissimi. Il secondo ristorante, decisamente più turistico, si chiama The Must Turkish Restaurant e lo trovate a pochi passi dall’ingresso di Cisterna Basilica, nel quartiere di Sultanahmet. Al suo interno potrete accomodarvi su coloratissimi cuscini, sorseggiare una tazza di tea e ordinare delle ottime piadine turche – chiamate gözleme – condite con spinaci, feta e carne macinata. Queste piadine vengono preparate al momento con un tradizionale “show cooking”. Infine, se amate i dolci, non perdetevi un baklava, tipico pasticcino turco composto da pasta sfoglia, frutta secca e miele.

The Must Turkish Restaurant
The Must Turkish Restaurant

Se, dopo aver scoperto i più ragguardevoli ristoranti di Istanbul, vorrete approfondire altri aspetti di questa città meravigliosa non perdete il mio articolo dedicato ai quartieri più significativi di una delle metropoli più importanti del mondo.

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Belgrado e la sua elettrizzante vita notturna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2022/09/21/belgrado-e-la-sua-elettrizzante-vita-notturna/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=belgrado-e-la-sua-elettrizzante-vita-notturna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2022/09/21/belgrado-e-la-sua-elettrizzante-vita-notturna/#respond Wed, 21 Sep 2022 08:03:11 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5442 Se qualcuno mi dovesse chiedere cosa ricordo maggiormente della città di Belgrado risponderei sicuramente la sua vita notturna. Belgrado è una città che non dorme mai, dove il divertimento è sempre garantito, in qualsiasi giorno della settimana e a qualsiasi ora.

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Se qualcuno mi dovesse chiedere cosa ricordo maggiormente della città di Belgrado risponderei sicuramente la sua vita notturna. Belgrado è una città che non dorme mai, dove il divertimento è sempre garantito, in qualsiasi giorno della settimana e a qualsiasi ora.

La vita notturna di Belgrado

Belgrado è la capitale con la migliore vita notturna di tutta l’Europa Orientale. Dà il meglio di sé in estate quando le rive dei fiumi Sava e Danubio si trasformano in una grande discoteca all’aperto, grazie anche alla presenza di numerosi splavovi.

Luci lungo il fiume e fiumi di alcool. Gli splav sono delle barche galleggianti che vengono trasformate in locali notturni, ristoranti e cocktail bar. Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche, basta saper scegliere!

Gli splav di Belgrado
Gli splav di Belgrado

I migliori ristoranti di Belgrado

Belgrado offre ottime strutture dedicate alla ristorazione, spaziando dalla cucina balcanica a quella francese, turca o giapponese. Di seguito una breve lista dei posti che ho apprezzato maggiormente:

Bloom

La lunga fila d’attesa che campeggia sempre fuori da questo piccolo locale, ubicato a due passi da Trg Studentski (Piazza degli Studenti), è il preludio di quello che assaggerete una volta che vi sarete accaparrati un tavolo. Il locale, gestito da un giovane chef, è famoso per le colazioni e i brunch in stile “healthy” e propone, tra le altre cose, ottimi avocado toast, hummus, insalate, quinoa, gazpacho e centrifughe.

Prezzo medio: 15 euro a persona

Ristorante Bloom
Ristorante Bloom

Podrum Wineart

A pochi metri di distanza dal Bloom, sempre all’interno del quartiere turco, troverete la miglior enoteca della città, pronta a farvi degustare vini serbi e internazionali. Al Podrum Wineart è possibile anche cenare.

Toro Latin Gastrobar

Scendendo dalla fortezza di Kalemegdan, sul lungofiume di Belgrado, troverete tantissimi locali e ristoranti arredati con gusto. Tra questi la mia scelta è ricaduta sul Toro Latin Gastrobar, i cui piatti sono un mix di diverse cucine: messicana, peruviana e giapponese in primis. Tra le portate che abbiamo assaggiato consiglio i tacos di tonno e pollo, la ceviche di gamberi, i nachos e la tempura. L’ambiente è giovane e ricercato e il servizio ottimo.

Prezzo medio: 40 euro a persona

Se non amate la cucina fusion potrete sempre “ripiegare” sul vicino Ambar, il cui locale fa parte della prima catena di ristoranti internazionali moderni di cucina balcanica. Anche qui il servizio è eccellente e la presentazione dei piatti è all’altezza della situazione. Il menù è basato principalmente su pietanze di carne.

Ristorante Toro Latin Gastrobar
Ristorante Toro Latin Gastrobar

Enso

Belgrado vanta 14 ristoranti all’interno della famosa Guida Michelin, di cui solo uno stellato. Tra le menzioni Michelin abbiamo optato per il ristorante Enso, a pochi passi dal quartiere Stari Grad di Bedlgrado. La sua cucina strizza l’occhio alla scuola francese e italiana, unite alla creatività spagnola e alle materie prime balcaniche. Io ho scelto il menù degustazione da 5 portate suddiviso in due antipasti, due piatti principali e un dolce. Mi sono orientata sulla carneil loro punto forte – e ho assaggiato tartare di manzo, petto d’oca, agnello e anatra. Ottime le presentazioni dei piatti, il servizio e la carta dei vini.

Prezzo medio: 60 euro a persona

Se la sola menzione Michelin non vi basta e volete puntare alla stella l’indirizzo da segnare in agenda è Homa. Non ci sono stata ma mi sono ripromessa di prenotare un tavolo la prossima volta che tornerò a Belgrado.

Ristorante Enso, guida michelin
Ristorante Enso, guida michelin

Aperitivo al tramonto

La vita notturna di Belgrado inizia dall’aperitivo al tramonto. Il “the place to be” si chiama Boho Bar e si trova all’interno della fortezza di Kalemegdan – inserita tra le cose da vedere assolutamente a Belgrado. È frequentato sia dai turisti, sia dagli abitanti di Belgrado. L’ora migliore per visitarlo è, appunto, quella del tramonto perché dalla sua terrazza potrete godere di un panorama unico. In alternativa, utilizzate i suoi dj set come “warm up” prima di una notte di follie.

Boho Bar
Boho Bar

Dalle 11.00 all’1 di notte

Prima di spostarsi sugli splav, i cittadini di Belgrado che amano la vita notturna si riversano principalmente in due zone della città: Cetinjska 15 e Dorcol.

Cetinjska 15

Cetinjska 15 è l’ex fabbrica di birra Bajloni, a pochi passi dalla super turistica via Skadarljia – inserita tra le cose da vedere assolutamente a Belgrado. Oggi rappresenta uno dei maggiori punti di ritrovo degli abitanti della città che vogliono bere una birra, ascoltare musica, giocare a biliardo o semplicemente fare nuove conoscenze. I locali presenti all’interno del parcheggio sono una decina ma i miei preferiti si chiamano Zaokret e Lift Bar. Agli amanti del blues consiglio, invece, l’Etta James.

Dorcol

Dorcol si sviluppa principalmente su due vie – Gospodar Jevremova e Gospodar Jovanova – ed è considerato il quartiere hipster della città. Qui sono presenti numerosi cocktail bar e ristoranti, tra cui suggerisco Endorfin e Blaznavac.

Cetinjska 15
Cetinjska 15

Dall’1 alle 4 del mattino

La vita notturna di Belgrado termina negli splav. Le zone principali in cui trovarli sono due: l’area di Sajamski Key nell’estremità meridionale della Sava, tra il Ponte della Stazione Ferroviaria e il Ponte Ada, e l’area di Park Ušće a Novi Beograd, nei pressi del Ponte Branco. Tra i miei club preferiti troviamo il super-trendy Money Club, il divertentissimo Kućica, l’alternativo 20/44 e il più nazional-popolare Freestyler.

Money Club
Money Club

Ma…se è vero che la notte è giovane, il giorno può essere altrettanto movimentato! Per questo motivo vi consiglio di non perdervi i miei suggerimenti su cosa vedere nella città di Belgrado.

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Belgrado: cosa vedere nella capitale della Serbia https://www.lageografiadelmiocammino.com/2022/09/15/belgrado-cosa-vedere-nella-capitale-della-serbia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=belgrado-cosa-vedere-nella-capitale-della-serbia https://www.lageografiadelmiocammino.com/2022/09/15/belgrado-cosa-vedere-nella-capitale-della-serbia/#respond Thu, 15 Sep 2022 05:59:42 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5421 Più che domandarvi “cosa vedere” a Belgrado dovreste lasciarvi influenzare dalla doppia anima di questa città, in bilico tra un passato ingombrante e la voglia di rinascita. Belgrado è la capitale della Serbia, conta più di 1.200.000 abitanti ed è qui che si concentrano le forze politiche, economiche e culturali di tutto il paese. La città si sviluppa intorno al punto di confluenza dei fiumi Sava e Danubio.

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Più che domandarvi “cosa vedere” a Belgrado dovreste lasciarvi influenzare dalla doppia anima di questa città, in bilico tra un passato ingombrante e la voglia di rinascita.

Belgrado è la capitale della Serbia, conta più di 1.200.000 abitanti ed è qui che si concentrano le forze politiche, economiche e culturali di tutto il paese. La città si sviluppa intorno al punto di confluenza dei fiumi Sava e Danubio.

Cosa vedere a Belgrado
Cosa vedere a Belgrado

Come arrivare e spostarsi a Belgrado

Belgrado è facilmente raggiungibile con voli low cost in partenza da molte città italiane. Il suo aeroporto Nikola Tesla dista circa 18 km dal centro della città.

Per spostarsi all’interno del centro potrete usufruire di un buon servizio di autobus, tram e filobus (attivi 24 ore su 24). In alternativa, dato il costo ridotto, potrete muovervi con i numerosi taxi presenti praticamente in ogni angolo della città.

Informazioni utili

Belgrado è una destinazione relativamente economica. La moneta in uso è il Dinaro Serbo, il cui cambio euro-dinaro si attesta sui 117 RSD per ogni euro. In città sono presenti numerosi uffici di cambio.

Il clima di Belgrado è simile a quello italiano, con inverni freddi ed estati calde. I periodi migliori per visitare la città sono la fine della primavera/inizio estate e la fine dell’estate/inizio autunno.

La città di Belgrado
La città di Belgrado

Dove dormire a Belgrado

Belgrado è piena di hotel ma la zona più adatta ad accogliere i turisti è sicuramente la città vecchia (Stari Grad) o il quartiere di Vračar. Tuttavia, le strutture alla moda scarseggiano o sono in costruzione. È presente solo qualche grande catena ma con hotel del tutto anonimi.

L’unico albergo che cerca di differenziarsi dalla massa si chiama Saint Ten ed è ubicato a circa 300 metri dal Tempio di San Sava. L’hotel occupa un edificio storico ma è arredato con oggetti di design moderni e ricercati. Il ristorante interno e la colazione sono impeccabili, così come il servizio. È presente anche una piccola SPA.

Saint Ten Hotel
Saint Ten Hotel

Se, invece, state cercando una soluzione con un ottimo rapporto qualità/prezzo l’hotel Garni Mint potrebbe soddisfare le vostre aspettative: pulito, ristrutturato di recente e con una buona colazione inclusa nel prezzo. Io ho dormito in una mansarda molto luminosa e spaziosa e mi sono trovata benissimo. L’unica pecca è la distanza dal centro.

Cosa vedere a Belgrado

Belgrado è una città molto contesa che ha subito le dominazioni di diversi popoli (Celti, Slavi, Romani, Ottomani, Austro-Ungarici) ed è stata rasa al suolo ben 44 volte. Nel suo passato più recente – dal 1918 al secondo dopoguerra – Belgrado è stata la capitale della Jugoslavia. Oggi la città sta cercando di rinascere, pur mantenendo salde alcune tradizioni e abitudini di fondo.

Rispetto ad altre capitali europee Belgrado non offre numerose attrattive turistiche ma quel poco che possiede trasmette l’anima di questa città, legata al suo passato ma proiettata al futuro, dove edifici dismessi e grigi lasciano spazio a progetti di riqualificazione e spazi all’avanguardia.

Di seguito vi racconterò cosa vedere a Belgrado se avrete a disposizione almeno due giorni.

Tempio di San Sava

L’attrazione più conosciuta di Belgrado e, forse, degli interi Balcani è il Tempio di San Sava. Questa chiesa ortodossa è la più grande al mondo: occupa una superficie di 3500 mt quadrati ed è alta 79 mt. È stata costruita nel punto in cui gli Ottomani bruciarono i resti di San Sava. Oggi, dopo più di 400 anni dall’inizio dei lavori, la chiesa dev’essere ancora ultimata.

Fortezza Kalemegdan

La fortezza e il parco di Kalemegdan sono il luogo simbolo della città di Belgrado. È qui che turisti e cittadini si riuniscono all’ora del tramonto per ammirare il sole scomparire alle spalle dei fiumi Sava e Danubio. Un luogo panoramico, molto frequentato dagli abitanti di Belgrado, che al suo interno ingloba diverse attrazioni turistiche: musei, monumenti, chiese, sculture, ristoranti, bar e zone d’intrattenimento. Contemplare il tramonto dalle torri e dai bastioni medievali di Kalemegdan sarà la cosa più romantica che farete durante il vostro soggiorno in città.

La fortezza e il parco di Kalemegdan
La fortezza e il parco di Kalemegdan

Knez Mihailova

Knez Mihailova è la via pedonale più importante della città. Quest’arteria commerciale collega il parco di Kalemegdan con Trg Republike e include palazzi storici, negozi, bar e artisti di strada.

Trg Republike

Trg Republike (Piazza della Repubblica) è famosa per via della statua equestre di Mihailo III che liberò la Serbia dal dominio ottomano. Sulla piazza si affacciano il Museo Nazionale e il Teatro Nazionale di Belgrado.

Museo Nazionale

Il Museo Nazionale di Serbia ospita opere e reperti risalenti a tutte le dominazioni che si sono alternate nel corso degli anni in questa nazione. Inoltre, racchiude una sezione dedicata a pittori internazionali come Van Gogh, Matisse, Degas e Kandinskij.

Trg Republike e il Museo Nazionale
Trg Republike e il Museo Nazionale

Skadarljia

Cosa vedere a Belgrado?! Sicuramente non potrete andarvene senza aver passeggiato, cenato o bevuto un drink in una delle vie più bohémien della città. Ulica Skadarska è la piccola Montmartre di Belgrado: una strada di ciottoli, con edifici bassi e colorati, frequentata prevalentemente da intellettuali, artisti e scrittori. Nelle ore serali diventa estremamente turistica per via dei numerosi ristoranti che propongono cene tipiche con tanto di musica dal vivo locale. Per approfondire l’argomento leggete il mio articolo sulla vita notturna della città di Belgrado.

Kralja Petra

Kralja Petra è un’altra via famosa sulla quale affacciano diversi edifici religiosi e culturali degni di nota: la moschea Bajakli Dzamija, la cattedrale di Saborna Crkva e la residenza della principessa Ljubica.

Terazije e Hotel Movska

Terazije è una delle piazze principali della città ed è ricca di edifici storici e culturali tra cui, ad esempio, il primo grattacielo di Belgrado e una maestosa fontana. Tuttavia, lo stabile più famoso e fotografato è quello del lussuosissimo Hotel Movska. Aperto nel 1908, questo albergo è uno dei luoghi simbolo della città. La sua facciata liberty, composta da ceramiche gialle e verdi, lo rende ancora uno degli hotel più amanti da politici e celebrità.

L'Hotel Movska
L’Hotel Movska

Palazzo del Parlamento e Chiesa di San Marco

Non lontani da Piazza Terazije troviamo anche il Palazzo del Parlamento, splendido esempio d’architettura balcanica tendente allo stile classico, e la Chiesa ortodossa di San Marco, realizzata in stile neo-bizantino intorno al 1930.

Il Palazzo del Parlamento
Il Palazzo del Parlamento

Museo Nikola Tesla

Questo museo – ubicato nel quartiere di Vračar – è dedicato a una delle principali personalità serbe. Sto parlando di Nikola Tesla, il più grande inventore di tutti i tempi. Al suo interno troverete oggetti appartenuti al fisico e altri materiali di valore.

Museo di Arte Contemporanea

Il Museo di Arte Contemporanea si trova a Novi Beograd (Nuova Belgrado) e ospita mostre e installazioni temporanee. L’edificio è ben inserito all’interno di Park Ušće. Vi suggerisco di verificare sul sito internet quali collezioni sono presenti in sede perché, all’epoca della mia visita, le opere erano un po’ deludenti.

Museo di Arte Contemporanea
Museo di Arte Contemporanea

La Casa dei Fiori

Tra i suggerimenti su “cosa vedere a Belgrado” bisogna includere la Casa di Tito, detta anche Casa dei Fiori. È qui che troviamo la tomba dell’ex Presidente e quella della moglie Jovanka. Una sezione della casa è dedicata al racconto per immagini della vita di Tito, supportato da una raccolta di cimeli, oggetti e abiti.

Ada Ciganlija

L’isola artificiale di Ada Ciganlija, collegata alla terraferma, è perfetta per una passeggiata a piedi o in bicicletta durante la stagione estiva. Qui troverete ristoranti, bar e anche qualche lido in cui fare il bagno. Personalmente credo che sia molto più apprezzata dai residenti che dai turisti.

Zemun

Il quartiere di Zemun fa parte della “Nuova Belgrado” e comprende diverse attrazioni: la Torre di Gardoš, da cui ammirare fantastici panorami sulla città; l’edificio art-decò del Comando dell’Aeronautica Militare, bombardato dalla NATO nel 1999; Trg Veliki, la piazza del mercato. Camminando per Zemun vi sembrerà d’essere a Vienna o Budapest.

Zemun e la Torre di Gardoš
Zemun e la Torre di Gardoš

Ora che avete scoperto cosa vedere a Belgrado non vi resta che approfondire il principale motivo per cui vale davvero la pena visitare la capitale serba: la sua elettrizzante vita notturna.

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Atene: la mia personale lista dei migliori ristoranti, hotel e locali notturni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/12/16/atene-la-lista-dei-migliori-ristoranti-hotel-locali-notturni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=atene-la-lista-dei-migliori-ristoranti-hotel-locali-notturni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/12/16/atene-la-lista-dei-migliori-ristoranti-hotel-locali-notturni/#respond Thu, 16 Dec 2021 09:19:41 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=4708 Nel mio ultimo articolo sulla città di Atene vi ho parlato dei luoghi turistici più importanti e del periodo migliore per visitarla. Ora vi porto a conoscere i suoi ristoranti più buoni, gli hotel più panoramici e i locali notturni più cool. Ma ricordatevi...Atene non dorme mai! È una città viva, colorata e multietnica che riesce ad accontentare sia i backpackers con pochi soldi in tasca che i viaggiatori più esigenti, proprio come me.

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Nel mio ultimo articolo sulla città di Atene vi ho parlato dei luoghi turistici più importanti e del periodo migliore per visitarla. Ora vi porto a conoscere i suoi ristoranti più buoni, gli hotel più panoramici e i locali notturni più cool. Ma ricordatevi…Atene non dorme mai! È una città viva, colorata e multietnica che riesce ad accontentare sia i backpackers con pochi soldi in tasca che i viaggiatori più esigenti, proprio come me.

I migliori ristoranti di Atene

Atene offre qualsiasi tipologia di cucina: qui troverete i migliori ristoranti greci del paese ma anche locali gestiti da chef che servono piatti provenienti da ogni parte del mondo. Forse vi deluderò e andrò un po’ controcorrente ma ad Atene, rispetto alle classiche taverne greche, io ho preferito di gran lunga i ristoranti con cucine creative. La motivazione è semplice: ho quasi sempre inserito la città di Atene all’interno di tour più complessi – nelle Isole Cicladi o in altre zone della Grecia Continentale – e, di conseguenza, ho preferito “lasciare” a queste mete l’opportunità di stupirmi con piatti della tradizione. Nelle grandi città preferisco sempre scoprire piccoli locali gourmet o ristoranti consigliati dalla guida Michelin.  Ecco i miei preferiti:

1. Birdman

Birdman è un ristorante giapponese izakaya paragonabile, se così si può dire, a un’osteria italiana. Il locale è minuscolo: pochi posti sia all’interno che all’esterno. Per questo motivo vi consiglio di prenotare o d’arrivare in orari poco inflazionati. Rispetto ai classici sushi bar, questo ristorante giapponese è specializzato in piatti di carne. Potrete ordinare sushi, tartare, spiedini e ravioli. Le porzioni sono piccole e ideali per essere “condivise”. Accompagnate il tutto con una birra ghiacciata. Un’ultima precisazione: nonostante sembri un locale alla mano non aspettatevi un conto economico. D’altronde la qualità si paga e qui non manca!

I migliori ristoranti di Atene: Birdman
I migliori ristoranti di Atene: Birdman

2. Nolan

Direttamente dalla guida Michelinsezione “Big Gourmand” – questo locale di Atene vi lascerà senza parole. Tra i ristoranti che ho provato è certamente il più creativo e questo lo deve al suo giovane chef che ha origini greche e giapponesi. Una cucina fusion, influenzata da queste due culture, che propone una decina di piatti, ideali da condividere. Io ho assaggiato noodles al salmone, ceviche di tonno, anatra al melone e una crema dolce con granita alla camomilla a dir poco favolosi. I prezzi non sono assolutamente alti se comparati alla qualità. L’atmosfera è informale ma con un servizio molto attento e curato. Davvero consigliato.

I migliori ristoranti di Atene: Nolan
I migliori ristoranti di Atene: Nolan

3. Hytra

Uno dei ristoranti con vista della città di Atene. Chiedete un tavolo appartato, accanto al balcone, e vi sembrerà di cenare a pochi metri dall’Acropoli. Questo locale vanta una stella Michelin e i suoi piatti sono insoliti e divertenti. La location si trova al settimo piano del bellissimo Onassis Cultural Centre, nella zona “business” della città. Hytra offre anche ottimi cocktail preparati da barman professionisti che, volendo, potranno accompagnare i vostri piatti. Io ho scelto il menù degustazione da 8 portate che comprende funghi, capesante, agnello, manzo e una torta al limone. Il posto è molto romantico, il servizio buono, il conto onesto (ricordatevi la stella) ma l’insieme non mi ha convinta al 100%. Lo consiglio ma non aspettatevi di rimanere senza parole. Dimenticavo…Hytra in greco significa vaso di terracotta. Ora lo sapete.

I migliori ristoranti di Atene: Hytra
I migliori ristoranti di Atene: Hytra

I migliori hotel di Atene

Le tre “discriminanti” per la scelta del miglior hotel della città di Atene sono: la posizione, il prezzo e la presenza o meno di un rooftop con piscina, soprattutto se viaggiate nei mesi più caldi. In questa sezione voglio consigliarvi tre hotel molto diversi tra loro:

1. Bespoke House

Alla Bespoke House i punti forti sono il prezzo e l’ospitalità. Un piccolo boutique hotel, gestito da un cordialissimo ragazzo ateniese, con appartamenti di design. L’arredamento delle stanze è curato nei minimi dettagli, così come la pulizia. Acqua e caffè sono offerti e il prezzo è davvero competitivo. Purtroppo la zona non è delle migliori, non tanto per la lontananza dal centro ma per la frequentazione. Di notte è meglio muoversi in taxi.

I migliori hotel di Atene: Bespoke House
I migliori hotel di Atene: Bespoke House

2. The Stanley

Chi sceglie il The Stanley lo fa sicuramente per il suo meraviglioso rooftop con piscina dal quale ammirare uno dei tramonti più spettacolari di tutta Atene. L’hotel si trova in una posizione non ottimale la stessa del Bespoke – ed è abbastanza datato. Tuttavia, possiede molte camere appena rinnovate. Quando prenotate chiedete una stanza ai piani alti. La colazione è buona, con moltissima scelta. Il ristorante sulla terrazza, invece, ha dei prezzi spropositati se comparati con servizio e qualità. Il mio consiglio è di godervi un cocktail al tramonto e spostarvi poi in centro per la cena. Prezzo medio.

I migliori hotel di Atene: The Stanley
I migliori hotel di Atene: Ergon House

3. Ergon House

Ergon House è il mio hotel preferito nella capitale della Grecia. Il suo concept è “unico” in Europa: un foodie hotel nel quale gli ospiti hanno a disposizione una cucina per piano da poter utilizzare quando lo desiderano. La spesa può essere fatta al piano terra dov’è presente un mercato coperto simile al nostro Eataly: fruttivendolo, macelleria, pescheria, panetteria ed enoteca. Inoltre, al piano superiore troverete una terrazza alberata con vista sull’Acropoli nella quale sorseggiare un cocktail al tramonto. L’unica pecca è la mancanza della piscina. Il prezzo delle stanze non è economico ma la posizione è tra le migliori della città.

I migliori hotel di Atene: Ergon House
I migliori hotel di Atene: Ergon House

I migliori locali notturni di Atene

1. Brettos Bar

Il Brettos Bar è la più antica distilleria di Atene. Aperta nel 1909 continua a stupire i turisti con le sue bottiglie coloratissime. Qui potrete assaggiare ouzo, brandy e – perché no – anche dell’ottimo vino. Il locale si trova a Plaka a poche centinaia di metri di distanza dall’Acropoli. Andateci, anche solo per uno shottino e una foto.

I migliori locali di Atene: Brettos Bar
I migliori locali di Atene: Brettos Bar

2. Little Kook

Più che un locale notturno il Little Kook è un bar amatissimo dai bambini. Ma non solo… Nascosto in una vietta, a pochi metri di distanza da Piazza Monastiraki, questo locale ricorda un libro delle fiabe. All’ingresso troverete personaggi immaginari, fiori, ombrelli colorati, luci natalizie e chi più ne ha più ne metta. Il tutto si presta ad essere instagrammato e, infatti, non potrete lasciare la città senza aver fatto una foto da Little Kook. Ai tavoli vengono serviti gelati, crepes e dolci di ogni tipo.

I migliori locali di Atene: Little Kook
I migliori locali di Atene: Little Kook

3. Ipitou the Bar

Piccoli tavolini illuminati da luci soffuse e tanta, tantissima atmosfera. Un bar che offre cocktail e birre ad una clientela eterogenea e in cerca di relax.

4. Warehouse CO2

Warehouse CO2 è un locale che fa parte di un progetto più strutturato, che comprende diversi spazi nei quali vengono serviti caffè, vino e piatti freddi di ottima qualità. Nello specifico, questo bar nei pressi di Syntagma è specializzato in bollicine greche e internazionali. Può quindi essere un’ottima occasione per scoprire prodotti locali e concedervi un aperitivo in una delle zone più cool della città.

5. Couleur

Un rooftop bar nascosto nel quartiere di Monastiraki, con una splendida vista sull’Acropoli. Il locale è frequentato prevalentemente da ateniesi alla moda e può vantare un’atmosfera rilassata. Serve birre e cocktail con un sottofondo musicale jazz e soul. Se non lo trovate al primo colpo non perdetevi d’animo, una volta raggiunto non ve ne pentirete.

I migliori locali di Atene: Couleur
I migliori locali di Atene: Couleur

Inoltre…

Non perdetevi il famosissimo mercato centrale nel quale comprare prodotti freschi e genuini tra cui pesce, carne, frutta e verdura. Come in ogni mercato cittadino che si rispetti non mancherà il folclore e la voglia di buttarsi nella mischia, conoscendo e apprezzando le abitudini degli ateniesi.

Il mercato centrale di Atene
Il mercato centrale di Atene

Termina qui il nostro viaggio nella capitale ellenica. Adesso che avete conosciuto i migliori ristoranti, hotel e locali notturni della città non vi resta che scoprire cosa vedere ad Atene.

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Visitare Atene: cosa vedere in 3 giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/12/13/visitare-atene-cosa-vedere-in-3-giorni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=visitare-atene-cosa-vedere-in-3-giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/12/13/visitare-atene-cosa-vedere-in-3-giorni/#comments Mon, 13 Dec 2021 07:45:36 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=4685 Esiste e persiste un’Atene che vuole ricordare al mondo la sua illustre storia. Una storia che l’ha resa una delle capitali dell’arte e della cultura più importanti d’Europa; una storia che la lega alla nascita dei concetti di democrazia e educazione; una storia che la ricorda come un fiorente centro economico e di scambio. Tutto questo è Atene.

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State programmando un viaggio nella capitale greca? In quest’articolo vi racconto cosa vedere ad Atene se avete a disposizione “solo” 3 giorni.

Partiamo da una doverosa premessa: sono stata ad Atene più volte nel corso della mia vita e ho avuto anche un fidanzato greco per qualche mese. Tuttavia, mancavo dalla capitale ellenica da oltre dieci anni e questo ritorno, in piena pandemia e con gli strascichi dell’enorme crisi economica che ha attanagliato la Grecia nell’ultimo decennio, è stato abbastanza traumatico.

Ho trovato una città profondamente cambiata, in cui il divario tra “ricchi” e “poveri” ha raggiunto un livello paragonabile ad alcune zone del Sud America. Se vi capiterà d’allontanarvi dal centro potrete facilmente imbattervi in giovani ragazzi buttati agli angoli della strada strafatti di droga. Inoltre, purtroppo, la città presenta moltissimi episodi di microcriminalità. Io stessa – mi spiace scriverlo qui – sono stata vittima di un tentativo di furto mentre ero seduta a un ristorante.

Esiste e persiste, però, un’Atene che vuole ricordare al mondo la sua illustre storia. Una storia che l’ha resa una delle capitali dell’arte e della cultura più importanti d’Europa; una storia che la lega alla nascita dei concetti di democrazia e educazione; una narrazione che la ricorda come un fiorente centro economico e di scambio. Tutto questo è Atene.

Visitare Atene: cosa vedere in 3 giorni
Visitare Atene: cosa vedere in 3 giorni

Atene: quando andare e quanto tempo dedicarle

Atene può essere visitata in qualsiasi mese dell’anno. Per molti turisti è semplicemente una meta da cui partire alla scoperta di altre località della Grecia Continentale: Meteore, Penisola Calcidica o Penisola del Pelion, ad esempio. Gli europei la prendono d’assalto a Luglio e Agosto ma i mesi migliori per viverne e comprenderne la vera essenza vanno da Aprile a Giugno e da Settembre a Novembre, quando la città e gli ateniesi portano avanti la loro routine quotidiana. Per ammirarla in tutto il suo splendore vi serviranno almeno tre giorni. Non ci resta quindi che scoprire insieme cosa vedere ad Atene, capitale della Grecia.

Cosa vedere ad Atene: 15 luoghi turistici da non perdere

1. L’Acropoli di Atene e il Partenone

Il primo luogo turistico della città di Atene non richiede molte presentazioni. È tra i siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO più visitati di tutta Europa. Il suo monumento più famoso – il Partenone – è certamente il più fotografato di tutta la Grecia. Sto parlando dell’Acropoli e dei suoi numerosi punti d’interesse:

  • L’Eretteo e il Portico delle Cariatidi
  • Il Tempio di Atena Nike
  • Il Teatro di Dionisio
  • L’Odeon di Erode Attico

Costo del biglietto: 20 euro

Biglietto combinato: il mio consiglio è d’acquistare un biglietto combinato al costo di 30 euro che include l’accesso all’Acropoli e ad altri 5 siti storici della città: Antica Agorà, Libreria di Adriano, Tempio di Zeus Olimpico, Agorà Romana, Ceramico.

L'acropoli e il Portico delle Cariatidi
L’acropoli e il Portico delle Cariatidi

2. Il Museo dell’Acropoli

Il Museo dell’Acropoli contiene numerosi reperti storici rinvenuti all’interno del sito. Situata a 300 mt dall’Acropoli, la struttura museale in acciaio, vetro e cemento occupa una superficie di 14.000 mq e custodisce circa 4000 reperti storici. L’ultimo piano del museo vanta un meraviglioso panorama sul Partenone.

Costo del biglietto: 10 euro

3. Piazza Syntagma

Syntagma è la piazza più celebre d’Atene per via della presenza del Parlamento e del monumento del Milite Ignoto. Di fronte a quest’edificio si svolgono manifestazioni, eventi e ritrovi di ogni genere. L’attrattiva principale è il cambio della guardia, che avviene ogni ora. I soldati – vestiti con gonne, collant e scarpe bizzarre – mettono in scena un balletto sincronizzato abbastanza strambo.

Piazza Syntagma e il cambio della guardia
Piazza Syntagma e il cambio della guardia

4. Il Museo Archeologico Nazionale

Il Museo Archeologico Nazionale di Atene raccoglie migliaia d’oggetti antichi che coprono un periodo storico che va dal Neolitico all’Epoca Romana. La maggior parte di questi reperti si riferisce alla cultura greca ma troverete anche delle testimonianze dell’antico Egitto. I pezzi più importanti sono:

  • La maschera d’oro di Agamennone
  • La statua di Zeus
  • La statua di Atena Varvakeion

Costo del biglietto: 12 euro

5. Via Ermou

Via Ermou è una delle strade più famose e commerciali di tutta Atene. Qui troverete brand noti al grande pubblico come H&M, Zara, Stradivarius, etc.. Inoltre, camminando e facendovi largo tra la folla, incrocerete sicuramente la chiesa bizantina di Panagia Kapnikarea.

Via Ermou, Chiesa di Panagia Kapnikarea
Via Ermou, Chiesa di Panagia Kapnikarea

6. L’Antica Agorà

L’Agorà era la piazza principale dell’antica Atene: centro culturale, politico e sociale della città. Oggi ne sono sopravvissuti solo alcuni resti. L’unica costruzione rimasta “in piedi” è il Tempio di Efesti, edificato nel 449 a.C.

La visita dell’Antica Agorà è inclusa nel biglietto combinato da 30€.

7. Il quartiere di Monastiraki

Monastiraki è la piazza più suggestiva e fotografata d’Atene. Da qui potrete godere di uno scorcio panoramico sull’Acropoli. L’attrazione principale della piazza è una chiesa bizantina del X secolo. Il quartiere di Monastiraki assomiglia a un souk marocchino. Le bancarelle vendono souvenir, oggetti d’antiquariato, vestiti, vecchi vinili e gioielli. La domenica, inoltre, viene allestito un mercato delle pulci molto amato dagli ateniesi.

Piazza Monastiraki
Piazza Monastiraki

8. Il quartiere di Plaka

Nella lista di “cosa vedere” ad Atene non può mancare un giretto nel quartiere di Plaka, il più antico della città. Ubicato ai piedi dell’Acropoli, Plaka è un groviglio di vicoli e costruzioni bizantine intervallate da piccoli cortili e giardini. Qui troverete ristorantini turistici, negozi di souvenir e qualche locale frequentato da giovani ateniesi. Mentre passeggiate cercate via Stratanos e dirigetevi verso il quartiere di Anaflotika che, con le sue case bianche, vi farà sentire come su un’isola greca. Infine, per gli appassionati di musica, a Plaka è presente un Museo degli Strumenti Musicali.

9. Monte Licabetto

Molti ristoranti, bar e attrazioni turistiche di Atene si vantano di avere “la migliore vista” della città sull’Acropoli. Tuttavia l’unico punto panoramico che può sostenere questo primato è il Monte Licabetto. Collocato 272 mt sopra il livello del mare, questo monte – che in realtà è una collina – regala un panorama a 360° su tutta la città e, ovviamente, anche sul Partenone. Per raggiungerlo vi basterà prendere la funicolare che parte da Kolonaki, poco distante da piazza Syntagma. In cima troverete anche la Cappella ortodossa di San Giorgio e un paio di punti ristoro.

Monte Licabetto
Monte Licabetto

10. L’Agorà Romana

L’Agorà Romana, conosciuta anche come Foro Romano, è un sito storico edificato tra il 19 e l’11 a.C. da Augusto e Giulio Cesare. All’epoca ospitava uno spazio di 100 mq ed era dedicato alle attività commerciali. Oggi ciò che ne rimane sono:

  • La Porta di Atena Arquegetis, con le sue colonne doriche
  • La Torre dei Venti, utilizzata come orologio solare
  • La Moschea di Fethiye
  • Le latrine pubbliche

La visita dell’Agorà Romana è inclusa nel biglietto combinato da 30€.

11. Lo Stadio Panathinaiko

Lo Stadio Panathinaiko fu costruito nel IV secolo a.C. per ospitare gli Antichi Giochi Panatenici, un evento sportivo simile alle attuali Olimpiadi. In questo luogo si svolgevano gare di atletica, lotta e sollevamento pesi. In epoca romana, invece, al suo interno furono organizzati combattimenti tra gladiatori. Originariamente questa struttura fu interamente edificata in legno ma, alcuni secoli dopo, fu ricostruita in marmo bianco e – nel XIX secolo – ospitò la prima edizione dei Giochi Olimpici Moderni. Oggi è possibile visitare l’interno dello stadio.

Costo del biglietto: 7 euro

Stadio Panathinaiko
Stadio Panathinaiko

12. Il Museo Benaki

Il Museo Benaki ospita reperti e opere d’arte che coprono un arco temporale compreso tra il Neolitico e i primi anni del Novecento. L’edificio apparteneva ad Antonis Benaki, un collezionista appassionato d’arte e cultura ellenica. Al suo interno troverete armi, manufatti, gioielli, vasellame e mosaici. Oltre agli spazi dedicati alla cultura, il Museo Benaki ospita anche un bel ristorante.

Costo del biglietto: 12 euro

13. La fondazione Basil & Elise Goulandris

Inaugurato il 2 ottobre 2019, questo spazio museale d’arte moderna e contemporanea appartiene all’armatore greco Basil Goulandris e alla moglie Elise, entrambi scomparsi. La meravigliosa collezione della fondazione annovera opere di Van Gogh, Monet, Degas, Rodin, Picasso, Mirò e Cézanne. Il museo è sviluppato su 6 piani per una superficie totale pari a circa 7250 mq.

Costo del biglietto: 12 euro

Alcune opere della fondazione Basil & Elise Goulandris
Alcune opere della fondazione Basil & Elise Goulandris

14. La biblioteca di Adriano

La biblioteca di Adriano si trova in pieno centro storico, a pochi passi dall’Agorà Romana. In passato era un luogo di cultura e apprendimento in cui oratori e scrittori esercitavano la loro professione. Oggi quel che ne resta sono perlopiù macerie: colonne corinzie, portici e piccole incisioni. Visitatela solo se deciderete di acquistare il biglietto combinato. In alternativa andrà benissimo vederla dall’esterno.

La visita dell’Agorà Romana è inclusa nel biglietto combinato da 30€.

I resti della Biblioteca di Adriano
I resti della Biblioteca di Adriano

15. La Street Art

Quando vi chiederete “cosa vedere” ad Atene ricordatevi che questa città non annovera solo templi e reperti storici. La capitale ellenica nasconde anche molte opere di street art, nate soprattutto come strumento di protesta contro le scelte del governo. I quartieri in cui scovare i più bei graffiti della città sono Psiri e Exarcia: il primo è molto centrale, nella zona trendy di Atene; il secondo è più periferico, nella zona anarchica di Atene.

Atene e la Street Art
Atene e la Street Art

Termina qui il nostro viaggio nella capitale ellenica. Adesso che sapete cosa vedere ad Atene non vi resta che scoprirne i migliori ristoranti, hotel e locali notturni.

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Stoccolma: cosa vedere in 5 giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/04/19/stoccolma-cosa-vedere-in-5-giorni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=stoccolma-cosa-vedere-in-5-giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/04/19/stoccolma-cosa-vedere-in-5-giorni/#respond Mon, 19 Apr 2021 21:15:33 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=4062 In quest’articolo parleremo di cosa vedere a Stoccolma se si hanno a disposizione almeno 4 o 5 giorni. La Capitale svedese ha moltissimo da offrire sia culturalmente che paesaggisticamente. Non a caso è stata definita “La Venezia del Nord”. Stoccolma si sviluppa su 14 isole collegate tra loro da 57 ponti, nel punto esatto in cui il lago Mälaren incontra il Mar Baltico.

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In quest’articolo parleremo di cosa vedere a Stoccolma se si hanno a disposizione almeno 4 o 5 giorni. La Capitale svedese ha moltissimo da offrire sia culturalmente che paesaggisticamente. Non a caso è stata definita “La Venezia del Nord”. Stoccolma si sviluppa su 14 isole collegate tra loro da 57 ponti, nel punto esatto in cui il lago Mälaren incontra il Mar Baltico.

Stoccolma rimane al buio per gran parte dell’anno mentre regala giornate di luce infinita da Maggio ad Agosto. Per questo motivo il turismo si concentra prevalentemente nei mesi estivi e primaverili. Sono stata nella Capitale svedese due volte e me ne sono innamorata; tant’è che quando penso alla “sindrome di Stoccolma” a me viene in mente questa città, in cui la storia lascia spazio alla modernità, all’innovazione tecnologica e all’attenzione verso l’ambiente.

Stoccolma: cosa vedere in 5 giorni
Stoccolma: cosa vedere in 5 giorni

Se Copenaghen ha coniato il termine HYGGE, Stoccolma non è da meno. Qui tutti parlano di pausa FIKA, quel momento della giornata dedicato alla socialità e al proprio benessere. Solitamente si tratta di un caffè o un tè preso con un’amica, accompagnato da un dolcetto. Irrinunciabile per chiunque abiti in città e tutta da scoprire per chi capita a Stoccolma.

Stoccolma: dove dormire

Il panorama alberghiero di Stoccolma è sprovvisto di moltissime catene internazionali. Tuttavia esiste una catena alberghiera svedese chiamata Scandic che possiede complessivamente circa 280 hotel in tutti i paesi nordici, di cui almeno una quindicina nella capitale svedese. Dopo un’accurata selezione ho scelto di dormire al Downtown Camper by Scandic. I punti di forza di questa struttura sono numerosissimi: primo fra tutti il bar e la SPA all’ultimo piano che regalano una vista sulla città a dir poco meravigliosa; in secondo luogo il design e la cura del dettaglio nelle stanze e nelle aree comuni; in terza istanza la ricchissima colazione; e per finire la possibilità di partecipare a varie attività sia autonomamente – il ping pong – che collettivamente – la visione di film.

Hotel Downtown Camper by Scandic, Stoccolma
Hotel Downtown Camper by Scandic, Stoccolma

Altri due hotel degni di nota della stessa catena sono l’Haymarket by Scandic, in stile Art Déco, e lo Scandic Grand Central, a due passi dalla fermata dell’Arlanda Express. In tutte queste strutture il rapporto qualità prezzo è ottimo.

Stoccolma: consigli

1. Budget

Stoccolma è molto cara. Vi direi di considerare un 30% in più su ogni acquisto e servizio rispetto ad altre città europee cosmopolite come Parigi, Milano o Berlino. In Svezia non è riconosciuta la moneta unica europea. La valuta svedese è il SEK ma nella capitale si paga tutto con la carta di credito o il bancomat. Io stessa non ho mai preso in mano una banconota.

2. Transfer da/per l’aeroporto

Il transfer dall’aeroporto di Arlanda al centro della città è costoso. Se viaggiate da soli vi consiglio di prendere il bus della linea Flygbussarna che costa 11 euro (sola andata) e che vi porterà a destinazione in 40 min. Se viaggiate in coppia scegliete l’Arlanda Express che in soli 20 min vi catapulterà nel centro della città. Il costo per un biglietto doppio (sola andata) è di 37 euro mentre quello singolo costa 30 euro. Questa politica di prezzi punta a disincentivare l’utilizzo della macchina. Il taxi si aggira intorno ai 60 euro e impiega quasi lo stesso tempo del bus quindi lo sconsiglio.

3. Mezzi pubblici

Stoccolma offre una rete di trasporti pubblici gestiti dalla società SL che comprendono metro, bus e qualche battello. Un biglietto da 75 minuti costa all’incirca 4 euro. Se avete in programma di muovervi spesso potrebbe convenire acquistare un pass di 24 ore a 16 euro o di 72 ore a 31 euro.

4. Stoccolma Pass

Se è la vostra prima volta in città valutate l’acquisto dello Stoccolma Pass. Questa card vi darà l’opportunità di entrare, senza code e senza l’ansia della prenotazione online, in quasi tutti i principali luoghi turistici. Conviene? Valutatelo voi. Nei prossimi paragrafi segnalerò il costo di ogni singola attrazione e metterò la sigla SP se l’ingresso è incluso nella convenzione. Il costo dello Stoccolma Pass è di 65 euro per 1 giorno, 95 euro per 2 giorni, 120 euro per 3 giorni e 155 euro per 5 giorni. I mezzi pubblici non sono inclusi ma vi sono convenzioni con alcuni trasporti privati.

Stoccolma: cosa vedere in 5 giorni
Stoccolma: cosa vedere in 5 giorni

Stoccolma: cosa vedere

Primo giorno: Gamla Stan e Skeppsholmen

Un tour di Stoccolma non può che cominciare dall’isoletta di Gamla Stan, il centro storico della capitale svedese. Vi sembrerà di camminare in un borgo medievale, con strette viuzze acciottolate che lasciano spazio a scorci romantici, casette gialle e rosse, chiese e siti storici. Quest’area è prevalentemente frequentata da stranieri ed è uno dei pochi luoghi in cui è possibile comprare i classici souvenir.

I siti turistici da non perdere a Gamla Stan sono:

1. Piazza Stortorget, animata da vari caffè con tavoli all’aperto e certamente la più fotografata della città.

2. Museo dei Nobel, dove scoprire la storia e l’origine di questo prestigioso premio (ingresso 12 euro SP).

3. Storkyrkan, la cattedrale più importante di Stoccolma.

4. Kungliga Slottet, il Royal Palace dove conoscere il ricco passato della famiglia reale svedese. Da non perdere il cambio della guardia (ingresso 18 euro SP).

5. Mårten Trotzigs, il vicolo più stretto di Stoccolma.

Cosa vedere a Stoccolma: Kungliga Slottet
Cosa vedere a Stoccolma: Kungliga Slottet
Cosa vedere a Stoccolma: Storkyrkan
Cosa vedere a Stoccolma: Storkyrkan

La seconda isola più celebre della città è Skeppsholmen, che potrete ammirare in tutto il suo splendore già dal lungomare di Gamla Stan. La parola Skeppsholmen significa “isola delle navi” e, in effetti, la sponda orientale è popolata da decine di barche. Il mio consiglio, una volta superato il ponte con le corone reali, è di percorrerla in senso orario.

I luoghi turistici da non perdere a Skeppsholmen sono:

1. Moderna Museum, dov’è presente una mostra permanente (gratuita) – con opere di Picasso, Chagal, Dalì e Warhol – e diverse mostre temporanee (a pagamento).

2. Kastellet, un edificio ubicato sulla cima di uno scoglio dal quale ammirare una delle viste più belle sulla città.

3. ArkDes, il museo nazionale svedese dedicato all’architettura e al design (gratuito).

Cosa vedere a Stoccolma: l'Isola di Skeppsholmen
Cosa vedere a Stoccolma: l’Isola di Skeppsholmen
Cosa vedere a Stoccolma: l'Isola di Skeppsholmen
Cosa vedere a Stoccolma: l’Isola di Skeppsholmen

Dove mangiare

Queste zone sono estremamente turistiche e quindi hanno pochi locali qualitativamente validi. Per una colazione o una pausa fika vi consiglio il Chokladkoppen in piazza Stortorget; se siete alla ricerca di una birra e un hamburger con vista scegliete il Miss Behave Bar; se volete un calice di vino e un piatto scandinavo fermatevi al 19 Glas.

Secondo giorno: Östermalm e Djurgården

Östermalm è l’area più lussuosa di tutta Stoccolma. Il quartiere è molto residenziale, anche se lascia spazio a vivaci attività mondane e culturali. Il mio consiglio è di camminare nelle sue vie senza una meta.

I luoghi turistici da non perdere a Östermalm sono:

1. Viale Strandvägen, in assoluto la passeggiata più elegante della città con il mare da un lato e splendidi edifici in stile art nouveau dall’altro.

2. Dramaten, il Teatro Drammatico di Stoccolma.

3. Östermalms Saluhall, un mercato coperto in cui è possibile acquistare alimenti di altissima qualità o mangiare qualcosa in una delle sue bancarelle.

4. Regina Hedvig Eleonora, la chiesa protestante del quartiere.

5. Birger Järlsgatan, la via delle griffe e delle boutique luxury.

Östermalms Saluhall, il mercato coperto di Stoccolma
Östermalms Saluhall, il mercato coperto di Stoccolma

Alla fine di Viale Strandvägen un ponte collega Östermalm all’isola di Djurgården. In quella che io considero la “zona ricreativa” della città troverete musei, attrazioni per i più piccoli e aree verdi in cui rilassarvi. Per gli abitanti di Stoccolma rimane il luogo migliore in cui passare il proprio tempo libero.

Tra le attrazioni principali di Djurgården troviamo:

1. Vasa Museum, la nave da guerra che affondò nel 1628 dopo aver percorso solo 1300 metri (ingresso 17 euro SP).

2. Skansen Museum, una sorta di “Svezia in miniatura” con animali selvatici, acquari e botteghe artigianali (ingresso 12 euro).

3. Nordiska Museum, un museo dedicato alla storia del popolo e della cultura svedese degli ultimi 500 anni (ingresso 14 euro SP).

4. Liljevalchs, una galleria d’arte contemporanea che ospita mostre temporanee.

5. Gröna Lunds Tivoli, il parco divertimenti della città a due passi dal mare con montagne russe e attrazioni a caduta libera (ingresso 11 euro, libero accesso alle attrazioni 38 euro).

6. Rosendals Garden, un giardino-vivaio con caffetterie e boutique in cui acquistare fiori e prodotti biologici che prende il nome dal vicino Palazzo Rosendal.

7. Abba Museum, un’esposizione interattiva e divertente dedicata al gruppo reso celebre dal musical “Mamma Mia!” (ingresso 23 euro).

Cosa vedere a Stoccolma: Vasa Museum
Cosa vedere a Stoccolma: Vasa Museum
Cosa vedere a Stoccolma: Gröna Lunds Tivoli
Cosa vedere a Stoccolma: Gröna Lunds Tivoli

Dove mangiare

Non potrete lasciare Stoccolma senza aver mangiato almeno una volta al Saluhall Market. Tra tutte le bancarelle e i ristoranti vi consiglio di scegliere il tradizionalissimo Tysta Mari che serve piatti di polpette e ottimi smørrebrød. Se amate i locali posh tirate fuori dalla valigia il vostro vestito migliore e dirigetevi al Glashuset, il bar più chic di tutta Östermalm. L’arredamento vi lascerà senza parole, così come i suoi cocktail.

Terzo giorno: Södermalm e Skogskyrkogarden

L’isola di Södermalm è la mia preferita. Si trova di fronte all’isola di Gamla Stan, a cui è collegata da due ponti, ed è rialzata di qualche decina di metri rispetto al livello del mare. L’isola è metaforicamente divisa in due parti da Via Götgatan, una delle strade pedonali più dinamiche di Stoccolma. Nella parte orientale troviamo il quartiere di SoFo, con un’anima decisamente radical chic. Qui sono presenti negozi vintage o bohemienne, startupper, locali trendy e piccole gallerie di design. Nella parte ovest dell’isola troviamo il quartiere gotico, una zona residenziale che regala vedute mozzafiato su tutta la città.

I luoghi da vedere a Södermalm sono:

1. Fotografiska, uno dei musei più popolari di Stoccolma che propone mostre temporanee di fotografi e artisti di fama mondiale (ingresso 17 euro SP).

2. Piazza Nytorget e Sofia Kyrka, il cuore di SoFo e la sua chiesa panoramica immersa nel verde.

3. Katarina Kyrka, la chiesa cimitero che occupa una posizione soprelevata sull’isola di Södermalm dominando dall’alto l’intera zona circostante.

4. Monteliusvägen, il punto più panoramico della città da cui ammirare splendidi tramonti. Trattasi di un sentiero di circa mezzo chilometro ubicato sul crinale di una collina affacciata su Gamla Stan.

5. Piazza Mariatorget, con l’imponente fontana e scultura che rappresenta “La pesca di Thor”.

Cosa vedere a Stoccolma: Fotografiska
Cosa vedere a Stoccolma: Fotografiska
Cosa vedere a Stoccolma: tramonto a Monteliusvägen
Cosa vedere a Stoccolma: tramonto a Monteliusvägen

Se vi è rimasta ancora qualche ora prendete la metro e raggiungete il cimitero di Skogskyrkogarden. In quest’insolito luogo di culto, immerso in un bosco, potrete venire a contatto con la natura e visitare tutti gli ambienti che hanno fatto diventare questo cimitero un sito UNESCO. Mentre tornate a Södermalm fermatevi all’Ericsson Globe Arena Sky View dove salirete su una navicella di vetro, che risale il grandioso edificio a forma di sfera, e godrete di una vista eccezionale sulla città di Stoccolma (costo dell’attrazione 16 euro SP).

Ristorante Fotografiska, Södermalm
Ristorante Fotografiska, Södermalm

Dove mangiare

A SoFo avrete davvero l’imbarazzo della scelta. Qui sono presenti decine di ristoranti con cucine provenienti da ogni parte del mondo. Per un classico brunch domenicale vi consiglio Nytorget 6, un ristorante glamour ubicato nell’omonima piazza. Per una cena tradizionale fermatevi nello storicissimo Pelikan e ordinate polpette, renna, aringhe e salmone. Se non v’interessa il cibo bevete una birra al Babilon  o al Brickyard Bar. Vi svelo un segreto: le lager svedesi sono tutte squisite e, se amate il genere, farete fatica a smettere di berle. L’ultimo ristorante che voglio consigliarvi è forse uno dei migliori di tutta Stoccolma. Si trova all’interno del museo Fotografiska, da cui prende il nome, e può vantare diverse menzioni sulla guida Michelin nonchè una vista mozzafiato.

Quarto giorno: Norrmalm

Il quartiere di Norrmalm rappresenta la Stoccolma moderna. Qui si trovano uffici, centri commerciali, hotel, trasporti pubblici e numerosi locali.

I luoghi turistici da non perdere a Norrmalm sono:

1. Drottninggatan, la via pedonale delimitata dalla presenza di leoni in pietra che vede l’alternanza di negozi commerciali – come Zara e H&M – e diversi caffè.

2. Piazza Sergelstorg, detta anche piazza dell’obelisco di cristallo.

3. Piazza Hötorget, sede dell’unico mercato all’aperto di Stoccolma e della sala concerti dove ogni anno vengono consegnati i Premi Nobel.

4. Kungsträdgården, il parco più frequentato della città per via dei suoi caffè, della pista di pattinaggio in inverno e dei concerti nel periodo estivo.

5. Klara Kyrka, la chiesa più popolare del quartiere.

6. Stadsbiblioteket, la biblioteca civica della città famosa per la sua meravigliosa sala circolare.

7. NK, il più importante centro commerciale di Stoccolma, paragonabile a Harrods o LaFayette.

8. Stadhuset, il municipio sovrastato da una guglia dorata con il simbolo del potere svedese, le tre corone reali.

Cosa vedere a Stoccolma: Piazza Sergelstorg
Cosa vedere a Stoccolma: Piazza Sergelstorg

Oltre a questi otto punti d’interesse, visitabili in poche ore, vorrei dedicare qualche riga all’attrazione più bella di Norrmalm. Trattasi della metropolitana della città, chiamata T-bana. Qui troverete un vero e proprio museo sotterraneo in cui ammirare le opere di oltre 150 artisti. In ogni stazione, soprattutto quelle centrali, è stata scelta una tematica differente che designer locali hanno interpretato con graffiti, piastrelle, neon, resti archeologici e quadri. Se avete a disposizione almeno un’oretta fermatevi a Kungsträdgården – T-centralen – Rådhuset – Solna Centrum – Tensta sulla linea blu; Hötorget – Thorildsplan – Bagarmossen sulla linea verde; Tekniska Högskolan – Stadion sulla linea rossa. Se volete una spiegazione sulle diverse opere presenti nelle varie fermate vi consiglio di leggere quest’articolo.

Cosa vedere a Stoccolma: T-Bana Street Art
Cosa vedere a Stoccolma: T-Bana Street Art

Dove mangiare

Il mio ristorante preferito di Norrmalm si chiama Farang e propone una cucina fusion/asiatica molto ricercata in un ambiente in stile newyorkese. Il menù degustazione è ottimo, la lista dei vini eccellente e il servizio perfetto. Un altro ristorante famoso è il Nisch che con il Farang ha in comune la presenza sulla guida Michelin. Qui troverete un unico menù degustazione che cambia a seconda delle materie prime, quasi sempre locali, che lo chef decide di utilizzare. Noi abbiamo mangiato merluzzo, uova di scorfano, asparagi bianchi e tanti altri ingredienti che solitamente non sono presenti nella cucina italiana. Interessante l’abbinamento con i vini – scelta obbligatoria – ma pessimo il servizio e discutibile il rapporto qualità prezzo. Infine, se amate la cucina giapponese e le terrazze all’ultimo piano, non potrete fare a meno di prenotare una cena da Tak. In alternativa potreste optare per un aperitivo in terrazza.

Ristorante Farang, Norrmalm
Ristorante Farang, Norrmalm

Quinto giorno: Drottningholm o Vaxholm

Stoccolma è una metropoli che offre moltissime occasioni di svago “extra-cittadino”. In questo capitolo voglio proporvi le due gite fuori porta che mi hanno vista protagonista:

1. Se avete poco tempo a disposizione, la scelta migliore è quella di visitare il Castello di Drottningholm, facilmente raggiungibile in battello dal molo City Hall o in bici con una pedalata di circa 12 km. Questa fortezza è l’attuale residenza della famiglia reale svedese ed è stata dichiarata, con i suoi giardini, Patrimonio dell’Umanità. Il biglietto d’ingresso costa 13 euro (SP) ma potreste anche accontentarvi di visitare solamente i giardini, che sono gratuiti e sempre aperti al pubblico.

Castello di Drottningholm, Svezia
Castello di Drottningholm, Svezia

2. L’Arcipelago di Stoccolma è formato da circa 30.000 isole: alcune sono private, qualcuna può essere raggiunta solo con barche di proprietà e altre sono visitabili e facilmente raggiungibili con traghetti veloci che partono dal centro della città. La mia scelta è ricaduta sull’Isola di Vaxholm, una delle più vicine e famose. Il viaggio in barca è durato circa 50 min (18 euro a/r SP). Considerate che quest’isola può essere raggiunta anche via terra in quanto è collegata alla terraferma da un ponte. Il motivo principale per cui i turisti giungono sull’isola è quello di rilassarsi sulle spiagge, passeggiare tra le case pittoresche e i negozi di souvenir, mangiare qualcosa in uno dei numerosi ristoranti – noi abbiamo scelto l’Hamnkrogen – e visitare la fortezza museo che si staglia di fronte al molo dei traghetti.

Isola di Vaxholm, arcipelago di Stoccolma
Isola di Vaxholm, arcipelago di Stoccolma

Altre isole che mi sono state consigliate ma che, purtroppo, non ho avuto modo di visitare sono:

1. Stora Fjäderholmen, famosa per i suoi negozi di artigianato.

2. Grinda, ideale per prendere il sole, nuotare e rilassarsi.

3. Björkö, famosa per il sito archeologico di Birka.

4. Sandön, famosa per la sua anima glamour e le numerose boutique.

Isola di Vaxholm, arcipelago di Stoccolma
Isola di Vaxholm, arcipelago di Stoccolma

Conclusioni

Termina qui il nostro viaggio nella Capitale svedese. Se avete apprezzato quest’articolo, che parla di cosa vedere a Stoccolma in 5 giorni, sono certa che sarete incuriositi anche da altre Capitali nordiche, come ad esempio Copenaghen o Oslo. Buona lettura.

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Cosa vedere a Varsavia: 20 luoghi imperdibili https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/01/21/cosa-vedere-a-varsavia-20-luoghi-imperdibili/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cosa-vedere-a-varsavia-20-luoghi-imperdibili https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/01/21/cosa-vedere-a-varsavia-20-luoghi-imperdibili/#respond Thu, 21 Jan 2021 14:32:37 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=3920 In quest’articolo vorrei parlarvi della capitale della Polonia, in passato definita la “Parigi del Nord”. Vorrei descrivervi cosa vedere a Varsavia attraverso una lista di 20 luoghi imperdibili, suddivisi tra attrazioni turistiche, edifici storici, ristoranti, hotel e locali.

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In quest’articolo vorrei parlarvi della capitale della Polonia, in passato definita la “Parigi del Nord”. Vorrei descrivervi cosa vedere a Varsavia attraverso una lista di 20 luoghi imperdibili, suddivisi tra attrazioni turistiche, edifici storici, ristoranti, hotel e locali.

Ho avuto la fortuna di vivere questa città durante un lungo viaggio di lavoro che mi ha trattenuta per oltre due settimane. A Varsavia convivono due anime contrapposte: quella legata alla memoria storica e quella moderna del dopoguerra. Entrambe sono degne di essere scoperte e capite. Come tutte le capitali del nord anche Varsavia, di primo acchito, può sembrare fredda e distaccata. Tuttavia, se vista sotto altri occhi, può rivelarsi molto più accogliente e colorata rispetto a tante città del sud. La ferita inferta dalla Seconda Guerra Mondiale è ancora aperta ma la determinazione con la quale si è voluto ricostruire e ricominciare a vivere è sotto gli occhi di tutti. Per comprendere Varsavia partirei proprio da quest’ assioma.

QUANDO ANDARE A VARSAVIA

La città può essere tranquillamente visitata in tre giorni, durante un weekend lungo. Molti la considerano un’ottima meta per un fine settimana “low cost”. I weekend invernali prenatalizi sono perfetti per respirare l’atmosfera delle feste: neve, mercatini e luminarie fanno da padrone. Un altro buon periodo è senza dubbio quello tardo primaverile. Tuttavia, come quasi tutte le grandi città, non esiste una stagione più adatta delle altre.

COSA VEDERE A VARSAVIA

1.     La Città Vecchia e Piazza del Mercato

La meta più famosa di Varsavia è la Città Vecchia con la storica Piazza del Mercato che veniva utilizzata per fiere, feste, cerimonie ma anche esecuzioni. Durante la Seconda Guerra Mondiale questa piazza venne completamente rasa al suolo dai bombardamenti. Con grande minuzia, alla fine del conflitto, ogni singola abitazione venne riscostruita. Il lavoro fu così ben fatto da meritare l’inclusione della Città Vecchia tra i siti Patrimonio dell’UNESCO. Oltre alle case colorate, ai bar per turisti e ai negozi di souvenir troverete anche una statua della Sirenetta, simile a quella di Copenaghen, che viene considerata la protettrice della capitale polacca.

Cosa vedere a Varsavia: La Città Vecchia
Cosa vedere a Varsavia: La Città Vecchia

2.     Piazza Castello

Piazza Castello segna il confine tra la Città Vecchia e quella Nuova. Il Castello, simbolo della piazza, fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e la ricostruzione terminò nel 1984. L’edificio è visitabile e al suo interno conserva una collezione di opere d’arte tra cui due quadri di Rembrandt. La seconda attrazione della piazza è la colonna di Sigismondo – alta 22 metri – che porta il nome di un re molto famoso per la storia polacca.

Cosa vedere a Varsavia: 20 luoghi imperdibili
Cosa vedere a Varsavia: Piazza Castello

3.     Strada Reale

La strada più storica della città di Varsavia, lunga circa 4 km, è chiamata Strada Reale perché un tempo era l’unico percorso che collegava il Castello Reale (a nord) con il Palazzo di Wilanow (a sud). Oggi questo tragitto è suddiviso in tre grandi blocchi: 1) Krakowskie Przedmieście, il primo tratto che comprende chiese e palazzi costruiti dal XVII al XIX secolo; 2) Nowy Swiat, il tratto in cui si trovano ristoranti, caffè, negozi e gli edifici sorti tra il XIX e il XX secolo; 3) Aleje Ujazdowskie, l’ultimo tratto che – partendo dalla Piazza Tre Croci – si snoda tra ville, ambasciate e giardini. Vi suggerisco di percorrerla tutta a piedi, almeno in un senso di marcia.

4.     Palazzo Wilanow

La residenza barocca merita sicuramente una sosta. Il mio consiglio è di visitarla dall’esterno senza pagare il biglietto d’ingresso. Il museo è infatti, a detta di molti, abbastanza anonimo. Il palazzo è sfuggito miracolosamente ai bombardamenti nazisti ed è stato la residenza di reali, nobili e magnati polacchi.

Luoghi imperdibili: Palazzo Wilanow
Luoghi imperdibili: Palazzo Wilanow

5.     Il ghetto ebraico

A Varsavia, prima dell’occupazione nazista, vivevano più di 400.000 ebrei. Quando i tedeschi invasero la città, la popolazione ebraica venne rilegata in un ghetto circondato da mura e, in poco meno di un paio d’anni, si assistette alla morte e alla deportazione di ogni singolo essere umano. Della Varsavia ebraica non rimase quasi nulla. Oggi, per non dimenticare, la via principale dell’ex ghetto è stata nominata Via della Memoria ed è stato eretto un Monumento agli eroi che rappresenta uomini, donne e bambini che lottano tra le fiamme. Inoltre, nel quartiere è presente un cimitero ebraico, una piccola sinagoga e un frammento di strada scampato alla distruzione.

6.     Museo della storia degli ebrei polacchi

Per ricordare la triste pagina di storia vissuta durante l’epoca nazista qualche anno fa è sorto, grazie al contributo di donatori individuali e istituzioni da tutto il mondo, un “museo della storia degli ebrei polacchi” chiamato POLIN. Al suo interno sono racchiusi 1000 anni di storia, suddivisi in 8 gallerie.

Cosa vedere a Varsavia: POLIN
Cosa vedere a Varsavia: POLIN

7.     Museo dell’Insurrezione

I musei di Varsavia non sono molto pubblicizzati ma questo vale sicuramente un paio d’ore del vostro tempo. Si tratta del Museo dell’Insurrezione – in polacco Muzeum Powstania Warszawskiego – e racconta, attraverso reperti e fotografie storiche, la liberazione della città dal dominio nazista. L’edificio in mattoni rossi era un’ex centrale elettrica. Sui muri esterni sono incisi i nomi delle 10.000 persone insorte all’occupazione tedesca mentre all’interno è presente un’opera chiamata “battito del cuore” che attraversa verticalmente tutti i piani dell’edificio.

8.     Parco Lazienki

Il Parco Lazienki, raggiungibile anch’esso attraverso la Strada Reale, è sicuramente lo spazio verde più amato dai cittadini di Varsavia, che lo hanno eletto come luogo di ritrovo in cui dedicarsi a passeggiate, pic-nic o alla pratica di sport all’aperto. Nei mesi estivi il parco pubblico ospita anche eventi culturali come concerti, spettacoli teatrali o manifestazioni di vario genere. Il cuore del parco è senza dubbio Palazzo Lazienki, detto anche Palazzo sull’Acqua, che include un museo sullo sfarzo dei re polacchi nel XVII e XVIII secolo. Oltre a questo edificio, nei 76 ettari che compongono l’area, troverete anche un lago, un giardino botanico, un teatro romano, il Palazzo Belvedere, la Casa Bianca e una statua di Fryderyk Chopin.

Luoghi imperdibili: Parco Lazienki
Luoghi imperdibili: Parco Lazienki

9.     Museo Nazionale

Chi legge di frequente i miei articoli sa benissimo che non sono una fan dei musei storici. Il motivo è semplice: mi annoiano e non riesco a dare una priorità alle opere più importanti perché i temi trattati sono troppi. Prediligo quelli in cui sono presenti delle guide che sanno evidenziarne i punti salenti e che non ti tengono nelle sale per più di due ore. Ad ogni modo il Museo Nazionale di Varsavia è uno dei più importanti di tutta la Polonia, ospita circa 800.000 opere d’arte e racconta la storia della città attraverso varie epoche. A voi la scelta di come e quanto tempo dedicargli.

10.  Museo di Frederick Chopin

La storia di Varsavia è legata a quella di Frederick Chopin, uno dei pianisti e compositori più famosi al mondo, che rappresenta un vanto per tutti i polacchi. Nello spazio a lui dedicato sono raccolti i suoi spartiti, gli strumenti musicali, i cimeli e i manoscritti. Ho amato questo museo fin dal primo istante perché ad accogliere i visitatori è presente uno spettacolare murales che raffigura la vita del compositore. In questo modo “modernità” e “storia” si legano indissolubilmente allo stesso edificio.

Cosa vedere a Varsavia: Frederick Chopin
Cosa vedere a Varsavia: Frederick Chopin

11.  La Città Nuova

La Città Nuova si sviluppa a partire da Via FretaUlica Freta – e abbraccia una parte di Varsavia decisamente meno turistica e più autentica. Vi consiglio di passeggiare tra i negozi, fermarvi in un caffè e dare un’occhiata alle numerose chiese che incontrerete. Il cuore di questo quartiere è Piazza del Mercato Nuovo, seguita a ruota dalla Chiesa della Beata Vergine Maria con il suo belvedere sul fiume Vistola. Se amate la scienza potrete anche dedicare un’ora alla visita del Museo di Marie Curie, la prima donna a ricevere il premio Nobel per la fisica e per la chimica.

12.  Palazzo della Cultura e della Scienza

Il Palazzo della Cultura e della Scienza fu regalato alla città polacca da Stalin in persona. Gli abitanti di Varsavia lo considerano un “mostro” mentre i turisti amano salire sulla sua terrazza al 30esimo piano per ammirare la città dall’alto. Per ora, con i suoi 237 metri e 42 piani, è ancora l’edificio più altro di tutta la Polonia ma presto verrà superato dalla Torre Varso (al momento ancora in costruzione). Al suo interno troverete uffici, musei, sale congressi, cinema e qualche abitazione privata.

Luoghi imperdibili: Palazzo della Cultura e della Scienza
Luoghi imperdibili: Palazzo della Cultura e della Scienza

13.  Quartiere Vecchia Praga

Il quartiere Vecchia PragaStara Praga – è sicuramente il mio preferito all’interno della città di Varsavia. Si trova sulla riva destra del fiume Vistola e non è stato minimamente toccato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il suo nome deriva dal verbo polacco “arrostire” e fa riferimento al fatto che sia sorto sui resti di una foresta bruciata. La sua popolarità è data prevalentemente dalla pellicola cinematografica “Il Pianista” di Roman Polanski. Molte scene del film sono state ambientate in questo quartiere e i turisti fanno a gara per individuare gli scorci più inquadrati. I giovani invece amano questa zona per la presenza di numerosi locali, spazi culturali e botteghe di artisti emergenti. Non dimenticatevi di visitare l’ex distilleria di vodka Koneser che oggi ospita un centro culturale all’avanguardia.

14.  Neon Museum

Il Neon Museum, pur trovandosi all’interno del quartiere Vecchia Praga, merita una menzione speciale per la sua originalità. Qui sono conservate tutte le insegne in neon utilizzate durante la guerra fredda. Come potete ben immaginare l’attività principale di tutti i visitatori è immortalare le scritte e postarle su Instagram, magari con i loro volti in primo piano. Volete essere da meno?

Luoghi imperdibili: Neon Museum
Luoghi imperdibili: Neon Museum

15.  Stadio Nazionale

Ho deciso d’includere lo Stadio Nazionale tra le attrazioni della città perché ci ho trascorso un’intera settimana. Abbiamo organizzato qui quasi tutte le convention relative alla mia trasferta di lavoro. Questo stadio è una tappa obbligatoria per tutti gli amanti del calcio. Fu realizzato in occasione degli Europei del 2012 e domina lo skyline della città.

Cosa vedere a Varsavia: Stadio Nazionale
Cosa vedere a Varsavia: Stadio Nazionale

16. Puro Hotel Warszawa Centrum

Questo hotel fa parte di una catena alberghiera polacca, chiamata Puro, che ama gli elementi design e l’architettura moderna. Le camere sono piccole ma curate in ogni dettaglio. Tuttavia, chi sceglie questa struttura lo fa soprattutto per i suoi spazi comuni: lounge, ristorante e rooftop bar. Il Puro Hotel Warszawa Centrum è ubicato a pochi passi dal Palazzo della Cultura e della Scienza. Tuttavia, se preferite le strutture lussuose ma classiche, mi sento di consigliarvi il Sofitel. Vi ho trascorso qualche notte e conservo un ottimo ricordo della spa, delle colazioni e della cortesia del personale. Non posso purtroppo dire lo stesso dell’hotel Hilton che considero abbastanza dozzinale, vecchio e ubicato in una brutta posizione.

Puro Hotel, Varsavia
Puro Hotel, Varsavia

17. Zapiecek

Zapiecek è una catena di ristoranti polacchi che possiede circa 8 locali in tutta la città di Varsavia. Dovete assolutamente andarci per assaggiare i famosi “pierogi”, i tipici ravioli polacchi – fritti o al vapore – proposti in tantissime varianti dolci e salate. I ristoranti sono molto frequentati anche da una clientela locale quindi armatevi di pazienza. Il servizio è lento ma cordiale.

18. Hala Koszyki

Ci troviamo nel cuore di un’ex fabbrica di munizioni riconvertita in “food market”. Al suo interno troverete tantissime bancarelle gastronomiche pronte a servire street food proveniente da tutte le cucine del mondo. Per i più esigenti non mancano anche locali trendy come piccoli bistrot o ristoranti gourmet. Insomma, all’Hala Koszyki sarà difficile non venire accontentati: l’atmosfera giovane e lo stile industrial lo rendono uno dei luoghi di ritrovo più cool della capitale, soprattutto in inverno.

Hala Koszyki Food Market, Varsavia
Hala Koszyki Food Market, Varsavia

19. Pardon To Tu

Il Pardon To Tu è molto più di un semplice locale. Qui si riunisce una clientela eterogenea che vuole bere una birra, mangiare una focaccia o semplicemente ascoltare della buona musica live. Questo locale underground si trova alle spalle del Parco Łazienki e, oltre ad essere un luogo di ritrovo molto conosciuto dai giovani polacchi, vanta al suo interno anche un negozio di libri e dischi. “The place to be”, soprattutto in estate.

20. Atelier Amaro

Wojciech Modest Amaro è lo chef del ristorante stellato a cui ha dato il suo nome: l’Atelier Amaro. La peculiarità dei suoi menù degustazione da 6 o 9 portate è data dal ripetersi ossessivo del numero tre. Ogni piatto è presentato con 3 parole che ne costituiscono gli ingredienti principali. Da qui nasce “anatra selvatica-fieno-pera” oppure “rombo-zafferano-trombetta dei morti”. I menù cambiano a seconda della stagionalità e l’attenzione alla scelta delle materie prime è meticolosa. Davvero un’esperienza completa e appagante.

Ristorante Atelier Amaro, Varsavia
Ristorante Atelier Amaro, Varsavia

Sperando che abbiate apprezzato questa lista su cosa vedere nella città di Varsavia vi rimando ad altri articoli scritti utilizzando il medesimo stile narrativo. Primo fra tutti quello che parla delle 30 cose da fare nella città di Madrid e – a seguire – un elenco abbastanza puntuale dei luoghi più importanti all’interno della città di Copenaghen.

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