Città asiatiche Archivi - La geografia del mio cammino https://www.lageografiadelmiocammino.com/tag/citta-asiatiche/ Mila Camnasio, Travel Blogger Wed, 23 Mar 2022 15:35:28 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.2 La modaiola Tel Aviv: come muoversi e cosa vedere https://www.lageografiadelmiocammino.com/2022/03/23/la-modaiola-tel-aviv-come-muoversi-e-cosa-vedere/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-modaiola-tel-aviv-come-muoversi-e-cosa-vedere https://www.lageografiadelmiocammino.com/2022/03/23/la-modaiola-tel-aviv-come-muoversi-e-cosa-vedere/#respond Wed, 23 Mar 2022 15:35:21 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5073 Una città che ha tanto da offrire, soprattutto a un pubblico giovane con molta voglia di divertirsi. Chi arriva a Tel Aviv lo fa principalmente per l’indole festosa e modaiola dei suoi abitanti, per l’eterogeneità e la tolleranza razziale e culturale e perché questa città ospita il maggior numero di start-up e cervelli in fuga di tutto il continente asiatico, facendo concorrenza alla famosa “Silicon Valley” americana.

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Se vi state chiedendo cosa vedere nella città di Tel Aviv v’invito a leggere quest’articolo tutto d’un fiato.

Israele, scorcio di Giaffa
Tel Aviv, la capitale israeliana

L’indole modaiola della capitale israeliana è stata una scoperta graduale.

“Atterrata all’aeroporto e giunta nel centro di questa metropoli sono stata negativamente colpita dall’atmosfera spettrale che mi circondava. In breve tempo ho capito però di essere capitata in città nel giorno e nell’orario più sbagliati della settimana. Il Sabato in Israele è il corrispettivo della nostra Domenica e al mattino le vie del centro sono deserte. Su suggerimento del personale dell’hotel in cui alloggiavo, ho preso un telo mare e mi sono spostata sulla spiaggia.”

In poco meno di un’ora credevo di essere a Miami.

Una delle spiagge di Tel Aviv
Le spiagge di Tel Aviv

Con questo breve aneddoto inizio la descrizione di questa città che ha tanto da offrire, soprattutto a un pubblico giovane con molta voglia di divertirsi. Le attrazioni culturali e turistiche non sono numerose perché la città ha poco più di un centinaio d’anni. Chi viene a Tel Aviv lo fa principalmente per l’indole festosa e modaiola dei suoi abitanti, per l’eterogeneità e la tolleranza razziale e culturale e perché questa città ospita il maggior numero di start-up e cervelli in fuga di tutto il continente asiatico, facendo concorrenza alla famosa “Silicon Valley” americana.

Graffiti, Tel Aviv
Cosa vedere a Tel Aviv: la Street Art

Camminando nelle strade di Tel Aviv vi accorgerete subito che gli edifici in stile Bauhaus fanno da padroni sul panorama architettonico globale. Non è un caso, infatti, che la metropoli venga chiamata anche città bianca. Ultimamente, oltre all’architettura, hanno iniziato a comparire i primi graffiti d’autore che stanno spopolando in tutta la città.

Tel Aviv: come muoversi

Tel Aviv è la città dei monopattini elettrici, che vedrete sfrecciare ovunque. Se siete in grado di guidarli vi consiglio di scaricare l’app e muovervi con questo mezzo a due ruote, da veri local. La sera potrete spostarvi tranquillamente in taxi o con Uber, che qui funziona perfettamente. Ricordatevi che dal venerdì pomeriggio al sabato sera tutti i mezzi pubblici si fermano per lo shabbat.

Monopattini cittadini
I monopattini elettrici di Tel Aviv

Tel Aviv: cosa vedere

Il centro città

La zona del centro, culturalmente parlando, ha poco da offrire rispetto alle grandi metropoli internazionali. Tuttavia consiglio una passeggiata tra Rothschild Blvd e HaBima Square,con una visita al Museum of Art di Tel Aviv. Da lì, camminando per altri 15 minuti, sarà facile raggiungere la famosa Dizengoff Square dominata da una bellissima fontana. Nei pressi di questa piazza, le vie King George St e Dizengoff St ospitano i centri commerciali e i negozi più famosi della città. Da non perdere infine il Carmel Market, un suk coloratissimo all’interno del quale troverete ogni tipo di alimento. L’ingresso principale è riconoscibile per via dell’installazione di ombrelli colorati che formano un’originale tettoia.

Dizengoff Square, Tel Aviv
Dizengoff Square, Tel Aviv

I quartieri di Neve Tzedek e Florentin

Neve Tzedek è la zona più antica e caratteristica di Tel Aviv. Ricorda vagamente i quartieri bohemien francesi ed è ricca di ristoranti, caffè e botteghe artigianali. Florentin, invece, potrebbe essere definita come la zona shabby chic della città, in quanto è frequentata soprattutto da artisti, designer e writer.  Entrambe sono molto vive nelle ore serali, quando gli abitanti di Tel Aviv saltellano da un locale all’altro.

Neve Tzedek, Tel Aviv
Neve Tzedek, Tel Aviv

La spiaggia e il porto

Salvo per i brevi mesi invernali, gli abitanti di Tel Aviv sfruttano molto la zona costiera, il lungomare e le spiagge. I più sportivi sono soliti praticare qualsiasi tipo di attività all’aperto, sfruttando le numerose aree attrezzate messe a disposizione dalla città. Gli amanti della tintarella, invece, si riversano nei servitissimi lidi che occupano la spiaggia. State attenti perché ogni zona costiera corrisponde a un utilizzo dei lidi differente. Ci sono spiagge per cani, per famiglie, per giovani che giocano a racchettoni, per amanti del surf e del windsurf, etc.. Inoltre non poteva mancare la zona del porto, ricca di bar, discoteche e negozi.

Surfisti sulla spiaggia di Tel Aviv
Surfisti sulla spiaggia di Tel Aviv

Giaffa

Giaffa è la “città vecchia” e la parte culturalmente più affascinante di tutta Tel Aviv. Il suo stile arabo, i vicoli in pietra, le gallerie d’arte e i negozietti la rendono il luogo perfetto dove trascorrere un’intera giornata.

Torre dell'orologio, Giaffa
Torre dell’orologio, Giaffa

L’ingresso è delimitato dalla torre dell’orologio e dalle mura antiche che costeggiano il mare. Salendo le scalinate della città fortificata, consiglio di non perdervi i panorami che potrete ammirare dal Monastero di San Pietro e dalla galleria d’arte di Ilana Goor, all’interno della quale sarete positivamente colpiti da una serie di sculture e quadri che raccontano la vita di questa collezionista.  Se amate i luoghi all’aperto non potrete fare a meno di passeggiare in uno dei porti più antichi del mondo mentre – se amate lo shopping – dovrete per forza fare un salto al mercato delle pulci Jaffa Flea Market. Qui troverete oggetti kitsch, abbigliamento usato e cianfrusaglie di qualsiasi tipo.

Panorama su Giaffa
Cosa vedere a Tel Aviv: Giaffa

Ora che avete letto cosa vedere nella città di Tel Aviv, non vi resta che scoprirne la vita notturna, gli hotel e i ristoranti alla moda. Se, invece, avete in programma di “allungare” la vostra vacanza v’invito a leggere il mio articolo sulla città di Gerusalemme e il mio itinerario su Israele e Palestina.

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Cosa vedere a Phnom Penh, la capitale della Cambogia https://www.lageografiadelmiocammino.com/2020/04/10/cosa-vedere-phnom-penh-capitale-cambogia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cosa-vedere-phnom-penh-capitale-cambogia https://www.lageografiadelmiocammino.com/2020/04/10/cosa-vedere-phnom-penh-capitale-cambogia/#comments Fri, 10 Apr 2020 09:29:07 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=3108 In quest’articolo vi parlerò di cosa vedere a Phnom Penh, la capitale della Cambogia. Lo farò iniziando con qualche imprescindibile cenno storico e continuerò col descrivere i luoghi turistici principali. Phnom Penh è quanto di più distante possiate immaginare dalla parola “capitale”. La totale assenza di edifici sviluppati in altezza la rendono quasi surreale. Questa città è totalmente priva di uno skyline e vive ancorata alle antiche tradizioni e alla sua storia cruenta.

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In quest’articolo vi parlerò di cosa vedere a Phnom Penh, la capitale della Cambogia. Lo farò iniziando con qualche imprescindibile cenno storico e continuerò col descrivere i luoghi turistici principali.

Monaci nella capitale della Cambogia
Monaci nella capitale della Cambogia

Phnom Penh è quanto di più distante possiate immaginare dalla parola “capitale”. La totale assenza di edifici sviluppati in altezza la rendono quasi surreale. Questa città è totalmente priva di uno skyline e vive ancorata alle antiche tradizioni e alla sua storia cruenta. Nonostante il recente capitolo storico l’abbia resa “famosa” nel mondo per le crudeltà e il dolore inflitti al suo popolo, gli abitanti della Cambogia sono estremamente gentili ed accoglienti. La loro priorità è guardare avanti e la trasmettono a chiunque arrivi in città.

Gli abitanti di Phnom Penh
Gli abitanti di Phnom Penh

Un po’ di storia

Sui libri di storia avevo studiato alcuni dei più grandi genocidi del passato – lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, il massacro di tutti gli Indiani d’America, la tratta degli schiavi africani – ma non avevo mai letto nulla in merito al Pol Pot in Cambogia. Un orrore, dettato da ideologie politiche, che ha portato alla morte di quasi 3 milioni di persone in un paese che ne conteneva solo 20 milioni.

Mi sembra doveroso iniziare quest’articolo con un capitolo dedicato alla storia della nazione cambogiana. Nel 1975 Phnom Penh cadde nelle mani del leader Pol Pot e del suo esercito di Khmer Rossi che imprigionò gran parte della popolazione e iniziò uno dei più grandi massacri della storia. Chiunque si ribellasse a questo regime dittatoriale comunista veniva ucciso. I sopravvissuti erano costretti a lavorare nei campi in condizioni disumane. La dittatura durò 4 anni e oggi, a distanza di oltre 40 anni, la ricostruzione è ancora in corso. Quello che le nuove generazioni stanno cercando di fare è recuperare la storia e la cultura del paese che imperversava prima di quei fatti tragici.

Clima e sicurezza

A Phnom Penh il clima è comunemente caldo e umido, tanto che dovrete prevedere di fare almeno 3 o 4 docce al giorno per sentirvi asciutti. L’afa toglie quasi il respiro. La questione “sicurezza” è abbastanza sotto controllo. Applicando le normali regole del buon senso non avrete alcun tipo di problema a muovervi in città.

Il fiume Mekong nella capitale della Cambogia
Il fiume Mekong nella capitale della Cambogia

Cosa vedere a Phnom Penh

Due giorni saranno più che sufficienti per visitare i luoghi turistici della città. Per muovervi fuori dal centro urbano vi consiglio di utilizzare i famosi tuk tuk, economici e folkloristici. Passeggiando nelle vie del centro storico imparerete invece a conoscere il popolo khmer e le sue abitudini. Vedrete numerosi venditori ambulanti, bancarelle in cui giovani donne prepareranno dolci di riso e cocco e respirerete i forti odori provenienti dalla strada. L’impatto sarà certamente violento. Ecco a voi un approfondimento su cosa vedere a Phnom Penh, la capitale della Cambogia.

Il traffico di Phnom Penh e i suoi tuk tuk
Il traffico di Phnom Penh e i suoi tuk tuk

Prigione S-21

Visitare questa ex scuola che nel 1975 era diventata una prigione di tortura è qualcosa di straziante. Questo museo rappresenta il luogo simbolo dello sterminio messo in atto dai Khmer Rossi. Un’auricolare accompagna i turisti all’interno delle varie stanze e racconta loro la storia di centinaia di cambogiani costretti a subire le torture più aberranti. Sarà impossibile non mettersi nei panni di quegli uomini e uscire da questo luogo senza trascorrere le successive due ore in un silenzio profondo e assordante.

Cosa vedere a Phnom Penh: la prigione S21
Cosa vedere a Phnom Penh: la prigione S21

Campi della Morte

Una fossa comune che potrebbe tranquillamente essere comparata ai campi di concentramento nazisti. Tramite la voce di un’audioguida verrete scortati all’interno di un luogo dove centinaia di persone trovarono la morte. In questi campi hanno lavorato duramente uomini, donne e bambini cambogiani e molti di loro sono tuttora sepolti qui. Vedere le loro ossa con i vostri occhi sarà un’esperienza che non vi farà mai più dimenticare questo drammatico pezzo di storia. Se vi verrà voglia di piangere fatelo. Perché buttare fuori il dolore e le emozioni è meglio che lasciarle sedimentare. Non è possibile ne educato scattare fotografie in questi luoghi. Non siamo in un parco giochi e soprattutto molte delle persone che incontrerete nel corso della visita hanno vissuto in prima persona la perdita di qualche caro.

Mercato Russo

Come ormai saprete amo i mercati e Phnom Penh non rappresenta certo un’eccezione. Nel mercato russochiamato così perché negli anni 80’ vedeva la presenza di molti immigrati russi – troverete frutta, verdura, spezie, indumenti e banchetti alimentari, dove poter assaggiare dell’ottimo cibo di strada. Tra le tante cose esposte vi consiglio di soffermarvi sul frutto della Garcinia che da anni riempie le riviste di attualità e benessere per i suoi effetti dimagranti.

Palazzo Reale

Non aspettatevi il fasto che trovereste in altri palazzi asiatici ma dedicate comunque una mezz’ora a questo edificio. I punti d’interesse sono la pagoda d’argentodov’è conservata una statua di Buddha in oro massiccio e 5000 piastrelle in argento – e la sala del trono.

Lo stupa di Palazzo Reale
Lo stupa di Palazzo Reale
Cosa vedere a Phnom Penh: il Palazzo Reale
Cosa vedere a Phnom Penh: il Palazzo Reale

Sisowath Quay

Sisowath Quay è la via principale della capitale cambogiana e può essere paragonata a uno dei nostri lungomari. Bambini che si svagano con il pallone, ragazzi che fanno jogging e anziani che giocano a carte. La sua particolarità è data dal fatto che costeggia ben due fiumi perché è qui che confluiscono il Mekong e il Tonle Sap River. Sull’altro lato della strada troverete invece numerosi bar, locali e piccoli negozietti.

Cosa vedere a Phnom Penh: Sisowath Quay
Cosa vedere a Phnom Penh: Sisowath Quay
Una partita di calcio in Sisowath Quay
Una partita di calcio in Sisowath Quay

Wat Phnom

Questo tempio è chiamato anche “tempio della collina” perché sorge sull’unica altura della città, creata appositamente per lasciare spazio all’edificio. È diventato un simbolo di Phnom Penh proprio perché l’area urbana non possiede altri monumenti sviluppati in altezza. L’elemento che mi ha colpito di più è stata la scalinata con sculture di serpenti e leoni. La popolazione viene qui a pregare e chiedere un po’ di fortuna nella vita.

Cosa vedere a Phnom Penh: Wat Phrom
Cosa vedere a Phnom Penh: Wat Phrom

Museo Nazionale

Il Museo Nazionale è uno splendido edificio dalle pareti rossastre che conserva resti dell’arte angkoriana. Qui potrete raccogliere informazioni sull’origine di questa cultura e prepararvi per una futura visita al sito archeologico di Ankor.

Cosa vedere a Phnom Penh: il Museo Nazionale
Cosa vedere a Phnom Penh: il Museo Nazionale

Dove mangiare a Phnom Penh

Durante il giorno vi consiglio di sperimentare uno dei tanti mercati della città o, se non avete problemi di stomaco, di fermarvi in una delle bancarelle che vendono cibo sulla strada. La sera concedetevi una cena in un lussuoso ristorante cambogiano. Nello specifico ve ne vorrei segnalare due. Il primo si chiama Malis ed è uno dei ristoranti più famosi di tutta la Cambogia. Il locale è molto elegante e i piatti sono decisamente creativi e ben presentati. Potrebbe tranquillamente fare concorrenza a un ristorante etnico milanese. Il secondo ristorante si chiama Romdeng ed è famoso in città per il suo piatto di ragni fritti. La villa coloniale che lo ospita è bellissima e il personale è molto gentile. In entrambi i locali i prezzi sono alti per lo standard cambogiano ma bassi per quello europeo.

Ristorante Malis, Phnom Penh
Ristorante Malis, Phnom Penh

Vita notturna

A Phnom Penh non mancano certo i bar in cui sorseggiare una birra Angkor ghiacciata. Scegliete una delle tante terrazze di Sisowath Quay con vista sul fiume. Molti di questi locali si trasformano in discoteche e – in seconda serata – potrete ballare al ritmo delle hit cambogiane o della musica reggae, che qui va tanto di moda.

Tra i locali dedicati all’happy hour consiglio la terrazza del Foreign Corrispondents Club (FCC), un palazzo coloniale passato alla storia per avere ospitato la sala stampa estera durante il periodo di guerra. È da qui che i corrispondenti di tutto il mondo aggiornavano il pianeta su quello che succedeva in città.

Dove dormire a Phnom Penh

La prima cosa che vi suggerisco è di scegliere una struttura con la piscina per allentare un po’ il caldo soffocante che respirerete in città. Nelle ore più afose sarà praticamente impossibile girare a piedi per Phnom Penh e potrebbe tornarvi utile fare un tuffo. Io ho dormito al TeaHouse Asian Urban Hotel, una struttura moderna posizionata in una zona residenziale della città. Piscina, colazione e pulizia sono solo alcuni dei punti forti di questo hotel.

TeaHouse Asian Urban Hotel, Phnom Penh
TeaHouse Asian Urban Hotel, Phnom Penh

Spostarsi da Phnom Penh a Siem Reap e Sihanoukville

Il modo più semplice per raggiungere le altre due mete più visitate della Cambogia è quello di utilizzare l’economico servizio di autobus. L’unica cosa a cui dovrete prestare molta attenzione è la scelta della compagnia con cui viaggiare perché alcuni bus sono veramente vecchi e potrebbero allungare di molte ore il vostro spostamento. Meglio investire una decina di dollari in più che ritrovarsi a piedi. Io ho utilizzato la compagnia Mekong Express. Evitate i mini-bus perché sono decisamente scomodi e poco sicuri. Se non avete problemi di soldi optate invece per un taxi privato da condividere magari con altri viaggiatori.

Per saperne di più su Siem Reap, Angkor Wat e Sihanoukville vi rimando al mio articolo di approfondimento sui luoghi da vedere assolutamente durante un viaggio in Cambogia.

Sarei invece molto curiosa di conoscere le opinioni di altri viaggiatori sulla capitale della Cambogia. Se vi va scrivetemele pure qui sotto.

L'articolo Cosa vedere a Phnom Penh, la capitale della Cambogia proviene da La geografia del mio cammino.

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Israele e Palestina: itinerario e costi https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/10/20/israele-palestina-itinerario-costi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=israele-palestina-itinerario-costi https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/10/20/israele-palestina-itinerario-costi/#respond Sun, 20 Oct 2019 10:43:40 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1897 In questo articolo vi propongo un itinerario di viaggio in Israele e Palestina che vi darà un’infarinatura sulla storia, le religioni e i paesaggi di questa nazione. Se intendete intraprenderlo tenete bene in mente che questa non sarà una meta leggera e che, a un certo punto, andrete in overdose d’informazioni, richiami storici e spunti culturali.

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In questo articolo vi propongo un itinerario di viaggio in Israele e Palestina che vi darà un’infarinatura sulla storia, le religioni e i paesaggi di questa nazione. Se intendete intraprenderlo tenete bene in mente che questa non sarà una meta leggera e che, a un certo punto, andrete in overdose d’informazioni, richiami storici e spunti culturali. Se pensate che questa sia una metà da scoprire in pochi giorni vi sbagliate di grosso. Io ne avevo programmati nove e sono riuscita a vedere solo una piccola parte di quello che questa terra dalle mille contraddizioni ha da offrire.

Dead Sea, Israele
Dead Sea, Israele
"on the road" sul Mar Morto, Israele
on the road” sul Mar Morto, Israele

Quando andare

L’ideale sarebbe visitare la nazione quando non fa troppo caldo. Eviterei quindi Luglio e Agosto e i mesi piovosi di Gennaio e Febbraio. Il periodo pasquale è senza dubbio uno dei migliori per clima e interesse culturale.

Sicurezza

Purtroppo questa meta è spesso associata ai fatti storici che l’hanno vista protagonista negli ultimi decenni e viene scartata a priori per un tema relativo alla sicurezza. Posso tuttavia testimoniare che in nessun momento della mia vacanza mi sono sentita in pericolo. Nelle grandi città la presenza delle forze armate è limitata ai luoghi di culto e non è assolutamente invadente o minacciosa. Un discorso diverso va fatto per i territori palestinesi, dove è meglio muoversi con delle guide locali. Ciò nonostante ho visitato luoghi in Sud America decisamente molto più problematici. Per evitare spiacevoli sorprese vi invito comunque a tenere monitorato il sito della Farnesina che segnala sempre eventuali conflitti in essere sul territorio israeliano e palestinese.

Itinerario di viaggio

DAY 1 – TEL AVIV

Volo Milano – Tel Aviv con Wizzair

costo volo a/r con scalo in Romania – 292 euro

Arrivo a Tel Aviv e sistemazione presso il The Vera

costo per 2 notti – 350 euro

DAY 2 – TEL AVIV

Visita della città

Per saperne di più leggi l’articolo dedicato alla città di Tel Aviv

DAY 3 – DEAD SEA

Noleggio auto presso Europe Car (da evitare, pessimo servizio)

costo di noleggio per 2 gg (inclusa assicurazione) – 109 euro

Circa 3 ore di guida e visita della Fortezza di Masada, un luogo storico inserito in un contesto ambientale unico. Al sito si può accedere con una funicolare o con una scalata di circa due d’ore.

Altri 30 min di guida e arrivo a Ein Bokek. Sistemazione in hotel e qualche ora di relax nella SPA.

Pernottamento presso il Daniel Dead Sea Hotel

costo per 1 notte in mezza pensione – 335 euro

Mar Morto di Ein Bokek, Israele
Mar Morto di Ein Bokek, Israele
Spiaggia di Ein Bokek, Mar Morto
Spiaggia di Ein Bokek, Mar Morto
DAY 4 – GERICO e GERUSALEMME

Mattinata in spiaggia a Ein Bokek, bagno nel Mar Morto e partenza per Gerusalemme.

Dopo due ore di macchina tappa a Gerico e visita al Monte delle Tentazioni e al Palazzo di Hisham.

Arrivo a Gerusalemme, riconsegna dell’auto e sistemazione presso il Bezalel Hotel

costo per 2 notti –539 euro

Monte delle Tentazioni di Gerico visto dalla cabinovia
Monte delle Tentazioni di Gerico visto dalla cabinovia
DAY 5 – GERUSALEMME

Visita della città

Per saperne di più leggi i miei consigli di viaggio dedicati alla città di Gerusalemme

DAY 6 – GERUSALEMME e BETLEMME

Visità della città.

Nel tardo pomeriggio partenza per Betlemme con il pullman e passaggio del check point per l’ingresso in Palestina. Circa un’ora di viaggio dal centro di Gerusalemme.

Arrivo a Betlemme e sistemazione presso il The Walled Off Hotel

costo per 1 notte – 170 euro

Graffito di Banksy sul lato del muro palestinese
Graffito di Banksy sul lato del muro palestinese
The Walled Off Hotel by Banksy, Betlemme
The Walled Off Hotel by Banksy, Betlemme
DAY 7 – BETLEMME e TEL AVIV

Visita alla Basilica della Natività e al campo profughi di Aida. Tour dei graffiti di Banksy e di altri importanti street artist.

Ripartenza per Tel Aviv. Pullman + transfer privato.

costo complessivo – 40 euro

Arrivo a Tel Aviv e sistemazione presso lo Yam Hotel

costo per 2 notti – 454 euro

Città di Betlemme, Palestina
Città di Betlemme, Palestina
Basilica della natività, Betlemme
Basilica della natività, Betlemme
DAY 8 – TEL AVIV

Giornata in spiaggia

DAY 9 – TEL AVIV

Mattinata in spiaggia e partenza

COSTO QUOTA SINGOLA per VIAGGIO IN COPPIA – 1250 euro

escluso vitto e ingressi nei musei o nei luoghi di culto

Tengo inoltre a sottolineare che l’Israele è una nazione molto ricca e che il costo della vita è nettamente superiore a quello in qualsiasi altra città europea. Parlo soprattutto di ristoranti, bar e mezzi di trasporto.

L'articolo Israele e Palestina: itinerario e costi proviene da La geografia del mio cammino.

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Tel Aviv: vita notturna, ristoranti e hotel alla moda https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/10/15/la-modaiola-tel-aviv-vita-notturna/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-modaiola-tel-aviv-vita-notturna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/10/15/la-modaiola-tel-aviv-vita-notturna/#comments Tue, 15 Oct 2019 14:58:40 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1831 La vita notturna di Tel Aviv è in grado di competere con quella delle più grandi metropoli del divertimento. Nonostante le buone intenzioni non siamo mai riusciti a rientrare in hotel prima delle 3 di notte. Qui di seguito alcuni indirizzi utili per vivere le ore notturne nella capitale israeliana “che non dorme mai”.

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Nel mio primo articolo su Tel Aviv avevo parlato di cosa vedere in città. Oggi vorrei approfondire una tematica che mi sta molto a cuore: la vita notturna, i ristoranti e gli hotel più cool.

Tel Aviv: dove mangiare

A livello gastronomico Tel Aviv è stata la migliore scoperta degli ultimi 5 anni. I locali si caratterizzano per modernità, creatività e un livello di servizio eccellente. Qui di seguito troverete alcuni indirizzi da non perdere.

1. Benedict

In questo locale assaggerete le migliori colazioni della città. Preparatevi ad affrontare una lunga coda ma ne varrà sicuramente la pena. Da Benedict ho mangiato i pancake più buoni della mia vita, escludendo ovviamente quelli statunitensi. Oltre ai dolci, questo ristorante prepara ogni tipologia di piatto salato a base di uova e ottimi caffè americani. Il locale resta aperto 24 ore su 24.

Ristorante Benedict, Tel Aviv
Ristorante Benedict, Tel Aviv

2. Taizu

Inizierò subito parlandovi del suo unico difetto. Questo ristorante è molto caro. A parte la premessa negativa, l’esperienza non potrà che essere eccellente. I menù originalissimi sono ancorati ai 5 elementi dell’antica filosofia cinese: fuoco, acqua, metallo, legno e terra. I sapori e la proposta culinaria si basano su una reinterpretazione degli street foods asiatici, rivisitati in chiave ultra moderna. L’arredamento è in stile “asiatic chic”, con luci soffuse e diversi ambienti arredati secondo il concept primario del locale. La nostra scelta è ricaduta sul bancone ed è stata un’ottima idea, perché abbiamo avuto modo di vedere i barman all’opera e farci suggerire qualche cocktail per accompagnare le nostre pietanze.

Ristorante Taizu, Tel Aviv
Ristorante Taizu, Tel Aviv

3. Popina

Uno dei ristoranti più famosi di Neve Tzedek si chiama Popina. Il suo menù è suddiviso per tipologia di cottura e non per portata. I piatti sono creativi e, tra gli altri, segnalo una “finta” pizza con pesce crudo, una tartare al gin tonik, gli hamburger di gamberetti e un soufflé di cioccolato da togliere il fiato. Il ristorante è piccolo, i tavoli sono molto stretti e la cucina è a vista. Vi consiglio di prenotare un posto al bancone per ammirare gli chef all’opera.

Ristorante Popina, Tel Aviv
Ristorante Popina, Tel Aviv

4. Dallal

Il secondo ristorante che vorrei segnalarvi – sempre nel quartiere di Neve Tzedek – è il Dallal, un locale in stile europeo con uno splendido dehor. L’ambiente romantico e il servizio vi faranno sentire come a casa. La cucina è buona ma i piatti non sono particolarmente creativi e, a volte, non ne giustificano i prezzi elevati. Tuttavia, il Dallal recupera punti con la lista dei cocktail.

5. Dalida

Il Dalida si trova nel quartiere Florentin, in una zona abbastanza defilata, e propone piatti “rivisitati” della tradizione ebraica. Ottime le proposte vegetariane. Consiglio di ordinare più portate e condividerle in quanto le porzioni sono molto abbondanti. Il servizio è poco curato ma il personale, simpatico e cordiale, saprà farvi sentire a casa. Il locale è un po’ buio e decisamente eccentrico, sia nell’arredamento che nella scelta della “mise en place”.

6. Raisa

Raisa è un giovane ristorante aperto da poco più di un anno nel quartiere di Giaffa. Il menù propone piatti tipici della cultura israeliana, presentati in maniera originale. Qui ho mangiato una delle migliori insalate della vacanza, accompagnata da un polpo arrostito a regola d’arte. Il servizio è ottimo e, per coccolare i clienti, sono soliti portare un piatto extra da far assaggiare a tutto il tavolo.

Ristorante Raisa, Tel Aviv
Ristorante Raisa, Tel Aviv

Tel Aviv: dove dormire

La scelta della zona dipende dalle vostre esigenze. Se siete venuti in città per stare in spiaggia scegliete uno dei tanti modernissimi hotel vista mare. Se, invece, amate la vita notturna e volete uscire a piedi la sera optate per delle zone più centrali. In ogni caso, la varietà e la qualità delle strutture di Tel Aviv è decisamene alta.

Se amate gli ambienti di design e volete supportare un marchio israeliano, vi suggerisco di prenotare un hotel della catena Atlas. Questo marchio – presente in tutti i luoghi principali della regione – offre sistemazioni lussuose e curate in ogni minimo dettaglio, nonché strutture dedicate a singole tematiche.

Solo a Tel Aviv questa catena possiede ben 11 alberghi. Tra questi io ho optato per lo Yam Hotel, a due passi dal porto e a soli 200 metri dalla spiaggia. Le camere vista mare richiamano un po’ l’interno di una nave. In ogni stanza troverete racchettoni, ciabatte e altri piccoli gadget che v’invoglieranno a trascorrere una giornata sulla spiaggia. Tra le strutture della catena consiglio anche il Cinema Hotel, nella famosa Dizengoff Square, ricavato dalla ristrutturazione di una vecchia sala di proiezione.

Atlas Yam Hotel
Atlas Yam Hotel

L’altro hotel in cui ho alloggiato è il The Vera, una location imperdibile per chi ama l’architettura e il design. Ubicata a due passi dalla via più animata della città, questa struttura modernissima punta sicuramente sugli spazi condivisi, l’attenzione al cliente e la professionalità del personale. A qualsiasi ora del giorno e della notte gli ospiti hanno a disposizione gratuitamente succhi, vino e piccoli snack. La hall e la terrazza sono ambienti incredibili, dove poter lavorare o scambiare quattro chiacchiere con altri ospiti dell’hotel. Davvero un posto unico!

The Vera Hotel
The Vera Hotel

Tel Aviv: vita notturna

La vita notturna di Tel Aviv è in grado di competere con quella delle più grandi metropoli del divertimento. Nonostante le buone intenzioni non siamo mai riusciti a rientrare in hotel prima delle 3 di notte. Qui di seguito alcuni indirizzi utili per vivere le ore notturne nella capitale israeliana “che non dorme mai”.

1. Hilton Beach

Al tramonto il luogo di ritrovo per tutti i giovani che vogliono ascoltare della buona musica e bere un cocktail è il beach bar dell’hotel Hilton. Non andatevene da Tel Aviv senza aver trascorso almeno una serata in questo locale.

2. Port Sa’id

Frequentato quasi esclusivamente da israeliani, il Port Said è uno dei locali più popolari di Tel Aviv dove bere un cocktail e ascoltare dell’ottima musica Hip Hop.

La vita notturna di Tel Aviv: Port Sa'id
La vita notturna di Tel Aviv: Port Sa’id

3. Sputnik Bar

All’apparenza potrebbe sembrare un classico dehor in cui consumare un cocktail in compagnia. In realtà, al suo interno, è nascosta una saletta in stile hipster nella quale ascoltare dell’ottima musica techno suonata da dj molto alternativi. La selezione all’ingresso non è particolarmente rigida e il divertimento è assicurato.

4. Kuli Alma

Un locale dalle mille anime in cui ballare, chiacchierare, ascoltare musica o semplicemente bere una birra. Al suo interno troverete una galleria d’arte, un negozietto vintage e tanti angoli arredati in maniera davvero originale. Da segnalare una minuscola saletta con musica revival in cui ballare senza sosta. Purtroppo, come in molti altri locali israeliani, è permesso fumare all’interno.

La vita notturna di Tel Aviv: Kuli Alma
La vita notturna di Tel Aviv: Kuli Alma

5. Pasaz

Il Pasaz, nascosto in un sotterraneo di Allenby St, è un club che offre una vasta gamma musicale. L’ambiente è decisamente industrial, non pretenzioso ma allo stesso tempo non banale. E’ una tappa che vi consiglio di fare in chiusura della vostra serata, come ultimo locale prima di andare a dormire.

6. Zoo Zoo Bar

Un locale tamarro ma divertente in cui passare un’oretta ballando sul bancone e facendosi preparare un cocktail dai simpatici baristi che, ogni tanto, lanciano finte banconote e aria compressa sul pubblico in sala. La clientela è molto giovane.

La vita notturna di Tel Aviv: Zoo Zoo Bar
La vita notturna di Tel Aviv: Zoo Zoo Bar

Pur non essendo un’amante delle discoteche, segnalo anche il The Blockil più grande club di Tel Aviv – e il Noho Clubfrequentato da giovani alla moda e belle ragazze.

Infine, se la vita notturna di Tel Aviv vi ha distrutti, suggerisco qualche giorno di meditazione e spiritualità a Gerusalemme.

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Thailandia: itinerario e costi https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/22/thailandia-itinerario-costi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=thailandia-itinerario-costi https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/22/thailandia-itinerario-costi/#comments Wed, 22 May 2019 15:45:07 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1612 Un itinerario di viaggio per scoprire i luoghi turistici più importanti della Thailandia: Bangkok, Koh Samui, Koh Tao, Koh Phangan, Phuket e Khao Lak. La Thailandia può essere esplorata 12 mesi l'anno. Tuttavia dovete prestare attenzione alle zone di mare. Il Golfo di Siam può regalare giornate di sole in qualsiasi stagione mentre la costa delle Andamane è altamente sconsigliata nei mesi che vanno da Aprile a Settembre.

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Thailandia, itinerario e costi. Un viaggio per scoprire i luoghi turistici più importanti della Thailandia: Bangkok, Koh Samui, Koh Tao, Koh Phangan, Phuket e Khao Lak.

QUANDO ANDARE

La Thailandia può essere esplorata 12 mesi l’anno. Tuttavia dovete prestare attenzione alle zone di mare. Il Golfo di Siam può regalare giornate di sole in qualsiasi stagione mentre la costa delle Andamane è altamente sconsigliata nei mesi che vanno da Aprile a Settembre.

DAY 1 – BANGKOK

Volo Milano – Bangkok con Emirates tramite il sito Gotogate

costo volo a/r con scalo a Dubai – 880 euro

Arrivo a Bangkok e sistemazione presso l’hotel Shangai Mansion

costo per 3 notti – 210 euro

DAY 2 – BANGKOK

Vedi l’articolo dedicato: Bangkok, la città in cui tutto è possibile

costo stimato per ingresso siti turistici – 20 euro

DAY 3 – BANGKOK

Vedi l’articolo dedicato: Bangkok, la città in cui tutto è possibile

costo stimato per ingresso siti turistici – 20 euro

DAY 4 – BANGKOK/KOH TAO

Vedi l’articolo dedicato: Bangkok, la città in cui tutto è possibile

Tha Tien Pier, Bangkok
Tha Tien Pier, Bangkok

Transfer notturno in bus da Khao San Road (Bangkok) a Chumpon

Battello da Chumpon a Koh Tao con Thailand Ferry Booking

costo complessivo – 23 euro

DAY 5 – KOH TAO

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

Arrivo a Koh Tao e sistemazione presso il Thalassa Hotel

costo per 2 notti – 138 euro

Corso di 3 giorni per brevetto Open Water con Roctopus Dive240 euro

DAY 6 – KOH TAO

Noleggio motorino per 3 giorni – 30 euro

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

DAY 7 – KOH TAO

Sistemazione presso Ban’s Diving Resort

costo per 1 notte – 72 euro

Koh Tao, Nang Yuan Island
Koh Tao, Nang Yuan Island
DAY 8 – KOH TAO/KOH SAMUI

Battello da Koh Tao a Koh Samui con Lomprayah High Speed Ferries 16 euro

Arrivo a Koh Samui e sistemazione presso il Mercure Samui Tana Hotel

costo per 3 notti (Capodanno) – 340 euro

DAY 9 – KOH SAMUI

Noleggio motorino per 2 giorni – 28 euro

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

DAY 10 – KOH SAMUI

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

DAY 11 – KOH SAMUI/KOH PHANGAN

Battello da Koh Samui a Haad Rin (Koh Phangan) con Ferry Samui 12 euro

Arrivo a Haad Rin e sistemazione presso Neptune’s Villa

costo per 2 notti – 145 euro

DAY 12 – KOH PHANGAN

Noleggio motorino per 3 giorni – 34 euro

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

DAY 13 – KOH PHANGAN

Arrivo a Thong Sala e sistemazione presso Mad Monkey Hostel

costo per 2 notti in camera matrimoniale – 70 euro

DAY 14 – KOH PHANGAN

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

Koh Phangan, spiaggia di Thong Nai Pan
Koh Phangan, spiaggia di Thong Nai Pan
DAY 15 – KOH PHANGAN/KHAO LAK

Battello da Koh Phangan a Chumpon con Lomprayah High Speed Ferries 18 euro

Transfer in bus da Chumpon a Khao Lak – 15 euro

Arrivo a Khao Lak e sistemazione presso Manathai Khao Lak resort

costo per 2 notti – 380 euro

DAY 16 – KHAO LAK

Tour alle Similan Island 65 euro

Vedi l’articolo dedicato: Thailandia, alla scoperta delle Andamane

DAY 17 – PHUKET

Tour a Phang Nga Bay

costo incluso trasferimento a Phuket – 80 euro

Vedi l’articolo dedicato: Thailandia, alla scoperta delle Andamane

Arrivo a Phuket e sistemazione presso il The Vijitt Resort

costo per 4 notti – 740 euro

The Vijitt Resort, Rawai Beach Phuket
The Vijitt Resort, Rawai Beach Phuket
DAY 18 – PHUKET

Noleggio motorino per 3 giorni – 35 euro

Vedi l’articolo dedicato: Thailandia, Phuket

DAY 19 – PHUKET

Vedi l’articolo dedicato: Thailandia, Phuket

DAY 20 – PHUKET

Vedi l’articolo dedicato: Thailandia, Phuket

DAY 21 – PHUKET/BANGKOK

Volo Phuket – Bangkok con Thai Airways60 euro

Arrivo a Bangkok e sistemazione presso il Design Hotel Siam@Siam

costo per 1 notte – 80 euro

DAY 22 – PHUKET

Visita della città e rientro in Italia

Volo Bangkok – Milano con Emirates con scalo a Dubai

COSTO TOTALE SOLO TRAVEL – 3751 euro

COSTO QUOTA SINGOLA per VIAGGIO IN COPPIA – 2600 euro

escluso vitto

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Bangkok, cosa vedere nella città in cui tutto è possibile https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/10/bangkok-itinerario-cosa-vedere/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bangkok-itinerario-cosa-vedere https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/10/bangkok-itinerario-cosa-vedere/#comments Fri, 10 May 2019 16:16:39 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1458 Bangkok è sicuramente la metropoli asiatica che preferisco. Frenetica ma allo stesso tempo mistica. Affollata di luoghi sacri ma altre sì piena di grattacieli modernissimi. Ricca di ristoranti e hotel alla moda come di mercati popolari e street food. Stressante per traffico e smog ma allo stesso tempo rilassante per la pratica dello yoga e per l'abbondare dei sui centri massaggi.

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L’itinerario perfetto che vi aiuterà a decidere cosa vedere e quale priorità dare alle mille attrazioni turistiche che la città di Bangkok offre.

Bangkok è sicuramente la metropoli asiatica che preferisco. Frenetica ma allo stesso tempo mistica. Affollata di luoghi sacri ma altresì piena di grattacieli modernissimi. Ricca di ristoranti e hotel alla moda come di mercati popolari e street food. Stressante per traffico e smog ma allo stesso tempo rilassante per la pratica dello yoga e per l’abbondare dei sui centri massaggi.

In quest’articolo vorrei segnalarvi un itinerario che vi aiuti a decidere quali zone visitare e quale priorità dare alle mille attrazioni turistiche che la città offre. Io sono stata a Bangkok due volte, trascorrendoci in totale circa 8 giorni. In entrambi i casi ho viaggiato da sola e posso garantirvi che questa metropoli, oltre ad essere estremamente sicura, offre molteplici possibilità di incontri con viaggiatori e gente del luogo.

Nel frattempo ecco a voi i miei appunti di viaggio. L’unico consiglio è quello di programmare le vostre giornate dedicando del tempo a determinati quartieri della città. Non saltate da una zona all’altra perché gli spostamenti sono lenti e complessi.

Primo giorno: RATTANAKOSIN e YAOWARAT

La meta turistica più importante è senza dubbio il complesso del Grand Palace, all’interno del quale troverete la cappella Wat Phra Kaew dove è custodita una statua del Buddha gigante fatta in smeraldo. Sempre all’interno di questo complesso dedicate almeno un paio d’ore alla visita delle diverse pagode, giardini ed edifici satellite.

Cosa vedere nella città di Bangkok: RATTANAKOSIN e YAOWARAT
Cosa vedere nella città di Bangkok: RATTANAKOSIN e YAOWARAT
Wat Phra Kaew e il complesso del Grand Palace
Wat Phra Kaew e il complesso del Grand Palace

A seguire, in ordine di importanza, troviamo il Wat Pho o Tempio del Buddha Sdraiato. Questo luogo di culto si trova a meno di un 1 km di distanza dal Grand Palace e contiene una statua del Buddha sdraiato
interamente ricoperta d’oro lunga 46 mt e alta 15 mt. Fuori dal tempio dovete per forza visitare le 4 cappelle, che contano in totale 394 statue in oro del Buddha nella posizione del fiore di loto e 91 stupa decorati con mosaici colorati.

Wat Pho detto anche Tempio del Buddha sdraiato
Wat Pho detto anche Tempio del Buddha sdraiato

Vicino al Wat Pho troverete anche la scuola di massaggio tradizionale Thai più famosa della regione. Al suo interno, con meno di 10 euro, potrete provare l’esperienza di un autentico trattamento della durata di un’ora. Ne uscirete rigenerati e pronti per affrontare la seconda parte della giornata.

Dedicate mezz’oretta al vicino mercato dei fiori di Pak Khlong Talat. Qui potrete acquistare anche una delle famose ghirlande di gelsomini da utilizzare come offerta nei templi thailandesi.

Mercato dei fiori di Pak Khlong Talat
Mercato dei fiori di Pak Khlong Talat

Per prendere una pausa dai monumenti e dalla religiosità vi consiglio di fare una passeggiata nella caotica Chinatown, raggiungibile a piedi da Wat Pho. A differenza di altri quartieri cinesi, sparsi in ogni angolo del mondo, in quello di Bangkok si respira un’aria di autenticità e tradizione. Questa zona è decisamente la più adatta per fare un tour gastronomico in cui cucina thailandese e cinese si combinano offrendo un ampia scelta di piatti e street food. Da non perdere assolutamente i dim sum e l’anatra alla pechinese. Se volete un indirizzo preciso vi consiglio il Talat Mai, un mercato dedicato principalmente al cibo. Oltre alla gastronomia questa zona è conosciuta per lo shopping low cost. Il mio suggerimento è quello di perdervi nei vicoli stretti e congestionati di bancarelle della famosa Sampang Lane o nelle vie limitrofe. Se invece amate le strade giganti dirigetevi in Yaowarat Road.

Cosa vedere nella città di Bangkok: Yaowarat Road
Cosa vedere nella città di Bangkok: Yaowarat Road

La sera, per rimanere in zona, potreste fare un giro in Khao San Road, una via molto popolare tra i backpakers che vanta moltissimi locali e ristoranti alla mano. Qui la confusione regna sovrana e l’alcool scorre a fiumi.

Cena a Khao San Road, Bangkok
Cena a Khao San Road

Dove alloggiare

Nel cuore di Chinatown mi è capitato di alloggiare al Shangai Mansion. Questo elegante boutique hotel offre un ambiente rilassante e insonorizzato che contrasta con la posizione in cui è ubicato. Le stanze sono raffinate e ben arredate. La spa e i massaggi sono fantastici. Davvero consigliato se volete alloggiare in questa zona. Il prezzo è relativamente economico per i servizi offerti.

Stanze del Shangai Mansion Hotel, Bangkok
Stanze del Shangai Mansion Hotel

Secondo giorno: RATTANAKOSIN e THONBURI

Il secondo giorno vi consiglio di iniziare la mattinata con una visita al Wat Arun, sulla riva occidentale del fiume Chao Phraya. L’edificio è chiamato anche “tempio dell’alba” e gode di una splendida vista sul fiume. Il modo migliore per fotografarlo è farlo dalla barca, durante il vostro arrivo, oppure dall’Amorosa Bar situato esattamente di fronte al tempio, dall’altro lato del fiume.

Cosa vedere nella città di Bangkok: RATTANAKOSIN e THONBURI
Cosa vedere nella città di Bangkok: RATTANAKOSIN e THONBURI
Tempio del Wat Arun
Tempio del Wat Arun

Dopo la visita del Wat Arun vi suggerisco di riprendere il traghetto e attraversare il fiume fino a Tha Tien Pier dove potrete noleggiare una barca “long tail” e farvi portare in giro per i canali di Thonburi, una delle zone più storiche di Bangkok. Il tour dura circa due ore e permette di entrare in contatto con la popolazione locale e di conoscere le aree meno turistiche della città. Non aspettatevi, come molti sostengono, di trovare una “Venezia asiatica”. Paesaggi e canali, chiamati klongs, sono completamente diversi per colori, odori, pulizia e mille altre sfaccettature.

Tha Tien Pier, Bangkok
Piccoli monaci in attesa presso il Tha Tien Pier

Per terminare la lunga mattinata, prima o dopo pranzo, dirigetevi verso il Monte d’oro chiamato Wat Saket. Il panorama che ammirerete dall’alto merita lo sforzo di salire gli oltre 300 gradini. Personalmente considero questo tempio come uno dei più mistici della città. Ho amato il suono delle campane che echeggiava durante il percorso e il gong gigante che si trova a metà del percorso. Nei pressi di Wat Saket troverete anche un altro tempio chiamato Wat Ratchanatdaram che potrebbe valere 30 minuti del vostro tempo.

Wat Saket detto anche Monte d'oro, Bangkok
Wat Saket detto anche Monte d’oro

Sempre in zona passate a dare un’occhiata anche al Monumento della Democrazia in Ratchadamnoen Avenue e alla struttura religiosa Giant Swing. Se volete, accanto a quest’ultimo edificio, potete visitare anche il Wat Suthat, un tempio poco frequentato dai turisti ma molto importante per i thailandesi. La città, in realtà, è piena di luoghi sacri ma una volta visti i più importanti c’è un alto rischio che gli altri vi deludano.

Cosa vedere nella città di Bangkok: il Tempio di Wat Suthat
Cosa vedere nella città di Bangkok: il Tempio di Wat Suthat

A fine giornata, se non siete ancora stanchi, potrete concedervi anche un giretto presso il centro commerciale a cielo aperto chiamato Asiatique The Riverfront, dedicato allo shopping e all’intrattenimento. Personalmente non amo questo genere di posti ma devo ammettere che la vista sul fiume, la giostra panoramica, gli artisti di strada e le offerte gastronomiche ripagano del viaggio per raggiungerlo.

Terzo giorno: SILOM ROAD e SIAM SQUARE

Dopo aver trascorso due giorni nella Bangkok più antica e spirituale è giunta l’ora di conoscere le aree di Silom Road e Siam Square che rappresentano l’anima moderna di questa città. Questa zona è raggiungibile facilmente con la famosissima metropolitana sopraelevata chiamata  Skytrain che copre una buona metà dell’area urbana. Ecco cosa vedere in questa parte della città di Bangkok.

Siam Square è considerata il centro della città e vanta una serie di edifici commerciali e negozi in grado di competere con le più grandi arterie economiche europee o americane. I mall più importanti, che meritano una visita anche se non siete amanti dello shopping, sono il Siam Paragon, il Siam Discovery e il Siam Center. Nel primo troverete tutti i marchi di moda più lussuosi, nel secondo i brand più giovani e trendy e nel terzo i negozi di arredamento e oggettistica. Io personalmente ho apprezzato molto il centro commerciale MBK Center che vende prodotti contraffatti e souvenir. La particolarità è data dal fatto che si tratta di un “mall” con all’interno negozi simili a bancarelle.

Di fronte all’MBK trovate il Bangkok Art & Culture Centre (BACC) che merita decisamente una visita. L’entrata è libera e al suo interno si alternano spazi espositivi e negozietti che vendono oggetti d’arte. Un modernissimo complesso in cui design, fotografia e arti visive convivono con luoghi di aggregazione e ristoro.

Bangkok Art & Culture Centre (BACC)
Bangkok Art & Culture Centre (BACC)

A 500 mt dal BACC  sorge la Jim Thompson House ovvero l’abitazione di un ricco imprenditore americano sparito nel 1967 per cause misteriose. Il suo corpo non è mai stato trovato ma in compenso la sua casa è diventata un museo pieno di opere d’arte, mobili antichi e giardini con fiori e piccoli pesci.

Per finire, se volete prendere una pausa dallo shopping e dalla cultura, vi suggerisco di trascorrere un paio d’ore nel Lumphini Park, il polmone verde della città. L’area comprende due laghi artificiali, diversi campi sportivi e club privati, zone per il relax e qualche piccolo chiosco.

Cosa vedere nella città di Bangkok: Lumphini Park
Cosa vedere nella città di Bangkok: Lumphini Park

Dove alloggiare

Ho alloggiato una sola volta nella zona commerciale della città e la mia scelta è ricaduta sul Design Hotel Siam@Siam che dista 5/10 minuti a piedi da quasi tutti i punti di interesse descritti sopra. L’hotel non è paragonabile ad altre strutture presenti nella zona ma, se non potete permettervi un 5 stelle, sappiate che il suo rapporto qualità prezzo è superlativo. Il design è curato nei minimi dettagli sia nelle stanze che negli spazi comuni. Completano l’offerta un ristorante/bar al 25esimo piano e un’area relax con una piccola piscina che domina la città. Unica pecca il personale non preparatissimo.

Stanze del Siam@Siam Hotel, Bangkok
Stanze del Siam@Siam Hotel

Quarto giorno: CHATUCHAK

In uno dei vostri giorni a Bangkok prendete lo Skytrain e scendete alla fermata Mo Chit. Qui troverete Chatuchak, il mercato più famoso e visitato della città. Quasi 16.000 bancarelle che vendono di tutto, da oggetti per la casa a borse e orologi contraffatti, fino ad arrivare a bancarelle food di qualsiasi tipo.

Cosa vedere nella città di Bangkok: il Mercato di Chatuchak
Cosa vedere nella città di Bangkok: il Mercato di Chatuchak

Sempre in questa zona potrete visitare anche il Museum of Contemporary Art (MOCA) che personalmente ho davvero apprezzato. Considerate che questo museo è attivo dal 2012 e possiede un totale di 800 opere d’arte che esplorano tematiche relative al mondo occidentale. Cinque piani di collezioni moderne, ma non solo, originali e ben descritte. Anche la sola struttura potrebbe meritare una visita.

Museum of Contemporary Art (MOCA), Bangkok
Museum of Contemporary Art (MOCA)

Approfondimento: rooftop e sky bar

Qual’è la cosa che mi ha fatto innamorare di questa città? Sicuramente i suoi rooftop alla moda. Che sia per un aperitivo al tramonto, una cena romantica o una notte brava dovete visitare almeno un paio di terrazze sui tetti della città. Ecco qui di seguito le mie preferite:

  • Il Lebua Sirocco è lo sky bar più famoso di Bangkok e si trova al 63esimo piano del grattacielo Lebua State Tower. Qui è stata girata una delle scene del film “Una notte da Leoni 2” e questo è uno dei motivi che rende questo posto affollatissimo in qualsiasi giorno della settimana. Non vi è selezione all’ingresso ma il dress code è abbastanza rigido, soprattutto per gli uomini. Il panorama lascia senza fiato ed è impreziosito dalle luci colorate che illuminano la terrazza. I cocktail sono cari ma ben fatti. Lo staff cura ogni minimo dettaglio. Potreste anche cenare ma ve lo sconsiglio perché i prezzi sono esageratamente alti. Accontentatevi di un aperitivo al tramonto.
  • Il Vertigo & Moon Bar si trova al 61esimo piano del Banyan Tree Hotel. Rispetto al Lebua l’atmosfera è più rilassata e il dress code è meno rigido. L’altezza e la prossimità dei parapetti in vetro è incredibile ma non è adatta a chi soffre di vertigini. I prezzi dei drink sono simili a quelli del Lebua ma, a differenza del suo omonimo, qui potrete anche cenare senza aver paura di dover aprire un mutuo.
  • Il 342 Bar è ubicato al quinto piano del Baan Wanglang Hotel ed è la dimostrazione che l’altezza non è tutto. Dalla terrazza, posizionata sulla sponda opposta del fiume rispetto al Grand Palace, potrete ammirare una vista spettacolare sul Wat Arun. Inoltre potrete bere birre e cocktail a prezzi decisamente più competitivi rispetto agli sky bar del centro.
  • Al 33esimo piano dell’Hotel Fraser Suite c’è il bar Above Eleven. La zona in cui è ubicato non è delle mie preferite ma compensa alla grande con l’arredamento in stile “giungla urbana”. L’idea è quella di avvicinarsi ai locali NewYorkesi con alberi, graffiti e cocktail ricercatissimi. Volendo potrete cenare al ristorante che offre un’eccellente mix di cucina giapponese e peruviana.
  • Per finire non poteva mancare lo sky bar del Parco Lumphini, situato al 29esimo piano del Sofitel So. L’Hi So bar offre una vista spettacolare sul polmone verde della città. L’atmosfera è raffinata e tranquilla. I prezzi sono moderati e il servizio ottimo.
Tramonto sul Wat Arun dal 342 Bar
Tramonto sul Wat Arun dal 342 Bar
Rooftop Above Eleven, 33esimo piano
Rooftop Above Eleven, 33esimo piano dell’Hotel Fraser Suite
Vista panoramica dal Vertigo & Moon Bar
Vista panoramica dal Vertigo & Moon Bar

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Indonesia: itinerario e costi https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/06/indonesia-itinerario-e-costi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=indonesia-itinerario-e-costi https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/06/indonesia-itinerario-e-costi/#comments Mon, 06 May 2019 10:54:46 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1450 Un itinerario di viaggio della durata di tre settimane alla scoperta delle mete più importanti della regione indonesiana. Tra le oltre 17.000 isole che la compongono, come prima esperienza, vi proporrò una road map che comprende Giava, Bali, Lombok e le Gili.

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Indonesia, itinerario e costi. Un viaggio della durata di tre settimane alla scoperta delle mete più importanti della regione indonesiana. Tra le oltre 17.000 isole che la compongono, come prima esperienza, vi proporrò una road map che comprende Giava, Bali, Lombok e le Gili.

QUANDO ANDARE

Il periodo migliore per visitare l’Indonesia è quello compreso tra Maggio e Settembre, durante la stagione “secca”. Da Ottobre ad Aprile, durante la stagione “umida”, è facile imbattersi in giornate coperte o piovose.

DAY 1 – JAKARTA

Volo Milano – Jakarta con Emirates (scalo a Dubai)

costo volo a/r con scalo a Dubai – 850 euro

Arrivo a Jakarta e sistemazione presso il Takes Mansion Hotel

costo per 1 notte – 58 euro

DAY 2 – YOGYAKARTA

Treno Jakarta – Yogyakarta con Tiket in Executive Class

costo solo andata 20 euro

Arrivo a Yogyakarta e sistemazione presso Melia Purosani

costo per 2 notti – 161 euro

Costo ingresso Panbanam – 18 euro

DAY 3 – YOGYAKARTA

Costo ingresso Borobudur all’alba – 27 euro

Alla scoperta dell’Isola di Java
Alla scoperta dell’Isola di Java
DAY 4 – BROMO

Pacchetto agenzia – costo complessivo – 160 euro

Treno fino a Surabaya (4 ore 1/2)

Bus fino a Probolinggo (2 ore)

Jeep fino a Cemoro Lewang e alloggio presso casa famiglia

DAY 5 – BROMO e IJEN

Ingresso al parco nazionale – 15 euro

Escursione sul vulcano Bromo

Bus fino a Banyuwangi e alloggio presso Arabica Home Stay

DAY 6 – IJEN e BALI

Escursione sul vulcano Ijen

Bus fino a Ketapang

Nave Ketapang – Gilimanuk – costo solo andata18 euro

Arrivo a Balian Beach e sistemazione presso Pondok Pitaya Balian Hotel

costo per 1 notte con suite vista mare – 60 euro

Per saperne di più leggi l’articolo che ti porterà alla scoperta dell’Isola di Java

DAY 7 – BALI, CANGUU

Driver “english speaker” dedicato per 10 giorni. Macchina Toyota 5 porte molti spaziosa con aria condizionata.

The Bali Drivercosto complessivo 400 euroinclusi pasti del driver e carburante

Arrivo a Canguu e sistemazione presso FRii Bali Hotel

costo per 2 notti – 120 euro

DAY 8 – BALI, CANGUU

Giornata in spiaggia

DAY 9 – BALI, UBUD

Arrivo a Ubud e sistemazione presso l’hotel Naya Ubud

costo per 3 notti in suite – 618 euro

Giornata in città

DAY 10 – BALI, MUNDUK e JATILIWIH

Tour con driver. Ingresso attrazioni – 29 euro

Bali, risaie di Jatiluwih
Bali, risaie di Jatiluwih
DAY 11 – BALI, BESAKIH e BATUR

Tour con driver. Ingresso attrazioni – 33 euro

DAY 12 – BALI, SEMINYAK

Arrivo a Seminyak e sistemazione presso il Dash Hotel

costo per 2 notti – 220 euro

Giornata in spiaggia

DAY 13 – BALI, SEMINYAK

Giornata in spiaggia

DAY 14 – BALI, BUKIT e ULUWATU

Arrivo a Bingin Beach e sistemazione presso Mama Tom Toms (Airbnb)

costo per 3 notti – 240 euro

Giornata in spiaggia

DAY 15 – BALI, BUKIT e ULUWATU

Giornata in spiaggia

DAY 16 – BALI, BUKIT e ULUWATU

Giornata in spiaggia

Per saperne di più leggi l’articolo dedicato all’isola di Bali

DAY 17 – GILI TRAWANGAN

Nave Padang Bai – Gili Trawangan con Blue Water Express

costo solo andata60 euro

Arrivo a Gili Trawangan e sistemazione presso Martas Hotel

costo per 2 notti – 145 euro

DAY 18 – GILI TRAWANGAN

Giornata in spiaggia

Gili Trawangan, strada principale
Gili Trawangan, strada principale
DAY 19 – GILI MENO

Nave Gili Trawangan – Gili Meno con Scoot Fast Cruises

costo solo andata15 euro

Arrivo a Gili Meno e sistemazione presso il Meno Dream Resort

costo per 1 notte – 75 euro

DAY 20 – GILI AIR

Nave Gili Meno – Gili Air con Scoot Fast Cruises

costo solo andata15 euro

Arrivo a Gili Air e sistemazione presso l’hotel Manta Dive

costo per 1 notte – 50 euro

DAY 21 – LOMBOK

Imbarcazione privata per 10 pax Gili Air – Bangsal

costo a persona solo andata18 euro

Arrivo a Senggigi e sistemazione presso il resort Living Asia

costo per 2 notti – 193 euro

Isola di Lombok, spiaggia di Kuta. Mila Camnasio.
Isola di Lombok, spiaggia di Kuta
DAY 22 – LOMBOK

Autista per un giorno – costo complessivo 50 euro

Per saperne di più leggi l’articolo dedicato alle Gili e all’isola di Lombok

DAY 23 – LOMBOK e JAKARTA

Volo Lombok – Jakarta con Garuda Airlines

costo volo sola andata – 87 euro

Arrivo a Jakarta e sistemazione presso il Jakarta Airport Hotel

costo per 1 notte – 95 euro

DAY 24 – JAKARTA

Visita della città e partenza

COSTO QUOTA SINGOLA per VIAGGIO IN COPPIA – 2600 euro

escluso vitto e qualche spostamento

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