Manarola
Italia,  Liguria

Cinque Terre: cosa vedere in due giorni

Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore: un itinerario di due giorni alla scoperta delle Cinque Terre.

Le Cinque Terre possono essere visitate in un giorno come in cinque, dedicando a ciascuna di loro 24 ore. Io ritengo che la via di mezzo sia sempre la soluzione migliore. Vi presento un itinerario che vi permetterà di godere appieno di tutti i borghi in due giornate, il classico weekend fuoriporta per intenderci!

Corniglia
Cinque Terre

Inizieremo da Vernazza – base di partenza di questo tour – e visiteremo 3 borghi nella prima giornata e 2 borghi nella seconda giornata. Vi ricordo che le Cinque Terre, distribuite all’interno di 18 km di costa, sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1997.

Se ancora non l’avete ancora fatto, v’invito a leggere il mio articolo su come arrivare, come spostarsi e dove dormire alle Cinque Terre.

Cosa vedere alle Cinque Terre: Vernazza

La prima tappa del nostro viaggio è Vernazza, il borgo delle Cinque Terre che preferisco e che, non a caso, è nella lista dei “Borghi più belli d’Italia”. È qui che consiglio d’alloggiare ed è da qui che parte il mio tour alla scoperta di quest’angolo di paradiso.

Cosa fare a Vernazza? Perdetevi tra i suoi caruggi; visitate la Chiesa di Santa Margherita d’Antiochia e il Castello Doria, costruito nel 1080 sulla cima di un promontorio a guardia del paese; fate un tuffo nel suo celebre porticciolo, che custodisce anche una minuscola spiaggetta in cui prendere il sole o fare un picnic.

Vernazza
Vernazza

Infine, iniziate la faticosa salita che porta a Corniglia per ammirare lo splendido panorama che incontrerete già dopo 5/10 minuti di cammino. Da lì starà a voi scegliere se proseguire a piedi lungo il sentiero (consigliato) o se tornare indietro e spostarvi a Corniglia con il treno.

Sosta gourmet

Le Cinque Terre, purtroppo, non brillano per ospitalità e qualità del cibo. La maggior parte dei ristoratori fanno il minimo indispensabile per accontentare un turismo di massa “mordi e fuggi” e principalmente “straniero”. Tuttavia, anche qui, esistono rare eccellenze. A Vernazza consiglio una sosta presso la bottega Il Gattaccio che offre panini di mare, fritture, insalate, pesce crudo e primi piatti rigorosamente d’asporto. Questo locale apre solo a pranzo ed è un “place to be” per tutti coloro che vogliono consumare un pasto sulla spiaggia. Il pesce è freschissimo e i prezzi sono competitivi. Al suo interno ci sono anche quattro tavolini ma trovare posto è davvero un’impresa.

Bottega Il Gattaccio
Bottega Il Gattaccio

Cosa vedere alle Cinque Terre: Corniglia

Corniglia è la seconda tappa del nostro itinerario. Questo borgo si trova sulla cima di un promontorio alto circa 90 metri ed è l’unico paese delle Cinque Terre a non essere bagnato dal mare. Questa sua caratteristica lo rende speciale.

Cosa fare a Corniglia? Il borgo si sviluppa su un’unica via che porta ai punti più panoramici del paese: la Chiesa di San Pietro, in stile gotico e con un bellissimo rosone in marmo di Carrara, e il Belvedere della terrazza Santa Maria, che regala una splendida vista panoramica sul mare e sulla costa. Se volete fare il bagno chiedete indicazioni per la spiaggia di Guvano.

Corniglia
Corniglia

Se deciderete di raggiungere Corniglia in treno sappiate che v’attenderanno circa 400 scalini o, in alternativa, un servizio di navette – sempre strapiene – che fanno la spola dalla stazione al paese.

Sosta gourmet

Se volete pranzare o cenare nel borgo di Corniglia vi consiglio di prenotare alla Cantina de Mananan, un piccolo ristorante specializzato in piatti liguri. Provate il pescato del giorno, le acciughe e le sarde marinate, gli spaghetti di mare e i pansotti con salsa di noci. Ottima lista dei vini e prezzi nella norma.

Cosa vedere alle Cinque Terre: Manarola

La terza tappa del nostro tour è Manarola, il borgo più fotografato e pittoresco delle Cinque Terre, per via delle sue case-torri colorate e arroccate su mare.

Cosa fare a Manarola? Come prima cosa visitate il Museo dello Sciacchetrà che racconta la storia di questo pregiatissimo vino, prodotto solo alle Cinque Terre e per questo unico nel suo genere. Continuate poi con la piazza principale del borgo e con la Chiesa di San Lorenzo, costruita nel 1338 in stile gotico ligure. Infine, terminate la vostra visita dirigendovi alla Marina di Manarola, dove potrete fare due tuffi tra gli scogli e prendere il sole. Da lì parte un famoso sentiero panoramico che vi permetterà di fotografare il borgo in tutta la sua magnificenza.

Manarola
Manarola

Potrete scegliere di raggiungere Riomaggiore a piedi, attraverso il sentiero chiamato Via dell’Amore, o riprendere il treno.

Sosta gourmet

A Manarola esiste un locale che è diventato una vera e propria istituzione. Il suo nome è Nessun Dorma e i suoi tavoli sono quasi tutti a picco sulla scogliera. La vista è magnifica, così come il tramonto. Purtroppo, però, si può accedere al locale solo mettendosi “virtualmente” in coda all’interno della sua APP. Questo metodo di prenotazione piuttosto discutibile rende questa location poco accessibile a chi non è tecnologico e carica d’ansia un momento piacevole come l’aperitivo. Non si riesce, infatti, a capire a che ora si libererà il tavolo. Durante il weekend capita di mettersi in coda alle 15.00 e sedersi alle 20.00. Ciò nonostante il locale è sempre pieno, gli aperitivi sono buoni e i prezzi abbastanza onesti.

L'aperitivo del Nessun Dorma
L’aperitivo del Nessun Dorma

Cosa vedere alle Cinque Terre: Riomaggiore

Riomaggiore è la quarta tappa del nostro itinerario. Il borgo è molto simile a Manarola ma, a mio avviso, è meno affascinante. Il centro storico con i suoi labirinti di vicoli e scalinate è separato dal porto e dalla spiaggetta di ciottoli e scogli, che turisti e local utilizzano per tuffarsi in acqua o prendere il sole.

Cosa vedere a Riomaggiore? Partite dalla Chiesa di San Giovanni Battista e spostatevi poi al Castellazzo di Cerricò, il punto più panoramico e suggestivo di tutto il borgo. Infine, se avrete ancora voglia di camminare, dirigetevi verso Torre Guardiola, ex punto di sorveglianza delle coste.

Riomaggiore
Riomaggiore

Da Riomaggiore potrete riprendere il treno e raggiungere tutti gli altri borghi.

Sosta gourmet

Per un pranzo vista mare consiglio il Ristorante Dau Cila che, da anni, porta avanti con orgoglio e professionalità una cucina casalinga di alto livello. Posizione invidiabile, ottima carta dei vini e servizio cordiale. Prezzi un po’ alti per quello che offre ma, d’altronde, siamo pur sempre alle Cinque Terre.

Riomaggiore
Riomaggiore

Cosa vedere alle Cinque Terre: Monterosso

L’ultima tappa del nostro tour è il borgo più grande delle Cinque Terre: Monterosso al Mare. Il paese si divide in due zone, collegate tra loro da una galleria pedonale: la città vecchia, con le tipiche case-torri colorate, e il lungomare, con la spiaggia di Fegina e i suoi lidi balneari. Monterosso fu anche uno dei luoghi dove risiedette Eugenio Montale, Premio Nobel per la Letteratura.

Cosa vedere a Monterosso? Iniziate dalla città vecchia e perdetevi nei suoi vicoli. Visitate la Chiesa di San Giovanni Battista, ubicata nella piazza principale, e poi raggiungete, tramite una ripida scalinata, il Colle dei Cappuccini con l’omonimo Convento e la Chiesa di San Francesco. Infine, se avrete tempo a disposizione, programmate una visita anche al Santuario della Madonna di Soviore. Il sentiero parte da Via Roma e richiede circa un’ora di cammino.

Spiaggia Fegina
Spiaggia Fegina

Una volta terminata la visita della città vecchia, dirigetevi verso i resti del Castello Doria e prendete il sentiero che costeggia il mare. Passerete quindi accanto a Torre Aurora e vedrete la Statua di Nettuno “apparire” tra le rocce. A questo punto non vi resterà che scegliere un lido e rilassarvi per qualche ora.

Sosta gourmet

Prima di partire alcuni amici mi avevano consigliato di cenare presso il ristorante Michelin Miky che, per molti turisti italiani, è “il miglior locale delle Cinque Terre”. La nostra esperienza non è stata memorabile. Tuttavia, data la cortesia della proprietaria che ha cercato di risolvere la situazione, non me la sento di sparare a zero su questo posto. Sappiate solo che i prezzi sono notevolmente alti e che, nonostante la prenotazione, potreste aspettare molto prima di sedervi.

Al contrario, se non siete alla ricerca di menzioni o stelle Michelin, esiste un posto chiamato Gastonomia San Martino che prepara ottimi piatti casarecci accompagnati da eccellenti vini liguri. Fermatevi in uno dei suoi pochi tavoli e aspettate il vostro turno. Noi abbiamo mangiato un primo di pesce e due antipasti di mare.

Gastronomia San Martino
Gastronomia San Martino

Dopo avervi raccontato cosa vedere alle Cinque Terre, v’invito a leggere il mio articolo su come arrivare, come spostarsi e dove dormire all’interno dei cinque borghi più famosi della Liguria.

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