Cosa vedere a Istanbul
Europa,  Turchia

Cosa vedere a Istanbul: i 10 luoghi turistici da segnare in agenda

Se vi state chiedendo cosa dovreste vedere a Istanbul, la città più multiculturale e animata di tutta la Turchia, non vi resta che leggere quest’articolo.

Istanbul è una metropoli gigantesca e super popolata che tiene in vita numerose tradizioni, anche contrastanti tra loro, e una miriade di luoghi da esplorare. In queste pagine voglio raccontarvi i 10 luoghi turistici che vi permetteranno di farvi un’idea, molto sommaria, di questa città avvolgente e dalle mille anime.

Cosa vedere a Istanbul: qualche numero

La città di Istanbul occupa 2 continenti, è adagiata su 7 colli e conta 15 milioni di abitanti. L’area metropolitana è divisa in 39 distrettidi cui 25 nella parte europea e 14 nel lato asiatico – e 782 quartieri. Per fornirvi una prova della complessità culturale e religiosa della città posso segnalarvi che nel momento in cui scrivo risultano attive 2691 moschee, 123 chiese, 26 sinagoghe, 109 cimiteri islamici e 57 cimiteri non islamici.

La città di Istanbul
La città di Istanbul

Cosa vedere a Istanbul: la mia top 10

Quartieri etnici contrapposti ad aree decisamente più moderne e lussuose; infinite gamme di costumi, tradizioni, colori e sapori; zone in piena espansione urbanistica posizionate accanto a quartieri storici. Istanbul è tutto questo e molto, molto di più! In questa complessità generale proviamo a fare un po’ d’ordine e partiamo con la definizione dei 10 luoghi turistici più importanti della città.

1.     Basilica di Santa Sofia, quartiere di Sultanahmet

La Basilica di Santa Sofia (Hagia Sophia) si trova nel quartiere di Sultanahmet ed è uno dei monumenti più importanti della città di Istanbul. La sua lunga storia ha inizio nel 537, anno della sua costruzione. Questa chiesa, voluta da Giustiniano, è stata prima cattedrale bizantina, poi cattedrale cattolica, poi ancora moschea e infine, per volere di Mustafa Kemal Atatürk, museo. Purtroppo, da Luglio 2020, questo monumento è stato riconvertito nuovamente in moschea su ordine di Recep Tayyip Erdoğan. Dico purtroppo perché, per questo motivo, molte immagini all’interno del luogo di culto sono state coperte. Ponete attenzione ai quattro minareti, all’imponente cupola che supera i 30 mt di diametro, all’illuminazione soffusa, ai medaglioni e ai pochi mosaici rimasti ancora visibili.

L’ingresso è gratuito. Per non imbattervi in lunge code evitate gli orari di punta.

Cosa vedere a Istanbul
Basilica di Santa Sofia

2.     Moschea Blu, quartiere di Sultanahmet

Un altro luogo di culto nel quartiere di Sultanahmet è la famosissima Moschea Blu (Sultanahmet Camii) voluta dal Sultano Ahmet I nel 1609. Il suo nome deriva dalle 20.000 piastrelle in ceramica blu che decorano l’imponente cupola (23 mt di diametro). Dal 2017 la moschea sta subendo dei lunghissimi lavori di ristrutturazione che rendono poco riconoscibile il suo interno, per via di grandi impalcature. Le cupole sono visibili ma l’assenza di lampadari fa diventare la struttura molto meno scenografica. In compenso, vi consiglio di visitare l’adiacente edificio che conserva i resti del Sultano Ahmet I e della sua famiglia. Qui ritroverete le preziosissime maioliche blu di Iznik e diverse decorazioni che vi faranno “immaginare” gli interni della moschea blu.

L’ingresso è gratuito.

Moschea Blu
Moschea Blu

3.     Palazzo Topkapi, quartiere di Sultanahmet

A pochi metri di distanza dalla Moschea Blu e dalla Basilica di Santa Sofia troviamo un altro luogo storico fondamentale per comprendere l’importanza della città di Istanbul: Palazzo Topkapi. Questa residenza ha ospitato 26 dei 36 sultani che hanno guidato, nei secoli, l’impero Ottomano. Al suo interno troverete diversi ambienti, suddivisi in 4 settori/cortili. Nel primo cortile ammirerete il parco, le mura, due grandi torri ottagonali e la Porta Imperiale; nel secondo cortile visiterete le cucine, le scuderie, l’edificio del consiglio imperiale, l’armeria e la Porta della Felicità; nel terzo cortile troverete la camera delle udienze, il tesoro imperiale, la biblioteca e la camera privata delle Sacre Reliquie. Il quarto e ultimo cortile era invece riservato al riposo del Sultano e da qui potrete ammirare magnifici panorami sul Bosforo. Oltre a questi ambienti, tra il secondo e il terzo cortile, esiste un quinto spazio totalmente dedicato all’Harem, ovvero ai luoghi in cui il Sultano viveva circondato dalle sue concubine e dalla madre. Quest’ultimo, a mio avviso, è lo spazio più interessante di tutto il complesso.

L’ingresso a Palazzo Topkapi costa 16 euro mentre l’ingresso all’Harem costa 8 euro e va pagato a parte. Questo luogo turistico è incluso nell’Istanbul Museum Pass, il cui costo complessivo è di 35 euro.

Palazzo Topkapi
Palazzo Topkapi

4.     Cisterna Basilica, quartiere di Sultanahmet

A pochi passi dalla Basilica di Santa Sofia, nel quartiere di Sultanahmet, è presente una delle attrazioni turistiche più instagrammabili della città: un palazzo sommerso che l’imperatore Giustiniano riconvertì in cisterna per approvvigionare d’acqua la residenza Topkapi. Oggi Cisterna Basilica (Yerebatan Sarniçi) è un luogo molto suggestivo e scenografico, illuminato da centinaia di faretti colorati, e utilizzato come location in numerosi film tra cui la pellicola di James Bond “Dalla Russia con Amore”. Qualche numero: l’edificio ha 336 colonne divise in 12 file; le colonne sono alte 9 metri e per costruirle furono impiegati 7000 schiavi; la cisterna può contenere fino a 100.000 mq d’acqua. Le immagini più suggestive di questo luogo turistico sono quelle relative alle teste di medusa, di cui viene ignorata l’origine e la funzione ma che, essendo particolarmente fotogeniche, sono diventate un simbolo della città.

L’ingresso costa 10 euro ma, per evitare lunghe file, vi consiglio d’acquistarlo online qualche ora prima della vostra visita.

Cisterna Basilica
Cisterna Basilica

Sultanahmet: consigli di viaggio

  • Per riuscire a fotografare la Moschea Blu e la Basilica di Santa Sofia in tutto il loro splendore recatevi sulla terrazza panoramica del ristorante/bar Seven Hills all’alba o al tramonto. Resterete senza fiato.
  • Se volete consumare un pasto veloce consiglio una sosta presso il The Must Turkish Restaurant che serve ottimi gözleme (piadine turche) preparate al momento e farcite con carne macinata, spinaci e formaggio. Sarete fatti accomodare su soffici cuscini e vi verrà servito dell’ottimo tea.

Per scoprire altri locali tipici non perdete il mio articolo dedicato ai ristoranti della città di Istanbul.

Basilica di Santa Sofia
La Basilica di Santa Sofia vista dal ristorante Seven Hills

5.     Grand Bazaar, quartiere Kapalı Çarşı

Il Grand Bazaar, le cui origini risalgono al 1455, è uno dei luoghi che mi ha affascinata maggiormente all’interno della città di Istanbul. Qualche numero: circa 3600 negozi distribuiti su una superficie complessiva di 45.000 mq; più di 60 strade e 22 porte d’accesso; 20.000 persone impiegate con una media di 300.000 visitatori giornalieri. Questo gigantesco mercato coperto è il più grande e il più antico d’Europa. Al suo interno troverete principalmente gioielli, oggetti in rame, ceramiche, articoli in pelle, vestiti, tappeti, lampade e mobili d’epoca. Orientarsi sarà pressoché impossibile quindi, qualora vediate qualcosa d’interessante, procedete subito con le contrattazioni. Il Grand Bazaar è un luogo in cui immergersi nella cultura locale e fare shopping fino allo sfinimento. Noi italiani, solitamente, veniamo attratti dalle bancarelle che vendono borse firmate e altri oggetti contraffatti. Ovviamente, fate attenzione alle piccole truffe!

Grand Baazar
Grand Baazar

6.     Moschea Nuruosmaniye, quartiere Kapalı Çarşı

Accanto a uno dei 22 ingressi al Grand Bazaar troverete la moschea Nuruosmaniye, detta anche “moschea della luce di Osman”. L’architettura di questo luogo di culto si rifà alla scuola barocca europea. Iniziata nel 1748 da Mahmud I, fu completata e inaugurata nel 1755 da Osman III.

L’ingresso è gratuito.

7.     Mercato delle Spezie, quartiere Eminönü

Il Mercato della Spezie (Mısır Çarşısı) si trova accanto a Piazza Eminönü ed è il secondo bazaar più grande della città, inferiore solo al Grand Bazaar. Al suo interno potrete comprare spezie e prodotti gastronomici di ogni tipo: frutta secca, olive, baklava, tea, fiori essicati, carni e formaggi. Nel corso degli anni, inoltre, il mercato ha iniziato ad accogliere anche negozi di gioielli e botteghe d’artigianato. I turisti preferiscono acquistare i prodotti all’interno dell’edificio ma i veri affari si negoziano nelle bancarelle esterne alla struttura principale, frequentate dagli abitanti della città. Il Mercato delle Spezie vi conquisterà con i suoi colori cangianti e con gli aromi intensi caratteristici della megalopoli turca.

Il mercato delle spezie
Il mercato delle spezie

8.     Yeni Cami, quartiere Eminönü

Accanto a Piazza Eminönü e al molo dei traghetti troviamo questa “nuovissima” moschea chiamata, appunto, Moschea Nuova (Yeni Cami). La sua fondazione risale infatti a 400 anni fa, un tempo brevissimo se comparato agli altri edifici di Sultanahmet. Yeni Cami è una delle moschee più fotografate della città, soprattutto al tramonto quando vedrete scomparire il sole alle sue spalle. Al suo interno potrete ammirare le maioliche di Iznik, le pareti decorate con marmi scolpiti e l’imponente cupola alta 30 mt.

L’ingresso è gratuito.

9.     Torre di Galata, quartiere Galata

Questa torre medievale cilindrica, in pietra, fu eretta nel 1348 sui resti di una struttura bizantina, in legno, che serviva come punto d’avvistamento per le navi straniere. L’edificio è alto 67 metri, ha un diametro di 9 metri ed è formato da 9 piani, sormontati da un tetto a cono. Lo stile architettonico ha influenze italiane e, più precisamente, genovesi tant’è che all’ingresso vi è un’iscrizione dedicata alla città di Genova. Oggi la Torre di Galata (Galata Kulesi) è una delle attrazioni turistiche più visitate della città perché dalla sua terrazza panoramica si può godere di una vista sensazionale a 360° sul Corno d’Oro.

L’ingresso costa 9 euro. Questo luogo turistico è incluso nell’Istanbul Museum Pass (costo complessivo 35 euro).

Panorama dalla Torre di Galata
Panorama dalla Torre di Galata

10.  Museo Pera, quartiere Galata

Il Museo Pera è stato aperto nel 2005, all’interno dell’ex Hotel Bristol, e custodisce opere di dipinti orientali, collezioni di misure anatoliche, vecchie fotografie di Istanbul e piastrelle Kütahya. L’opera più importante è senza dubbio “L’ammaestratore di tartarughe“ del pittore Osman Hamdi Bey.

L’ingresso costa 2,5 euro.

Quartiere Galata
Quartiere Galata

Galata: consigli di viaggio

  • Per un aperitivo al tramonto con vista sul Bosforo e sul Corno d’Oro recatevi al ristorante stellato Mikla all’interno dell’esclusivissimo hotel The Marmara Pera. Qui troverete una magnifica terrazza in cui sorseggiare un costoso cocktail ammirando uno dei panorami più mozzafiato di tutta la città.
  • Il Pera Palace Hotel è un hotel museale costruito nel 1892 con lo scopo d’ospitare i passeggeri dell’Orient Express. Al suo interno troverete elementi ottomani ed europei e vi sentirete sospesi tra oriente e occidente. Qualora non abbiate la possibilità d’alloggiarvi concedetevi almeno un tea al Kubbeli Saloon, per godere appieno dell’atmosfera che si respira al suo interno.
  • Il Ponte di Galata collega la Istanbul più storica e tradizionalista ai quartieri più moderni e occidentali. La lunghezza della sua passerella è di 490 metri e oggi vi transitano pedoni, tram e traghetti. La parte superiore del ponte è dominata da una schiera di pescatori speranzosi di catturare qualche pesce mentre la parte inferiore è piena di caffè e ristoranti in cui fermarsi a mangiare qualcosa godendo di una splendida vista sul Bosforo e sul Corno d’Oro, specialmente al tramonto e all’alba.
La città di Istanbul
La città di Istanbul

Per saperne di più…

Dopo avervi descritto cosa vedere a Istanbul durante il vostro primo approccio con questa metropoli gigantesca e multietnica, non mi resta che raccontarvi qualcosa di più sui suoi quartieri meno conosciuti e sui ristoranti che meritano una visita.

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