Enoturismo,  Europa,  Francia

Tre giorni a Bordeaux: cosa vedere

In quest’articolo vi parlerò della mia esperienza di tre giorni nella città di Bordeaux e vi consiglierò cosa vedere e come suddividere le vostre giornate. Questa cittadina, che sorge sulle rive del fiume Garonna e il cui centro storico è stato annoverato tra i siti patrimonio dell’umanità Unesco, è un’ottima base per partire alla scoperta delle aree vinicole più famose d’Europa e di alcuni scorci oceanici meravigliosi.

Primo giorno, cosa vedere nella città di Bordeaux

Un’intera giornata sarà più che sufficiente per darvi un’idea di Bordeaux e dei suoi punti d’interesse. Qualora vogliate vedere proprio tutto – musei e gita in battello inclusi – prendete in considerazione l’idea di trascorrere in città almeno due giorni. Qui di seguito un breve elenco dei 10 luoghi imperdibili in ordine d’importanza, ovviamente soggettiva:

1.     Place de la Bourse e le Miroir d’eau

Lo specchio d’acqua dell’architetto paesaggista Michel Corajoud ha reso questa piazza una delle più belle e fotografate d’Europa. I giochi di luce che si riflettono nelle fontane trasformano questo luogo in un parco giochi per grandi e bambini: i primi intenti a cercare lo scatto più originale; i secondi impegnati a giocare con gli zampilli d’acqua in continuo movimento. Inutile dirvi che l’orario più adatto per visitarla è senza dubbio il tramonto. Alle spalle della fontana troverete la famosa Piazza della Borsa, che ormai fa da cornice alla nuova opera architettonica.

Cosa vedere a Bordeaux: Miroir d’eau
Cosa vedere a Bordeaux: Miroir d’eau

2.     Cattedrale di Saint’André e Torre Pey-Berland

La cattedrale gotica di Saint’André fa parte dei 71 monumenti che costituiscono le tappe del Cammino di Santiago. Esternamente e internamente vanta moltissimi punti d’interesse. Uno fra tutti il Portail Royale con le sue meravigliose sculture raffiguranti scene del Giudizio Universale. Esternamente troviamo tre torri: due fanno parte dell’edificio mentre la terza – Torre Pey-Berland – è staccata dalla struttura principale e la si può visitare. Se avrete la forza di salire i 231 gradini vi troverete di fronte alla vista panoramica più bella della città.

3.     Il lungofiume Garonna

Una delle cose più romantiche da fare a Bordeaux è passeggiare sulle rive del suo lungofiume, fermandovi a bere un caffè o a leggere un libro. I due punti d’interesse sono i ponti Pierre e Jacques-Chaban-Delmas: il primo risalente al 1810 e voluto da Napoleone; il secondo (levatoio) inaugurato nel 2013, sotto il quale passerete con il battello qualora decidiate di concedervi anche quest’esperienza.

Cosa vedere a Bordeaux: lungofiume Garonna
Cosa vedere a Bordeaux: lungofiume Garonna

4.     Cité du Vin

Alla fine del lungofiume, di fronte al Ponte Dalmas, troverete il Museo del vino, inaugurato nel 2016. Al suo interno, oltre a raccogliere informazioni preziose sulla più importante regione vinicola di tutta la Francia, potrete visitare la cantina Latitude20 o soffermarvi in terrazza ad ammirare il panorama sul fiume.

5.     Basilique Saint Michel

La Basilica di Saint Michel è anch’essa Patrimonio dell’Umanità Unesco e tappa del celebre cammino di Santiago. Anche qui è presente una torre, staccata dal corpo principale, sulla quale è possibile salire. All’interno della chiesa meritano una menzione le vetrate e le cappelle lungo le navate laterali.

6.     Le porte

A Bordeaux ci sono due porte storiche. La più importante è quella che fungeva da ingresso ufficiale in città ed è chiamata Porta Cailhau. Risale al XV secolo e si trova a due passi dalle rive del fiume Garonna. La seconda è Glosse Cloche e sorregge una torre civica e un campanile che suona ogni prima domenica del mese e in occasioni speciali.

Cosa vedere a Bordeaux: Porta Cailhau
Cosa vedere a Bordeaux: Porta Cailhau

7.     Musei delle Belle Arti

Io non ho avuto tempo di visitarlo ma quello delle Belle Arti di Bordeaux è uno dei musei più importanti di tutta la Francia. Qui sono esposte oltre 500 opere dal XV al XX secolo. Non mancano nomi di prestigio come Delacroix, Picasso, Renoir e Matisse. Considerate d’impiegare almeno una mezza giornata per vederlo con calma.

8.     Rue Sainte Catherine

Non potrete andarvene da Bordeaux senza aver camminato lungo Rue Sainte Catherine. Oltre ad essere la via dello shopping questa strada totalmente pedonale ospita bar, bistrot e locali di ogni tipo.

Dove mangiare

Per la vostra prima sera in città concedetevi una cena da Symbiose. Questo piccolissimo cocktail bar e ristorante, presente sulla guida Michelin, è gestito da quattro giovani e affascinanti soci. La clientela è alla moda, il servizio è informale ma curato e la cucina è assolutamente fantastica. Noi abbiamo mangiato una tartare di carne, dell’hummus e un piatto di gamberi. Il loro punto di forza è ovviamente l’abbinamento con i cocktail che definirei più che creativi.

Secondo giorno, la regione vinicola Bordolese

La maggior parte delle persone che visitano la città di Bordeaux trascorrono almeno un’intera giornata in una delle aree vinicole che la circondano. La doverosa premessa da fare, prima di scegliere quale zona visitare, è che i vitigni della regione Bordolese – che per l’80% producono vini rossi – superano i 120.000 ettari di vigne e i 10.000 viticultori. Le aree vinicole che compongono il Bordolese sono 5: Le Médoc, Blaye e Bourg, Les Graves e Sauternes, L’Entre-Deux-Mers, Le Libournais. A loro volta questi territori si dividono in un’altra cinquantina di denominazioni. La maggior parte dei turisti che hanno a disposizione una sola giornata si concentrano nella regione Le Libournais e, principalmente, nella città di Saint-Émilion.

Il villaggio di Saint-Émilion
Il villaggio di Saint-Émilion

Il villaggio di Saint-Émilion

Saint-Émilion è sicuramente il villaggio più visitato di tutto il Bordolese. Oltre a vantare alcune tra le più famose cantine di tutta la Francia, possiede un patrimonio architettonico di grande rilievo. Il borgo medievale è un gioiello incastonato tra i vigneti dichiarati Patrimonio dell’Umanità Unesco. Il mio consiglio è di dedicargli almeno un paio d’ore, camminando tra i vicoli e i palazzi antichi. I luoghi turistici imperdibili sono la Torre del Roy, dalla quale ammirare un panorama fantastico sui tetti di Saint-Émilion, la Chiesa della Collégiale, il Chiostro dei Cordeliers e la Chiesa Monolithe con il suo meraviglioso campanile.

Oltre ai punti d’interesse storico la cittadina offre decine di enoteche e ristoranti gourmet. Il mio consiglio è di “approfittare” di queste attività commerciali per provare qualche bicchiere di vino che difficilmente riuscireste a degustare. Dimostrandovi un po’ interessati all’acquisto di qualche bottiglia potreste convincere i proprietari delle enoteche a farvi assaggiare dei Premiers Grands Crus Classés, di cui vi parlerò a breve.

Il villaggio di Saint-Émilion
Il villaggio di Saint-Émilion

Le cantine di Saint-Émilion

La cosa fondamentale da tenere presente prima di scegliere che cantine visitare è la classificazione dei vigneti. Su circa 800 vigneti di Saint-Émilion solo 64 sono Grands Crus classés e solo 18 sono Premiers Grands Crus classés, ovvero hanno ricevuto una menzione speciale dall’INAO – Institut National de l’origine et de la qualité – che è l’ente incaricato di regolamentare i prodotti agricoli francesi con denominazioni di origine protette (DOP in francese, DOC in italiano). Per scoprire quali sono i vini classificati, che cambiano ogni 10 anni, vi consiglio di visitare il sito ufficiale della regione.

Se siete davvero appassionati di vino dovrete cercare di visitare almeno una cantina che produce un Premier Grand Cru classé. Per farlo bisogna giocare d’anticipo e prenotare la visita dando almeno qualche settimana di preavviso. Io purtroppo mi sono mossa con un po’ di ritardo e quindi mi sono dovuta accontentare di tre cantine Grands Crus classés, di cui vi parlerò a breve.

Le visite si svolgono tutte nello stesso modo. Prima vi mostreranno le vigne e la tenuta, poi verrete condotti all’interno della cantina dove vi verrà spiegata la vinificazione in botti d’acciaio e legno e, infine, passerete alla degustazione di tre o più vini.

Château La Dominique, Saint-Émilion
Château La Dominique, Saint-Émilion

Château La Dominique – Grand Cru Classé

La cantina che mi ha impressionato di più dal punto di vista architettonico si chiama Château La Dominique. Progettato da Jean Nouvel, l’edificio rosso laminato in acciaio agisce sulle nostre percezioni avvalendosi di giochi di luce e specchi. La parte più bella è il rooftop dov’è presente un ottimo ristorante, che vi consiglio, e una vasca “a sfioro” riempita di sassi rossi che simboleggiano degli acini d’uva. La tenuta conta circa 29 ettari e si compone per l’81% di Merlot, il 16% di Cabernet Franc e il 3% di Cabernet Sauvignon. L’edificio occupa una superficie di 600 mq e si presenta come estremamente sobrio, luminoso e contemporaneo.

Château Grand Corbin-Despagne – Grand Cru Classé

Château Grand Corbin-Despagne è una tenuta creata alla fine del XVIII secolo. L’annata 2020 è la 209esima della famiglia Despagne. La proprietà comprende 29 ettari di terreno argilloso con vitigni per il 75% di Merlot, il 24% di Cabernet Franc e l’1% di Cabernet Sauvignon. I vigneti hanno una certificazione in agricoltura biologica dal 2013. La visita è stata molto interessante perché la guida è riuscita a trasmettere la passione con cui la sua azienda produce vino da oltre 200 anni. Anche la degustazione finale si è rivelata professionale e curata in ogni aspetto, location in primis.

Château Grand Corbin Despagne, Saint-Émilion
Château Grand Corbin Despagne, Saint-Émilion

Château Le Châtelet – Grand Cru Classé

Château Le Châtelet è stata l’ultima tenuta che ho visitato. Non ho partecipato alla visita guidata ma ho degustato qualche vino. Quest’azienda familiare è molto più piccola rispetto alle precedenti. Considerate che conta solo 4 ettari di terreno. Nonostante la bassa produzione annua del vigneto questa cantina è molto conosciuta e merita certamente una visita, anche solo per acquistare una bottiglia.

Infine, come vi avevo consigliato all’inizio di questo paragrafo, ho avuto la possibilità di assaggiare anche un paio di Premier Grand Cru classé nelle cantine di Saint-Émilion e posso consigliarvi Château Beau-Séjour e Château Valandraud. Quando tornerò a Bordeaux saranno sicuramente le prossime tenute che visiterò.

Terzo giorno, Dune du Pilat

A meno di 70 km di macchina da Bordeaux troviamo il sito che più mi ha affascinata durante questo breve viaggio. Un luogo da vedere almeno una volta nella vita. Il suo nome è Dune du Pilat e si tratta della duna di sabbia più alta d’Europa. Giusto per darvi qualche numero, questa duna è formata da 60 milioni di metri cubi di sabbia, è alta circa 110 metri, lunga 2,7 km e larga 500 metri.

Per raggiungerla potrete utilizzare una scala di 160 gradini costruita dall’uomo o tentare di camminare sulla sabbia, facendo sicuramente un’enorme fatica. Una volta raggiunta la cima vi troverete di fronte ad uno spettacolo paesaggistico più unico che raro: da un lato la spiaggia di Corniche e l’Oceano Atlantico; dall’altro un fitto bosco. Una duna dorata, a tratti rosa, che si staglia tra una distesa azzurra ed una verde. Il contrasto di colori è forse la caratteristica più irripetibile di questo paesaggio. Considerate infine che il cumulo di sabbia è sempre in movimento a causa dei fenomeni atmosferici. Ogni anno la duna cresce e arretra di qualche metro.

La Dune du Pilat e l'Oceano Atlantico
La Dune du Pilat e l’Oceano Atlantico

Il mezzo più comodo per raggiungere il sito è la macchina. Il parcheggio costa 6 euro e ai suoi piedi troverete un’area campeggio, un bar e un piccolo negozio di souvenir. Se siete degli sportivi sappiate che sulla duna è possibile praticare il parapendio. Anzi, se la visiterete nei weekend, troverete decine di istruttori che colorano il cielo azzurro con i loro biposti.

Cosa vedere nei dintorni di Bordeaux: Dune du Pilat
Cosa vedere nei dintorni di Bordeaux: Dune du Pilat

Dove mangiare

Fidatevi di me: non lasciate assolutamente Dune du Pilat senza aver pranzato a la Co(o)rniche. Questo ristorante fa parte di una struttura alberghiera progettata da Philippe Starck. Un vero e proprio capolavoro di design con piscine a sfioro sulle dune, sale bianche, cura del dettaglio e un’eleganza minimalista fuori dal comune. Il ristorante prevede quasi 500 coperti ma, a dispetto di quanto credevo, il servizio è impeccabile. Tempi d’attesa perfetti, tavoli distanziati, pesce crudo squisito e carta dei vini davvero notevole. Ho mangiato un classico Plateau Royal di crostacei accompagnato da un ottimo rosé. La vista mare e un raffinato dj set daranno la giusta atmosfera al vostro pranzo. Il mio consiglio è quello di prenotare un tavolo a bordo piscina. Il conto è, ovviamente, salato ma più che giustificato. Fate un salto nei bagni perché anche lì Philippe si è davvero superato.

Cosa vedere nei dintorni di Bordeaux: Dune du Pilat
Cosa vedere nei dintorni di Bordeaux: Dune du Pilat

Conclusioni

La Francia è una nazione meravigliosa. Dopo aver scoperto cosa vedere nella città di Bordeaux, dopo aver bevuto del buon vino e visto l’Oceano Atlantico dalla duna più alta del mondo vi consiglio di proseguire il vostro viaggio nella Valle della Loira, in Normandia o nelle scogliere bretoni.

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